«Nuovo ciclo, dobbiamo amalgamarci ma non mancano le soluzioni»
Il Villasimius va avanti in Coppa, Prastaro: «Ma il campionato è un'altra storia, col Taloro inizia il vero test»
Prime due gare ufficiali e prime due vittorie per il Villasimius rinnovato negli uomini (solo Beugre e Loi tra i confermati) e nella guida tecnica anche se per Antonio Prastaro si tratta di un ritorno in gialloblù dopo due anni e la vittoria in Promozione. Ma, come preferisce dire l'ex tecnico della Nuorese, i successi contro il Lanusei, 2-1 al Lixius e 4-2 a Is Casas, rientrano nel «calcio d'agosto» perché a Prastaro «non piacciono molto i 4-2 e i troppi gol. La partita era incanalata in un certa maniera ma ci siamo complicati le cose in quei 5' salvo poi rimediare. Mi è piaciuta di più la gara dell'andata, al ritorno il caldo forse ha condizionato alcune cose. C'è da lavorare, la squadra è nuova e dobbiamo conoscerci meglio ma le soluzioni non mancano anche facendo le rotazioni sui ruoli e dobbiamo amalgamarci».
Domenica è campionato e il Villasimius fa l'esordio in casa del Taloro: «Adesso inizia il vero test, già da domenica siamo in un campo caldissimo e cambia tutto. Il campionato è un'altra storia anche se con la Coppa Italia abbiamo iniziato a fare gare ufficiali e abituarci al clima».
Prastaro non dà la griglia per la vittoria del campionato: «A me non piace dare le favorite sulla carta, le figurine non fanno mai una squadra. Ci sono compagini con buoni nomi, quelle retrocesse sembra siano pronte più di altre ma anche loro hanno cambiato; Vedo un po' tutte che si sono attrezzate, perciò la linea è molto sottile tra lottare per stare nelle zone calde o in quelle un po' più alte. Nel girone d'andata ci sono certe indicazioni date dal fatto che si cerca di giocare di più, da dicembre in poi conteranno i punti e lì bisognerà essere preparati».
Tanti gialloblù sono approdati alla Ferrini di Manunza: «Nicola qui ha fatto molto bene per due anni e i giocatori l'hanno seguito com'è giusto che sia. Noi stiamo aprendo un nuovo ciclo, ristrutturandoci per non cadere in quelle situazioni difficili di classifica e iniziare un percorso che non passa da zero a dieci ma con la costanza di costruire un qualcosa da sviluppare nel tempo. Noi dobbiamo diventare squadra, misurarci con tutti e poi capire dove ci collocheremo».