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Il Muravera resta al palo, mister Piras: «Alla pari con l'Olbia e meritavamo un punto ma ce l'ha impedito l'arbitro, su Nurchi rigore netto. Complimenti a Cossu, un lusso per la D»
«Discorso salvezza aperto, saremo duri a morire»

Il Muravera resta al palo, mister Piras: «Alla pari con l'Olbia e meritavamo un punto ma ce l'ha impedito l'arbitro, su Nurchi rigore netto. Complimenti a Cossu, un lusso per la D»

Espulso per aver ricordato all'arbitro che in campo c'era anche il Muravera da tutelare e poi, dalla rete dietro la porta, ha assistito al rigore non concesso a Nurchi. Marco Piras ha un diavolo per capello per la sconfitta maturata contro l'Olbia a 3' dal termine. «Abbiamo giocato alla pari contro una delle migliori squadre del nostro girone e meritavamo quantomeno di non perdere. Ci sentiamo scippati per un risultato positivo che stava maturando ma che solo l'arbitro ha impedito che potessimo ottenere decidendo di non fischiare un rigore a nostro favore sacrosanto. Ero di fronte al mio giocatore e l'arbitro ugualmente non distante dall'azione e ancora non ci credo che non abbia visto il fallo. Eravamo sull'1-1 e mancavano 20' alla fine, sarebbe stata una grossa chance per passare in vantaggio. Invece siamo qui a rimarcare l’ottima prestazione dei miei ragazzi senza raccogliere alcun punto così come ci è successo domenica scorsa a Grosseto». In quel caso i toscani passarono in vantaggio su calcio di rigore: «Molto generoso, come quello assegnato all'Olbia ad inizio ripresa. Probabilmente impaurito dalle proteste durante l'intervallo dei giocatori dell'Olbia per la mancata espulsione di Arrus». Un'espulsione poi c'è stata e ha riguardato proprio l'allenatore dei sarrabesi. «Non ho protestato - spiega Piras - Ho detto all'arbitro di ricordarsi che in campo c'eravamo anche noi. Non c'è dialogo. Prepari la gara in un certo modo e poi intervengono variabili che non c'entrano niente col calcio giocato e non perché gli avversari si sono dimostrati più forti».

 

Il tecnico Marco Piras espulso dall'arbitro Pragliola di TerniIl tecnico cagliaritano elogia dunque la prova dei suoi e anche quella dell'elemento più di spicco nelle file degli avversari: «Non ho niente da rimproverare ai miei giocatori, abbiamo fatto un'ottima prestazione. Mi aspettavo qualcosa in più dall'Olbia ma evidentemente siamo stati noi bravi a limitarli in tutti i settori. Faccio i complimenti a Andrea Cossu come giocatore e uomo, un signore, è stato l'ago della bilancia per la sua squadra, quello che ha determinato e inciso di più in attacco, a questi livelli è un lusso». La sconfitta con l'Olbia e le contemporanee vittorie di San Cesareo e Cynthia hanno portato la retrocessione diretta a due punti. «Si è riaperto tutto ma in serie D è così - dice mister Piras - Noi non ci siamo mai sentiti salvi prima né ci sentiamo ora retrocessi, tutto si deciderà all'ultima giornata. Saremo duri a morire, combatteremo anche contro i fattori esterni che ci impediscono di fare punti, cose che mi fanno rabbia ma mi caricano di più e mi fanno rendere al massimo». Benché Budoni e Lanusei devono recuperare una gara è anche vero che la salvezza diretta è a 2 punti: «Quei due punti che meritavamo di ottenere con Grosseto e Olbia. In ogni caso dobbiamo tenere due squadre dietro di noi; l'Astrea, dopo la sconfitta col Castiadas, è quasi condannato, se poi ci giocheremo tutto nei playout saremo pronti a farlo ma ancora ci sono tanti scontri diretti e nulla è definitivo».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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