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Alessandro Sassu, allenatore, Tempio
«Piazza ambiziosa e le pressioni ti fanno dare il massimo»

Il Tempio vola al primo posto, Sassu: «Siamo quasi obbligati a vincere ma ci sono avversarie molto forti»

Il Tempio si candida prepotentemente per un torneo da protagonista e i risultati ottenuti nelle prime tre uscite della nuova stagione confermano le intenzioni del blasonato club gllaurese in maniera inequivocabile: due vittorie, in trasferta, contro Ottava e Trinità; in mezzo il pari, un po' rocambolesco ma tutto sommato giusto, nell'esordio casalingo contro l'Olmedo, per un totale di sette punti che al momento valgono per il gradino più alto della classifica, in solitaria. L'avventura del neo tecnico dei galletti Alessandro Sassu è incominciata nel migliore dei modi ma la vera sfida ora è continuare a spingere forte sul pedale dell'acceleratore, senza abbassare la guardia neppure per un attimo, a partire innanzitutto dalla delicatissima gara nella tana del sempre ostico Pozzomaggiore, staccato di due lunghezze. Si tratta di una tappa fondamentale in questo avvio di campionato, che darà sicuramente al tecnico altre indicazioni utili per saggiare meglio la condizione generale del gruppo a due mesi dall'inizio della preparazione.

«Siamo soddisfatti, le cose stanno girando abbastanza bene — dichiara Alessandro Sassu — peccato solo per quel pari interno contro l'Olmedo, una squadra che forse qualcuno sta sottovalutando, ma in realtà contro di noi ha dimostrato tutto il suo valore: il risultato è giusto, anche se potevamo e dovevamo chiuderla prima: abbiamo creato tantissime occasioni ma non siamo stati abbastanza bravi da sfruttarle».
In trasferta, invece, sono arrivate due vittorie su altrettante gare, frutto soprattutto della determinazione e del grande carattere. «La gara di domenica scorsa, in particolare, è stata abbastanza sofferta: abbiamo incassato il gol del 2 a 2 all'88', per fortuna i ragazzi hanno reagito alla grande, siglando il nuovo sorpasso proprio allo scadere, non è una cosa da poco».
Poi precisa: «In avanti siamo stati spreconi, ma il nostro portiere ha disputato una grandissima partita, salvando più volte il risultato, prima sullo 0 a 0, parando il calcio di rigore, e poi sull'1 a 1, con interventi davvero provvidenziali».

 

Ogni sfida, dunque, nasconde molteplici insidie. «Ho avuto modo di conoscere questa categoria durante l'esperienza a Luogosanto, che tra l'altro non è andata proprio in maniera esaltante; si tratta di un torneo tosto, tutte le squadre giocano bene al calcio e vendono a caro prezzo la pelle».
Sassu però può riscattarsi immediatamente: «Ho sempre pensato che avrei allenato di nuovo in Prima solo se mi fosse capitata un'occasione importante e la chiamata del Tempio è una di quelle chance che non si possono assolutamente rifiutare; una piazza ambiziosa, abituata a grandi traguardi, ma le pressioni aiutano a farti tirare fuori il massimo, vale per me così come per i ragazzi: non dico che siamo obbligati a vincere, ma quasi».
Il calore dei tifosi e dei tanti appassionati non manca di certo: un aspetto che alla lunga potrebbe fare la differenza. «Sono meravigliosi, in questa categoria non ci sono molte compagini che possono contare su un supporto così nutrito: in trasferta ci seguono 100-150 persone ogni volta, in casa la media oscilla tra le 400 e le 500 presenze; ormai numeri del genere sono un'autentica rarità ma io mi ricordo che in passato il calcio in Sardegna era sempre seguitissimo. Speriamo che le cose possano migliorare».

 

Dopo 270' di gioco il tecnico ha già le idee chiare sul valore del gruppo a sua disposizione.
«La rosa è stata allestita quasi totalmente dal nostro direttore sportivo, Gavino Manconi, che è nel mondo del calcio da una vita ormai, uno dei massimi esperti nella nostra regione. L'intento è quello di combattere per le primissime posizioni, sperando poi di essere così bravi da conquistare il salto di categoria. Questo però non significa che siamo i favoriti per la vittoria finale: ci sono tante squadre molto forti, penso ad esempio all'Ozierese, al Campanedda, al Badesi o allo stesso Olmedo. Sarà una stagione dura ed impegnativa, credo che si deciderà tutto nelle ultime giornate».
Il Tempio ha diverse frecce al suo arco. «Ferreria, Palmisano, Pitruzzello, giusto per citarne alcuni, metteranno in campo tutta l'esperienza che hanno maturato nel corso degli anni; parliamo di calciatori che di recente hanno militato in Eccellenza, le loro qualità non si discutono. Punteremo forte poi sui giovani locali, tutti molto validi: avranno l'opportunità di imparare dai compagni più maturi, anche se ormai giocano in questa categoria da diverso tempo e partono da una base più che discreta».

 

Il prossimo confronto in programma, in casa del Pozzomaggiore, è un test impegnativo e affascinante: sarà importante, magari, prendere qualche gol in meno rispetto alle ultime uscite.
«C'è da considerare che i nostri tre centrali di difesa non sono proprio al meglio; una volta che rientreranno in condizione sono convinto che riguadagneremo quel pizzico di solidità che al momento ci sta venendo un po' a mancare». Sassu presenta la sfida. «Luigi Piu, il loro tecnico, è un mio caro amico; le sue squadre giocano sempre piuttosto bene, per loro poi parlano i numeri: pareggio all'esordio in casa dell'Ozierese e vittoria in trasferta sull'Olmedo. Per noi non sarà affatto facile».
La ricetta per fare bene però è piuttosto semplice. «Dovremo sacrificarci sino all'ultimo minuto di questo campionato se vogliamo davvero toglierci qualche bella soddisfazione; mi aspetto che i miei diano l'anima, in ogni incontro così come in ogni seduta di allenamento: se qualcuno poi pensa di poter vincere le partite da solo si sbaglia di grosso, non ci riescono neppure i campioni in Serie A, figurarsi tra i dilettanti. Il lavoro è l'unica cosa che conta e ripaga quasi sempre; per il resto dovremo stare uniti nelle difficoltà, che potrebbero arrivare da un momento all'altro, un discorso che vale per tutti, del resto. La società che abbiamo alle spalle comunque è solida e ci offre tutte le garanzie necessarie per esprimerci al meglio: qui c'è l'ambiente ideale per fare bene, ora insomma spetta a noi, i frutti nel caso li raccoglieremo a maggio».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone D