«Concas è un allenatore eccezionale, che colpo l'ingaggio di Porceddu»
Il Teulada vola verso la Prima, Simona Lai suona la carica: «Voglio vincere e regalare una gioia ai miei concittadini»
In vetta alla classifica del girone C splende come non mai la stella del Teulada, che può guarda tutti dall'alto grazie ad un bottino di 34 punti, frutto di undici vittorie ed un pareggio; soddisfazione massima dunque, non potrebbe essere altrimenti, per Simona Lai, giovane ed ambiziosissima presidente della compagine giallo-blu, che in estate ha preso in mano le redini del club e, dopo una decisa ristrutturazione dell'organigramma, sta accompagnando i suoi in una cavalcata inarrestabile verso la Prima Categoria. Le aspettative per la seconda parte di stagione sono tante: con il passare delle giornate cresce anche, in maniera esponenzialmente diretta, l'entusiasmo da parte del pubblico, per un progetto che potrebbe dare i primi gustosissimi frutti già nella prossima primavera.
«Mi sono dovuta rimboccare le maniche: al mio arrivo nel club – racconta Simona Lai – ho allestito cinque squadre, dai Primi Calci, passando per i Piccoli Amici, i Pulcini, gli Esordienti sino ad arrivare alla Prima Squadra. Stanno ottenendo tutti grandi risultati, non posso che essere estremamente soddisfatta». Per il presidente non c'è un attimo di pausa. «Ora stiamo cercando di organizzare i vari tornei in vista della prossima estate, un compito sicuramente impegnativo ma che ci darà tante soddisfazioni». Come quelle che i ragazzi del Teulada stanno regalando ai propri tifosi in questa prima parte di stagione. «L'obbiettivo, ovviamente, è quello di vincere il campionato, l'ho dichiarato già dai primi giorni di lavoro. Siamo sulla strada giusta, ora dobbiamo soltanto completare l'opera». Al traguardo mancano nove giornate. «Sono molto fiduciosa, speriamo di farcela, soprattutto per il paese, che sta rispondendo in maniera davvero positiva: aspettano con ansia di conoscere il risultato la domenica quando la squadra è in trasferta e stanno incominciando a seguirci anche al campo per le partite casalinghe. Qualche geloso ancora c'è – precisa – ma se consideriamo che stiamo ripartendo da zero possiamo ritenerci soddisfatti, perché stiamo rapidamente buttando giù il muro di diffidenza e delusione che ci separava dalla gente».
Nella finestra invernale di mercato sono arrivate pedine importanti per la causa, come Porceddu, ad esempio, a segno con una doppietta nell'ultima vittoria contro il Santadi. «E' impensabile che un giocatore del talento di Manrico rimanga senza squadra. Il nostro gruppo era già fortissimo e completo, ma l'ho contattato personalmente perché ritengo che possa farci fare il definitivo salto di qualità. E' un bravo ragazzo, oltre che un carissimo amico. In questo modo riusciremo a sopperire senza ansie agli eventuali infortuni». Decisiva, per il buon esito dell'operazione, la mediazione del DS Angelo Farci, ex Selargius, Pula e Muravera. «Angelo è un amico di vecchia data, una bravissima persona, tra le più professionali che ci sono in Sardegna; è raro trovare una persona altrettanto competente in materia. Ovviamente è in contatto con i calciatori migliori. Ha giocato un ruolo decisivo nella trattativa, nutro grandissima stima nei suoi confronti e sono sicuro che l'anno prossimo farà parte del nostro progetto; speriamo solo che vada tutto per il verso giusto in campionato». Nella prima parte il Teulada ha fatto un'ottima impressione, con ben undici vittorie su tredici uscite. «La più bella è sicuramente quella rifilata al Masainas, per me uno dei passaggi fondamentali, ma non dimentico il successo sull'Iglesias. Questo gruppo sa sopperire alle varie assenze, la considero una grande risorsa».
Il presidente non manca mai di dare tutto il suo supporto: «Ogni domenica parlo ai miei ragazzi per spingerli a tirare fuori il massimo, sono molto comunicativa, mi piace mettermi in gioco in prima persona». Anche e soprattutto quando le cose non vanno secondo i piani: la sconfitta rimediata in casa del Nuxis è stato l'unico passaggio a vuoto per i giallo-blu. «Cose che succedono, in questi casi serve pazienza: ci rifaremo sicuramente al ritorno».
Per Lai la passione calcistica ha radici lontane. «Sono innamoratissima di questo sport, che ho praticato da quando avevo tredici anni; dai trentacinque sino ai quaranta ho abbandonato i tornei della FIGC per dedicarmi agli amatori, tra Milano, dove lavoravo, Monza e Torino. Il mio compito ora è quello di trasmettere tutto il mio entusiasmo ai miei concittadini». Riabbracciati dopo una lunga parentesi di lontananza. «Sono tornata da poco nel mio paese natale, mancavo da 18 anni, e ho deciso di aprire un negozio: una scommessa in primis con me stessa».
Viste le premesse, tuffarsi nel mondo del pallone è stato inevitabile: per il resto, personalità e grinta non mancano di certo. «Non ho proprio un bel carattere: come prima cosa ho eliminato tutte le mele marce dal paniere, dando una ripulita alla dirigenza. Ora sta andando tutto per il verso giusto, siamo una grande famiglia, ogni settimana organizziamo una cena e cerchiamo di premiare ed incentivare i ragazzi in tutti i modi possibili; non ho mai assistito ad un litigio, si respira davvero una bella aria».
Anche la fiducia nei confronti del tecnico è altissima. «Roberto Concas è il miglior tecnico che potevamo scegliere tra tutti i candidati, per preparazione e professionalità; merita davvero un applauso, al pari dei giocatori e dello staff dirigenziale, che ringrazio pubblicamente».