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Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso 1930
«A Guspini un buon punto, bisogna rispettare gli avversari»

Il Sorso vira al primo posto, Scotto: «Cosa chiedere di più? Muravera e Nuorese restano le più attrezzate, noi ci stiamo battendo come leoni»

Tre al primo posto con 36 punti in 16 partite ma gli scontri diretti vinti contro Nuorese e Muravera consegnano il titolo di campione d'inverno al Sorso. Il tecnico Pierluigi Scotto porta casa un risultato parziale, non definitivo ma significativo dal punto di vista storico perché poi negli ultimi 12 anni chi chiude in testa al termine del girone d'andata vince il campionato. «Cosa chiedere di più dalla vita? - si domanda l'allenatore sassarese - Essere primi non ci cambia la vita. Questa squadra è nata con tante difficoltà societarie, in gran parte superate, abbiamo ragazzi che si stanno battendo come leoni. Questo è uno dei più forti campionati di Eccellenza degli ultimi anni, con alti contenuti tecnici, ogni domenica non devi sbagliare niente altrimenti perdi. A fine campionato saremo dove ci meritiamo di essere, non siamo partiti per fare così bene, penso sempre che Muravera e Nuorese siano le più attrezzate per vincere il campionato, però con la nostra mentalità di giocarci ogni partita non si sa mai nella vita. Al primo posto non ci voglio pensare ma piuttosto voglio che i ragazzi continuino a divertirsi».

Lo 0-0 di Guspini interrompe una striscia di sei vittorie di fila: «Dobbiamo essere umili e capire che in ogni campo ci sono le difficoltà. Ci prendiamo il punto e siamo contenti, ho grande rispetto delle squadre che allena Marco Piras e grande stima nei suoi confronti, per qualche aspetto caratteriale forse ci assomigliamo. Lo vorrei sempre battere ma non ci sono riuscito. Il Guspini è una grande squadra con giocatori come Festa, D'Agostino, Marci verso i quali non bisogna mai perdere le marcature preventive. Con loro in dieci abbiamo sbagliato tanto, non giravamo palla sugli esterni per andare al cross. Ma per 60-70 minuti ho visto la mia squadra giocare un buon calcio ed essere sempre propositivi. Il calcio è fatto di episodi, potevamo chiuderla prima con Carta ma anche perderla nel finale, alla fine accettiamo il verdetto del campo, questa è la strada giusta». L'anno verrà chiuso con il Bosa, reduce da quattro vittorie di fila, ospite a La Piramide. «Non siamo nessuno per non rispettare il Bosa, ce la giocheremo con grandi umiltà, all'andata infatti non abbiamo mica vinto contro di loro».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2018/2019
Tags:
17ª giornata