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Il veleno è nella coda per Olbia e Budoni rimontate al 90', l'Arzachena gioca a tennis col Selargius
Male anche la Nuorese, l'Ostia segna 4 gol

Il veleno è nella coda per Olbia e Budoni rimontate al 90', l'Arzachena gioca a tennis col Selargius

Una sola vittoria, nell'unico derby di giornata, una sconfitta pesante ma in casa della capolista e, soprattutto, due pareggi-beffa rendono magro il bottino delle squadre sarde che pagano ancora una volta dazio oltre i propri demeriti e la classifica non rende merito a giocatori dei club isolani che stanno dando battaglia ad avversari con budget ben più corposi. Se l'Arzachena sorride per aver trovato d'incanto la via del gol, dall'altra piange il Selargius che viene ancora una volta sommerso di reti pur giocando bene, se poi la rimaneggiata Nuorese avesse poche chance in casa dell'Ostia che comanda il girone, Olbia e Budoni devono mangiarsi le mani per esser state raggiunte al 90' quando avevano in mano delle vittorie meritate.

 

TERRACINA-OLBIA 1905 1-1

Non si può nemmeno consolare ricordando che ha ottenuto il primo punto fuori casa perché l'Olbia stava pregustando e meritando una vittoria che l'avrebbe portata al quinto posto e ripagata di qualche stop inatteso. Invece il gol del vantaggio di Ivan Delrio, a fine primo tempo sugli sviluppi di un corner, è stato vanificato dal pareggio al 90' di De Angelis quando il Terracina stava premendo alla ricerca dell'1-1 incoraggiato dal fatto che i galluresi non chiudevano la partita. Un demerito che va ascritto al suo uomo migliore in questo inizio di campionato, Fabio Oggiano, che forse attanagliato dalla voglia di segnare il gol dell'ex ha peccato di mira nell'occasione al 55' e poi di egoismo in quella del 58' anziché servire il liberissimo La Cava. Se poi Steri e Molino hanno trovato nel finale un grande Di Loreti e i tigrotti hanno segnato all'ultimo assalto l'amarezza per una vittoria sfumata in dirittura d'arrivo è tanta. I ragazzi di Pierluigi Scotto contavano molto in questa trasferta, volevano dimostrare di essere all'altezza delle migliori col gioco e puntavano a rendere più cospicua la classifica. Dispiace che l'attacco abbia fatto cilecca nella giornata in cui la difesa abbia trovato la tanto auspicata solidità.

 

SELARGIUS-ARZACHENA 2-6 (leggi la cronaca della gara)

Alla vigilia si sapeva che qualche tabù doveva essere sfatato, o quello della miglior difesa degli smeraldini per la spiccata propensione offensiva dei cagliaritani o che si sbloccasse l'attacco dei galluresi perché la spiccata propensione a subire gol della squadra di Karel Zeman. Sono saltati entrambi nel senso che l'Arzachena ha banchettato sul campo del Virgilio Porcu con un'abbuffata di sei reti, la metà delle quali ad opera dei due attaccanti di ruolo come Cicino (doppietta) e Moro alle prime marcature stagionali ma ha anche subito due gol che hanno tolto il primato provvisorio di portiere meno battuto a Ruzittu. L'Arzachena resta imbattuta dopo 6 giornate e si trova al quinto posto con 10 punti, impensabile soltanto due mesi fa quando ci fu l'ufficializzazione del ripescaggio. Gara molto bella per un tempo con i selargini spreconi nei primi 3' (bravo Ruzittu) e alla ricerca vana di un calcio di rigore dopo gli atterramenti di Chelo e Sanna, con gli smeraldini sempre più pericolosi fino al gol del vantaggio di Fideli. L'inizio ripresa è stato un incubo per padroni di casa bucati quattro volte dai già citati Cicino e Moro oltre che da Manzini su punizione. Le reti dei biancorossi con Cardia e Patacchiola sono state dettate da uno scatto d'orgoglio favorito dall'appagamento dei biancoverdi che poi hanno chiuso il match con Delrio per un punteggio più consono ad altri sport come il tennis. Non ha portato bene la presenza in tribuna di Zdenek Zeman che seguiva dal vivo per la prima volta la squadra allenata dal figlio Karel (leggi le dichiarazioni di Zdenek Zeman). 

 

Maurizio Giunta a segno col Budoni raggiunto al 90'OSTIAMARE-NUORESE 4-0

Brutto capitombolo dei barbaricini che sulla carta potevano anche tornare a mani vuote dalla trasferta in casa della capolista ma in pochi pensavano ad un risultato negativo così netto. Certo che le assenze per squalifica di Bonu e Bianchi e quella per infortunio di Frongia si sono fatte sentire ma l'ulteriore danno si è avuto con l'espulsione di Cappai al 9' della ripresa sul risultato di 3-0 per effetto dei gol di Maestrelli, Fanasca e Piro, ha chiuso il conto dei gol Massella al 77' mentre Fanasca fallisce il 5-0 in chiusura di gara. La squadra di Mariotti, andata sotto già al 12', ha avuto nella traversa di Cadau al 27' l'occasione per pareggiare e poi, subito il raddoppio al 30', quella per rimanere in partita al 41' con Bossa. Il rosso diretto a Cappai 5' dopo aver subito il terzo gol dà l'idea di una bussola persa e che va ritrovata nel prossimo incontro casalingo contro l'Aprilia. La dirigenza ha mal digerito il ko e ha imposto il silenzio stampa a tecnico e giocatori.  

 

BUDONI-SAN CESAREO 3-3

I galluresi continuano a gettare al vento l'occasione di abbandonare i bassifondi della classifica sprecando l'opportunità di portare a casa una vittoria che ormai manca da quattro giornate. In vantaggio di tre gol, quando mancavano 35' alla fine della partita grazie ai gol di Moretto e Giunta nel primo tempo (24' e 45') e quello di Meloni ad inizio ripresa (4'), la squadra di Raffaele Cerbone ha visto rientrare i laziali grazie al gol su rigore di Merlonghi scaturito da un fallo da rigore di Moretto, poi espulso, su Brack che aveva continuato l'azione infischiandosene del fatto che un avversario fosse a terra. Nonostante tutto la parità numerica è sopraggiunta al 32' (espulso Merlonghi) ma ormai il Budoni aveva arretrato già il baricentro permettendo a Ceccarelli di segnare la doppietta che ha regalato il pareggio al San Cesareo col secondo gol segnato proprio al 90'. 

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
6 Andata
Girone G