«Marras sta dimostrando di poter dare ancora tanto, un esempio per i più giovani»
Il Thiesi mette la vetta nel mirino, Rassu: «Contro il Pozzomaggiore saranno fondamentali testa e determinazione»
Il Thiesi si presenta alla sfida d'altissima quota contro la capolista Pozzomaggiore con un ottimo biglietto da visita: il 3 a 2 maturato in extremis nel match delicatissimo in casa dell'Atletico Bono permette alla corazzata guidata da mister Gianmario Rassu di tenere la vetta nel mirino, sono infatti soltanto tre le lunghezze che separano in classifica le due compagini, con i nero-verdi che sognano l'aggancio alla prima piazza del podio, sfruttando magari il fattore campo.
La seconda vittoria consecutiva regala la giusta dose di serenità ad un gruppo che sta rapidamente prendendo le misure con un campionato difficile ed equilibrato: il test di domenica sarà utile, poi, per determinare ulteriormente le varie gerarchie ed avere un'idea più chiara sulla piega che potrà prendere la seconda parte della stagione, con la corsa alla Promozione che sta entrando ormai nel vivo.
«Siamo reduci da una partita molto tirata — dichiara Rassu commentando l'ultima uscita dei suoi —, risolta soltanto allo scadere. E' stato un confronto tosto, al pari di tutti gli altri in questo girone, che è tra i più difficili e competitivi in assoluto. I giochi si decideranno soltanto alla fine, penso proprio che non ci sarà una squadra in grado di ammazzare il campionato con largo anticipo». Il giovane tecnico è soddisfatto. «Ora le cose stanno andando abbastanza bene, i risultati sono positivi. Nell'arco di una stagione capita di affrontare dei momenti difficili, ciò che conta è uscirne nel più breve tempo possibile».
Sino ad ora sono quattro le sconfitte rimediate dai nero-verdi; Rassu le analizza nel dettaglio, con grande obiettività. «Contro il San Giorgio abbiamo perso al 94': una partita storta, ci è girato tutto malissimo. Abbiamo creato almeno 7-8 occasioni da gol ma la palla non ne voleva sapere di entrare in porta. Contro l'Ittiri invece ho visto un buon primo tempo, nella ripresa loro hanno trovato due euro gol, così abbiamo perso tre punti. Il ko contro l'Ottava invece è stato meritatissimo, c'è poco da aggiungere, a differenza di quanto successo contro il Malaspina, perdere non ci stava affatto».
Dai passi falsi si deve necessariamente imparare qualcosa. «Siamo consapevoli che le altre squadre quando ci incontrano danno il massimo: Thiesi è una piazza importante, con una storia prestigiosa alle spalle. Proprio per questo, se non scendi in campo con il giusto atteggiamento e non riesci a dare il massimo non puoi pretendere di portare a casa i punti, anche se magari sul piano tecnico e tattico hai qualcosa in più degli altri. Ciò che conta, soprattutto in Prima, è l'agonismo, la determinazione, la voglia di batterti su ogni pallone. Rischi altrimenti di fare brutte figure, quello che in sostanza ci è successo».
Dati alla mano, spicca la differenza di rendimento tra le partite interne, 10 punti in totale, e quelle in trasferta, che hanno portato ben 18 punti. «Su otto gare giocate lontano dalle mura amiche abbiamo vinto per ben sei volte; sarà una coincidenza, ma le uniche sconfitte sono arrivate quando ci siamo trovati a giocare su un campo in terra battuta, come ci capita per l'appunto in casa. Significa che abbiamo caratteristiche e qualità che magari riusciamo ad esprimere meglio su un terreno di gioco in erba naturale o in sintetico. In questo gruppo ci sono giocatori di categoria superiore, che hanno esperienze importantissime anche in Eccellenza; quando scendi di categoria devi per forza di cose calarti nella nuova dimensione, se no fai fatica».
Tra i problemi più evidenti, ci sono proprio le condizioni del “Comunale”. «E' un peccato che la struttura non sia all'altezza, perché in realtà ci sarebbero tutti i presupposti per poter contare su un impianto meraviglioso. Abbiamo un grande pubblico che ci sostiene e ha fame di calcio, oltre ad una società solida alle spalle: questo è un centro dove si può lavorare benissimo, sfruttando i tanti talenti che arrivano dai paesi limitrofi e i giovanissimi del paese. Se dovessimo risolvere questa mancanza penso proprio che si potrebbe puntare non solo alla Promozione o all'Eccellenza, ma addirittura a qualcosa di più».
Il prossimo match contro la capolista Pozzomaggiore mette sul piatto un bottino pesantissimo. Rassu presenta la sfida. «Ciò che fa la differenza in questi casi è la testa, è lei che comanda su tutto il resto. Dobbiamo ricordarci che gli avversari contro di noi giocano alla morte, non ci resta altro da fare che replicare colpo su colpo, con la cattiveria giusta, sin dal primo minuto: solo così possiamo sperare di spuntarla». L'allenatore fa il punto sulla condizione generale dei suoi. «Ci stiamo lasciando alle spalle un periodo un po' critico, se devo essere sincero avevo un po' di paura in vista della ripresa del campionato: durante la festa ci si allena meno e si mangia troppo (ride), la sosta è sempre pericolosa, è piuttosto facile lasciare qualche punto per strada ma fortunatamente è andato tutto per il verso giusto; proprio per questo ti dico che il successo di domenica è stato fondamentale per l'entusiasmo. Ora stiamo piuttosto bene, sia fisicamente che mentalmente». La seconda vittoria di fila è un toccasana per il morale, oltre che per la classifica. «Sembra proprio che stiamo trovando gli equilibri giusti; abbiamo le nostre carte da giocare, vogliamo stare li in alto sino alla fine».
Marras è uno degli uomini più in forma del momento: con lui sognare in grande è tutt'altro che vietato. «Gigi è tanta roba, sia come uomo che come calciatore. Secondo me è uno dei più forti attaccanti che c'è attualmente in giro, Eccellenza compresa. Si sacrifica tanto per la squadra, è un trascinatore nato, in più ti fa vincere le partite. Cosa chiedere di più? Aggiungici pure che non ha mai saltato neppure un allenamento, nonostante qualcuno in giro abbia qualche dubbio in proposito. Qui sta dimostrando che può dare ancora moltissimo a questo mondo e soprattutto ai ragazzi più giovani. Parlare di lui è semplice, considerando che ha fatto dieci gol ed è il nostro capocannoniere, ma ci sono anche gli altri: parlo di Delogu, Madeddu, Tore Sotgiu, Mura, e poi ancora Ladu, Pinna, Spanedda. Non siamo un gruppo qualsiasi, è ovvio, ma i nomi non bastano per arrivare davanti agli altri».
Il girone di andata è ormai in archivio: c'è spazio per le prime valutazioni. «Tra le quattordici squadre che abbiamo incontrato sino ad ora, su tutte quella che più mi ha sorpreso è il Li Punti, a seguire l'Olmedo, poi ci metto Malaspina e Lanteri. Sul Pozzomaggiore, ovviamente, non posso ancora dire nulla, ma queste quattro daranno filo da torcere a tutti».