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Il Sant'Elia resiste, l'Arbus non sfonda; il La Palma passa all'ultimo con Serpi; Arborea letale

Il Quartu 2000 si fa bello con il Carloforte, la San Marco non sbaglia contro il Siliqua e si riprende la vetta in solitaria

Il Carloforte rimane in vetta per tre giorni e mezzo prima di cadere per la terza volta in stagione, in maniera inaspettata, a dire il vero, contro il fanalino di coda Quartu 2000, che fa registrare uno dei colpi più grossi in stagione, aggiudicandosi il delicatissimo testa-coda che rilancia prepotentemente le quotazioni dei bianco-verdi in ottica salvezza. I ragazzi di Puddu, che in settimana ha ripreso la guida della squadra, raggiungono in classifica i cugini del Sant'Elena e si portano così a sole 5 lunghezze dalla zona play-out. In testa alla classifica schizza nuovamente la San Marco, forte del 2 a 0 interno rifilato al Siliqua: con un colpo di spugna i ragazzi di Ledda cancellano le difficoltà dell'ultimissimo periodo e si riprendono la leadership di un torneo tra i più equilibrati degli ultimi anni. Dopo la rocambolesca trasferta di Carloforte il Vecchio Borgo Sant'Elia riesce nell'impresa di stoppare l'Arbus sullo 0 a 0, con questi ultimi che ora devono seriamente guardarsi le spalle dall'assalto del lanciatissimo La Palma di Madau, che passa a Gonnos, di misura, per 3 a 2. Vincono anche l'Arborea, che si aggiudica con un netto 3 a 0 il confronto verità d'alta classifica contro il Seulo, e il Carbonia, che non lascia nessuno scampo al Sant'Elena.

La sorpresa più grande della seconda giornata di ritorno è, come già anticipato, la vittoria del Quartu 2000 sul Carloforte: ciò che emerge alla fine dei giochi è che in questo torneo non ci sono partite dall'esito scontato; regna dunque l'incertezza nella corsa alle prime posizioni ma soprattutto nella bagarre per non retrocedere, che c'è da scommettere si risolverà soltanto nelle ultimissime battute. I quartesi allenati da mister Puddu hanno mandato un chiaro segnale alle rivali: di arrendersi non se ne parla nemmeno, anzi, alla luce della prestazione di ieri Mainas e soci si trovano in casa una dote in termini di grinta e personalità che forse non sapevano neppure di possedere. La partita non era sicuramente delle più agevoli, anzi, con gli avversari che però rischiavano di pagare, ed in parte è successo, le fatiche per il turno di recupero infrasettimanale: i tabarchini non brillano come al solito e si trovano davanti una squadra ben concentrata e abbottonata dietro, che non fa fatica a tenere il confronto in parità. Nella ripresa, i locali provano a farsi un po' più intraprendenti, sfruttando la giornata opaca dei rosso-blu: all'ora di gioco, botta e risposta tra Meloni e Lazzaro, che spreca da buona posizione. Il Quartu è pericolosissimo con Carta, Grosso salva i suoi con un'autentica prodezza di istinto. Al 70', Meloni per Carta che questa volta, di prima intenzione, insacca. La reazione del Carloforte non arriva, anzi è Melis ad andare vicinissimo al punto del raddoppio, con i ragazzi di Comparetti costretti ad arrendersi.
La San Marco riparte subito fortissimo dopo il ko contro l'Andromeda e ritrova, forse prima del previsto, la vetta della classifica in solitaria: fondamentali in questo senso i tre punti conquistati in casa contro un Siliqua ancora troppo frastornato per poter mettere i bastoni tra le ruote ad una corazzata che difficilmente sbaglia per due volte di fila. Gli ospiti si affacciano dalle parti di Daddi con un calcio di punizione di Maccioni, senza esito; gli asseminesi prendono le misure all'avversario e iniziano a macinare il loro solito gioco: occasioni per Meloni, tra i più in spolvero, e Mastromarino, nell'occasione è bravo Caddeo a dire di no all'avversario. Break del Siliqua con Amorati e Cossu, ma Daddi non si fa sorprendere. Al 30', la San Marco sblocca il punteggio: piazzato di Meloni dal limite e palla in fondo al sacco. Nella ripresa il confronto è effervescente, con il Siliqua che prova a rimettere in piedi il match: Cossu viene stoppato sul più bello da Daddi, poi ci provano Cuccheddu e Frau, con la difesa della San Marco che si salva, seppur con qualche affanno di troppo. In mezzo, Fanni sfiora il raddoppio, con Caddeo che si supera. Il 2 a 0 arriva soltanto nel finale: invenzione di Fanni per la testa di Nieddu e partita blindata dalla capolista, che non corre più rischi nonostante l'espulsione rimediata da Dinaro.

L'Arbus non riesce a passare sul campo del Vecchio Borgo Sant'Elia: i ragazzi di Murgia, alle prese con i postumi della trasferta di Carloforte, offrono una prestazione tutta grinta e caparbietà e si tengono ben stretti il punticino che se da una parte non può risolvere tutti i problemi di classifica, dall'altra rappresenta un'ottima risposta in un momento delicatissimo per quanto riguarda la tensione e il morale. Tenere a bada l'attacco atomico dei granta non è stato facile, con Festa in evidenza che non ha però trovato la combinazione giusta per scardinare la porta difesa dall'ottimo Berosi, per una partita che nonostante il divario in classifica tra le due compagini si è rivelata comunque equilibrata. Lilliu e soprattutto Paulis mettono i brividi a cagliaritani nei primi 5' di gara; il Sant'Elia crea una ghiotta occasione che Ferraraccio non concretizza, da pochi passi; stesso discorso, sull'altro fronte, per Porcu e Festa, che graziano gli avversari da ottima posizione. Il Vecchio Borgo non sta a guardare: alla mezz'ora Pusceddu mette più di un brivido a Toro, con la palla che si perde sul fondo. Nella ripresa i cagliaritani cercano di sorprendere gli uomini di Agus: Floris chiama alla prodezza Toro, bravissimo a disinnescare la pericolosissima conclusione dell'avversario; l'Arbus si affida a Festa, con la difesa di casa che non concede nulla. Ferraraccio colpisce invece un clamoroso palo, di testa; da quel momento in poi, inizia l'assalto dell'Arbus, con Mainas e Lilliu che non sono fortunati nel momento della conclusione.

Discorso diverso per il match tra il Gonnos e il La Palma, che si chiude con ben cinque reti: l'epilogo arriva solo in un concitatissimo finale, con i ragazzi di Madau che si aggiudicano il confronto in extremis e si portano ad una sola lunghezza dal terzo posto. Gli ospiti partono con buona personalità, ma a passare in vantaggio sono i bianco-verdi, in gol con Aru che ribadisce in rete una palla vagante dopo il precedente tentativo di Tomasi. Per la replica degli ospiti bisogna aspettare il 45', quando Ligas trasforma un calcio di rigore. Nella ripresa, le due squadre si danno battaglia: tentativo di Vaccargiu, la palla sfila sul fondo, ma è ancora più pericolosa la replica di Sarigu, ma Galliano si salva con l'aiuto della traversa. Sale dunque in cattedra Tomasi, che si rende protagonista di due ottime incursioni. Alla mezz'ora però, il La Palma mette freccia e sorpassa: Littera per Siddu che trova il tempo perfetto per l'inserimento e di testa non sbaglia. Nel recupero succede di tutto, a cominciare dal pari momentaneo firmato da Concas, in mischia, ma Serpi manda in paradiso i suoi trovando il gol, davvero pesantissimo, dalla distanza.

L'Arborea si aggiudica il big-match con il Seulo e vola così a quota 30, allungando a +4 sui diretti avversari: onore agli ospiti, che hanno disputato comunque una buona gara su uno dei campi più ostici del momento. Che l'Arborea stia bene non è una novità e lo si capisce subito, sin dai primissimi minuti, quando Peddoni mette in grossa difficoltà Turnu con una conclusione ad altissimo coefficiente di difficoltà, ma il giovane numero uno ospite si dimostra assolutamente all'altezza della situazione. I locali ci provano ancora con Soddu, di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Seulo non sta a guardare e prova a pungere con Tocco, bella la sua girata sulla quale Carta fa ottima guardia. Per i gol, bisogna aspettare la ripresa: dopo i tentativi di Boi, tra i migliori in campo, sale in cattedra Valdi che dal limite trova il tempo per battere a rete con un preciso rasoterra che si insacca alle spalle di Turnu. Il Seulo prova a reagire ma incassa il raddoppio poco dopo, con Ginesu che spara una sassata dal limite che termina sotto la traversa. All'Arborea non resta altro da fare che completare l'opera: Marco Atzeni alla conclusione dal limite, Turnu si salva d'istinto, sulla palla va ancora l'attaccante che riesce a spizzare per il fratello Paolo che appoggia in rete da pochi passi a porta sguarnita.
Vince, per la sesta volta in stagione, anche il Carbonia di Marongiu, che non sbaglia nel match contro il Sant'Elena e aggrava la caduta libera dei ragazzi di Piras, ancora a caccia della svolta. I minerari, che ricevono ospitalità sul campo di Villaperuccio, ritrovano un gioco fluido e brillante e la sicurezza dei tempi migliori, contro un avversario che è comunque uno dei grandi malati del torneo. Il vantaggio arriva subito, dopo sette minuti, con Konatè che di testa trasforma in oro colato il perfetto assist di Loi. I locali si esprimono con fluidità e brillantezza e creano ancora diverse occasioni con Foddi e Cosa, ma Aramu tiene a galla i suoi. Il Sant'Elena replica con la punizione velenosissima di Marongiu, con Bove che non si fa sorprendere. Nel secondo tempo, la gara rimane viva: Foddi semina il panico nella retroguardia avversaria, che poi sbroglia la matassa; il raddoppio porta la firma di Milia, che sugli sviluppi di un calcio d'angolo svetta più in alto di tutti e insacca.
Colpo pesantissimo, in chiave salvezza, per l'Idolo di mister Piras che si prende l'intera posta in palio nel confronto interno contro la fortissima Andromeda di mister Desogus, orfana di Claudio Casti, operato in settimana per via della frattura di tibia e perone rimediata nella scorsa uscita contro la San Marco. Partenza fulminante per gli ogliastrini, che dopo 8' trovano la giocata giusta e sbloccano il punteggio: Melis mette in mezzo per Lancioni che riesce a girarsi e a beffare Angioni. L'Andromeda si affida alle giocate di Olla, l'Idolo replica colpo su colpo con Stochino e Giolitti, ma Angioni risponde presente. Nella ripresa l'Andromeda mette più di un brivido ai bianco-blu: traversa di Addis, poi è il turno dell'onnipresente Olla che colpisce il montante alto con una punizione dalla distanza e poi ci riprova di testa da ottima posizione, con Salis che si salva. I ragazzi di Desogus ci provano sino alla fine ma l'Idolo serra le fila e regge benissimo all'urto.
Punti preziosi, per un totale di quindici, per il Barisardo di Cannas, che si aggiudica l'importantissima sfida in casa contro il Selargius e fa un bel passo in avanti nella corsa alla salvezza: pronti via e Pistis porta in avanti i locali, di testa, sugli sviluppi di un piazzato battuto da Staffa. Al decimo serve il miglior Dessalvi per evitare a Boi il raddoppio, che arriva comunque grazie alla bella intuizione, siamo al 20', di Piroddi che con una caparbia azione allunga per i suoi. Il Selargius rischia di colare a picco poco prima del riposo, quando Boi porta a tre le reti per i padroni di casa. Ci pensa Mura, però, a rimettere in corsa i suoi con una staffilata dalla lunga distanza; alla mezz'ora della ripresa Di Laura firma il secondo gol per gli ospiti, ma il punteggio non cambierà più.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A