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Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso 1930
La Piramide squalificata, in campo neutro col Porto Rotondo

Il Sorso in esilio forzato a Bono, Scotto: «Penalizzante per i nostri tifosi ma mi sento a casa, ci ho giocato e ho conservato tante amicizie»

In casa per calendario ma, di fatto, una vera e propria trasferta. Il Sorso trasloca a Bono, in campo neutro, a quasi 90 chilometri dal proprio campo de "la Piramide", squalificato per un turno da giudice sportivo. Un'ora e mezza di macchina per la squadra romangina e per i tifosi biancocelesti che vorranno spingere la vice-capolista alla vittoria nella gara di domani pomeriggio (ore 15) contro il Porto Rotondo. Il tecnico Pierluigi Scotto spera di avere il conforto dei propri sostenitori ma, soprattutto, quello del pubblico locale facendo leva sulle tante amicizie coltivate nel paese ai piedi del monte Rasu quando 27 anni fa vestì la maglia biancorossa. «Era il 1992, avevo 32 anni - ricorda il tecnico sassarese - e avevo anche un bel mercato, mi cercò la Tharros di Angelino Fiori in serie D ma con mio figlio Gigi di 2 anni non potevo giocare in una categoria così impegnativa. Scelsi Bono in Prima categoria, portai con me da Sassari anche Marco Bottegoni e Giovanni Micheli, legai subito con l'ambiente ed ebbi una grande partenza segnando 5 gol in 10 partite compreso quello nel derby con la Corrasi, poi fui fermato purtroppo da una pubalgia. Ho lasciato grandi ricordi e sarò contentissimo di rivedere un bel gruppo di amici tra cui Raimondo Manchinu Gianni Randine e poi Cocco, Caval, Damossa. In questi giorni mi hanno scritto un po' tutti, stanno seguendo le vicende del Sorso e ci aspettano. Per me è un motivo di grande orgoglio e sono felice di ritornare in un ambiente dove sono stato bene».

 

Bono è un comune di circa 3500 abitanti, nel Goceano, sempre in provincia di Sassari, equidistante tra Sorso e Olbia. «Una scelta penalizzante per il nostro pubblico - dice Scotto - noi ovviamente speriamo possano seguirci in tanti da Sorso ma, soprattutto, di ricevere grande affetto da Bono. Domani mi sentirò a casa mia, negli anni ho sempre seguito le loro vicende calcistiche, Francesco Virdis è di Bono e quando ha giocato con mio figlio Gigi mi mandava sempre i saluti di tanti amici. Rivedrò diversi ex compagni di squadra e un gruppo dirigente che ci sta dando una grande mano per le procedure organizzative, l'impianto è splendido e avremo una bella accoglienza. C'è affetto intorno a me e riabbraccerò tutti volentieri». Ma c'è anche un avversario tosto da affrontare, impelagato nella zona playout. «Una gara difficile - avverte Scotto - nel Porto Rotondo ci sono fuoriquota molto validi come Saggia, Loddo, Piemonte, Fabrizio Deiana che ebbi a Olbia come terzo portiere, senior comunque giovani come Kozeli, Mulas, Senes, Muroni, qualche giocatore molto esperto come Usai, Mascia, Budroni. Una squadra che ha del talento, da affrontare con grande umiltà»

 

 

Le parole della società. Il Sorso sperava in una soluzione più vicina alla propria sede, "incassa" la decisione presa dal Comitato Regionale ma pensa anche alle casse societarie. «Ci stiamo rimettendo almeno 4mila euro - dice il diesse Beniamino Manunta che è stato presidente del club romangino - tra spese di trasferta, mancato incasso e l'utilizzo del campo, una grossa perdita per tutti. Non discutiamo certo la decisione della squalifica da parte del Giudice Sportivo, ci sta in virtù dell'atto violento del "tifoso" sorsense, e accettiamo questa soluzione con lo spirito giusto, sperando in una buona risposta di Bono che ospiterà una gara di Eccellenza. L'impianto è molto bello e siamo contenti della collaborazione che c'è con la dirigenza locale». Il fischio d'inizio è per le ore 15, il match sarà diretto dall'arbitro Cai Calogero Volpe di Vibo Valentia, gli assistenti sono Roberta Falchi di Sassari e Francesco Serusi di Oristano.

In questo articolo
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Stagione:
2018/2019
Tags:
24ª giornata