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La classe "semplice" di Davide Carrus: «Castiadas era la mia prima scelta, club organizzato. Impatto positivo, siamo una bella squadra ma vincere non è mai facile e siamo in tanti a volerlo»
Ha esordito in Coppa Italia: Presto sarò in forma

La classe "semplice" di Davide Carrus: «Castiadas era la mia prima scelta, club organizzato. Impatto positivo, siamo una bella squadra ma vincere non è mai facile e siamo in tanti a volerlo»

Oltre duemila anni fa il poeta romano Ovidio disse: “La semplicità, è cosa rarissima ai nostri tempi”. Perché chiunque può rendere complicato ciò che è semplice e ci vuole un genio per rendere semplice ciò che è complicato. Per il calcio si dice che l'errore più grande che si possa fare è rendere complicate le giocate più semplici. Davide Carrus è l'esempio che la grandezza di un calciatore la si veda nei casi opposti, cioè quando rende facile la giocata più difficile. Il nuovo regista del Castiadasall'esordio nel mondo dilettantistico dopo 430 partite in quasi vent'anni di professionismo, fa vedere negli ultimi 25' della gara di Coppa Italia contro il La Palma quanto sia semplice mandare in porta un compagno di squadra: prima con una apertura a pelo d'erba serve Cordeddu per il cross a Sias, murato dal portiere cagliaritano; poi dalla trequarti difensiva fa passare una palla col contagiri tra i due centrali avversari per lo scatto di Porru che, a tu per tu con l'estremo difensore del La Palma, fallisce il raddoppio.

Davide Carrus ('79), esordio col Castiadas in Coppa ItaliaL'impatto dell'ultimo arrivato in casa Castiadas è stato dunque folgorante, i tifosi sarrabesi già si fregano le mani immaginando cosa potrà combinare il regista classe 1979 con gli attaccanti Sias, Borrotzu, Festa. Il centrocampista di Sinnai doveva andare al Campobasso in serie D, non ha trovato la sistemazione giusta, è rientrato in Sardegna e ha firmato mercoledì sera per il club del patron Cenzo Zaccheddu e del presidente Pierpaolo Piu. Un allenamento al giovedì e i primi minuti in maglia biancoverde nell'anticipo di Coppa Italia vinto 1-0 con tanto di qualificazione ai quarti di finale. Domenica prossima parte il campionato con i sarrabesi di scena a Tergu. «Mi sono trovato abbastanza bene - dice Carrus al termine della gara contro il La Palma - sono un po' in ritardo di condizione perché per mille vicissitudini non mi sono potuto allenare con continuità ma adesso c'è tutto il tempo per mettermi bene in forma». Cresciuto nel Cagliari e fatto esordire in serie B da Giampiero Ventura (attuale ct della Nazionale) nel 1998 quando Muzzi e compagni festeggiavano il ritorno nella massima serie, ha giocato l'ultimo campionato in rossoblù nel 2002-03, in serie B, ancora con Ventura in panchina (34 presenze). Poi ha fatto il giro d'Italia vestendo tante maglie: Ancona, Fiorentina, Bari, Bologna, Empoli e Mantova tra serie A e B, Salernitana, Frosinone, Casertana e, infine, Piacenza in Lega Pro. Ora la scelta di tornare in Sardegna nel massimo campionato regionale. «A 37 anni metto di fronte a tutto la famiglia e il suo benessere - dice Carrus - dopodiché il pallone va in una certa direzione ed è meglio così. La mia prima scelta, rimanendo nel Cagliaritano, era Castiadas, mi ero informato e me ne avevano parlato tutti bene. C'è stata molta disponibilità da parte della società nei miei confronti, ho trovato una grande organizzazione e ora sono contento di poter dare il mio contributo. L'impatto? È stato positivo, i ragazzi sono tutti disponibili e siamo una bella squadra. Mi hanno fatto tutti una buona impressione, dagli under agli over tutti hanno ottime qualità, però ho fatto un solo allenamento e per alcuni sto imparando ancora i nomi». Ritrova invece Deliperi. «Con Simone ho fatto il settore giovanile al Cagliari, è un ottimo portiere e non sto io a dire le sue qualità. Mi fa piacere ritrovarlo, è un bravissimo ragazzo, speriamo di toglierci delle soddisfazioni insieme». Il Castiadas è retrocesso dalla serie D e la società vuole recuperare la categoria perduta. «Vincere un campionato non è mai facile - chiosa Carrus - ci vuole tanta motivazione e molte componenti che devono incastrarsi l'un l'altra. Siamo consapevoli di essere una buona squadra ma come noi ci sono tante altre avversarie che cercano di vincere il campionato, noi daremo il massimo e vedremo alla fine cosa faremo».

 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna