«Soddisfatto del gruppo, io qui per un progetto duraturo»
Il Sestu unica imbattuta, Madau: «Se staremo nei quartieri alti fino alla fine ci giocheremo le nostre carte»
Quella del Sestu sembra la classica favola, e per rendersene conto è sufficiente dare una rapida occhiata ai numeri: la compagine guidata da mister Tonio Madau sta vivendo un sogno ad occhi aperti, considerando che il successo strappato in trasferta nell'ultimissima uscita, contro l'Azzurra Monserrato, vale per la quinta vittoria consecutiva, il nono risultato utile su altrettante gare, e questo significa, dunque, che i biancoblù sono l'unica squadra del girone A di Prima categoria a risultare ancora imbattuta.
Niente male dunque, con la classifica che vede i biancocelesti al terzo posto, a quota 21, in coabitazione con il Città di Selargius-Dolianova, e ad una sola lunghezza dalla Baunese, seconda forza del torneo. Il Sestu ora è atteso da quattro sfide importantissime, prima delle vacanze natalizie: il 2023 sportivo si chiuderà, tra l'altro, con la sfida in casa dell'Uta, mentre l'anno nuovo si aprirà con il big-match interno proprio contro la corazzata nerazzurra, ma l'ex tecnico del Monastir preferisce concentrarsi su di una partita alla volta, partendo dall'impegno in casa col Cardedu.
«Quella di domenica è stata una partita difficile — dichiara mister Madau — e sapevamo bene che ci sarebbe stato da lottare: l'Azzurra Monserrato è reduce da un ottimo campionato e stanno continuando a puntare forte su uno zoccolo duro di ragazzi che ormai si conoscono già da anni e che io ho avuto modo di allenare in passato, cosa che vale per una decina di loro. Si trattava di una trasferta insidiosissima, ma ci siamo preparati al meglio e siamo stati in grado di ribattere colpo su colpo. Per noi le cose sono andate bene, soprattutto per quanto riguarda il risultato, considerando che non abbiamo giocato proprio una partita splendida, anche se in questi casi, quando non riesci ad esprimerti al meglio, quello che conta di più è riuscire a portare a casa il bottino, difendendoti con le unghie e con i denti».
La classifica sorride: terzo posto, a quota 21, la vetta lontana sei lunghezze ma la capolista Uta, proprio domenica, osserverà il turno di riposo.
«Non posso che essere soddisfatto, considerando poi che è la prima volta che mi trovo ad allenare in questa categoria. Non pensavo di trovare tutta questa organizzazione e questa professionalità: temevo che i ragazzi potessero prendere gli allenamenti alla leggera, contando che siamo pur sempre dei dilettanti che hanno anche altri interessi oltre al calcio, ed invece devo dire che ad ogni seduta ci sono sempre 23-24 giocatori; è una cosa importante, che alla fine dei conti fa la differenza. Assieme al mio staff stiamo proprio cercando di trasferire alla squadra la mentalità giusta, con l'intento di fare tutte le cose per bene. Il club mi ha contattato proprio per costruire qualcosa di serio, che possa dare i suoi frutti a partire dal futuro prossimo: ci serve un pizzico di calma, di pazienza, poi staremo a vedere come andranno le cose. Se riusciremo a rimanere nei quartieri alti sino alla fine proveremo ovviamente a giocarci tutte le nostre carte. Per il momento, però, è importante creare un ambiente sano, in cui i ragazzi possono trovarsi al meglio; il progetto è molto valido, per ora credo proprio che vada bene così».
Soprattutto perché il Sestu non ha perso ancora neppure una partita.
«Credo di potermi ritenere soddisfatto, anche perché sto ricevendo ottime indicazioni dai ragazzi, vale anche per chi sta trovando meno spazio e per tutti quelli che, magari, sono dovuti andare in tribuna per qualche partita; del resto, avendo a disposizione una rosa ampia, è una cosa piuttosto normale. La sconfitta arriverà prima o poi e dobbiamo anche mettere in conto che ci saranno dei periodi in cui le cose ci andranno male, sappiamo come funziona il calcio, ed il bello, forse, è proprio questo».
Tra le altre cose, i biancoblù sono riusciti a mantenere la propria porta inviolata nelle ultime quattro uscite.
«È un altro dato importante, significa che dietro stiamo andando abbastanza bene, anche se nelle prime partite, magari, ci è capitato di incassare qualche gol di troppo, ma per fortuna siamo riusciti a sistemarci. Chi scende in campo gioca con grande attenzione, ma credo che sia tutta una questione di equilibri: quando subisci così poco il merito è di tutta la squadra, partendo dagli attaccanti, passando dai centrocampisti, fino ad arrivare al portiere».
Anche per quanto riguarda la fase avanzata, Madau non può che essere estremamente soddisfatto.
«Non siamo l'attacco più prolifico, ma poco ci manca: 21 reti sono un bottino di tutto rispetto, c'è poco da aggiungere, non posso che essere contentissimo».
Nel frattempo però, l'Uta continua a correre fortissimo, tallonato dalla Baunese.
«Parliamo di due squadre costruite per puntare alla vittoria finale, credo che sia giusto trovarle là in alto. È ovvio, considerando gli organici, che siano tra le protagoniste principali del torneo».
La sfida con la capolista chiuderà il 2023, mentre quella con gli ogliastrini aprirà il 2024.
«Vedremo in che condizioni ci arriveremo, per ora ci sono altre partite a cui pensare e io mi sto concentrando sulla prossima. Per ora posso dire che quando hai la possibilità di giocare sfide così importanti le motivazioni arrivano da sole, è normale che la squadra si prepari con un pizzico di entusiasmo in più rispetto al solito: cercheremo di tirare fuori il massimo, anche se poi il risultato finale non dipende solo dalla prestazione. Affrontare queste due squadre una dopo l'altra per noi non è un problema: la rosa è composta da 24 giocatori, tutti molto validi ed importanti; la maggior parte li ho espressamente richiesti io, considerando che ci lavoro assieme da anni; i nostri risultati sono una diretta conseguenza, tra le altre cose, del lavoro di programmazione fatto assieme alla società».
Il prossimo turno prevede la sfida interna contro il Cardedu: tra le mura amiche il Sestu è chiamato a raccogliere il massimo.
«Se vogliamo rimanere nei quartieri alti non abbiamo altra scelta che continuare a fare punti; il Cardedu è un avversario ostico e pericoloso, con giocatori forti, soprattutto in avanti. Per noi non sarà facile. Il rischio più grande è quello di sottovalutare l'impegno, una cosa che può succedere, anche a livello inconscio, soprattutto quando magari le cose ti stanno girando bene; dovremo essere bravi a mantenere i piedi per terra, a partire dagli allenamenti. Continuiamo nel nostro processo di crescita: il discorso che stiamo facendo è più ampio, va oltre il risultato che puoi raccogliere in un singolo incontro».
Dal punto di vista atletico, la compagine guidata da mister Madau sta attraversando un momento fantastico.
«I ragazzi stanno molto bene, anzi, pensavo peggio a dire la verità, invece sto notando con piacere che riusciamo a correre forte per tutti i 90' e anche di più».