«Società sana e ambiziosa e io ho trasmesso la mia mentalità»
La Decimo 07 fa ritorno in Prima, Melis: «Ogni gara è stata una finale e ne abbiamo vinto 19 di fila»
Il carattere, l'ambizione e la determinazione non gli mancano di certo e anche le vittorie perché, dopo aver portato in Prima categoria con il Pirri e il Città di Selargius, il tris arriva con la Decimo 07. Parliamo di Alberto Melis, classe 1978 originario di Sinnai, giunto in corsa a fine novembre per condurre alla vittoria i bianco-rosso-blu con un filotto di successi consecutivi, ben 19, che hanno permesso di lasciarsi alle spalle il Capoterra, la diretta concorrente e probabilmente l'avversario più forte nella corsa al primo posto per quanto riguarda il girone B.
Dopo il sontuoso 5 a 0 rifilato al San Basilio è scattata la festa per il club decimese: 73 punti, quando mancano ancora gli ultimi 90' prima di chiudere una stagione indimenticabile, miglior difesa in assoluto con appena 17 gol subiti, e secondo miglior attacco con 88 centri. «Abbiamo preparato la sfida contro il San Basilio nello stesso identico modo in cui abbiamo preparato tutte le altre gare - dichiara senza mezzi termini mister Albertino Melis - Io sono arrivato sulla panchina della Decimo 07 a campionato in corso, con la squadra che in quel momento si trovava a -5 dalla prima in classifica; il mio esordio, contro l'Ussana, non è stato proprio positivissimo, considerando che abbiamo rimediato soltanto un pareggio e ci siamo ritrovati con sette lunghezze di distacco dalla prima della classe. Mi sono rimboccato le maniche per cercare di rivoluzionare la mentalità della squadra: per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati, in pieno accordo con la dirigenza, c'era bisogno di fare un passo in avanti sul piano della personalità, del carattere, visto che i ragazzi erano un po' carenti da questo punto di vista».
Il tecnico ritorna sui motivi che l'anno spinto ad accettare la proposta del club decimese.
«I dirigenti volevano assolutamente vincere questo campionato, ci credevano molto e hanno fatto parecchi sacrifici per rinforzare la squadra: c'è stata la cessione di qualche elemento ma, al contempo, l'innesto di diversi giocatori importanti, come Festa e Zucca, tra gli altri. La verità è che ci siamo messi in testa di chiudere la stagione al primo posto, ma senza particolari assilli: questo significa che avremmo accettato serenamente il verdetto del campo, anche se non fosse stato positivo. Per il resto abbiamo affrontato le partite, ogni domenica, come se ci trovassimo a giocare una finale; ci siamo concentrati su di una gara alla volta, un passo alla volta, e credo che il 5 a 0 rifilato al San Basilio sia stato il giusto epilogo».
Domenica scorsa la Decimo 07 ha fornito l'ennesima prestazione di grandissimo spessore.
«Parliamo della classica partita perfetta: in settimana la squadra si è allenata molto bene e sono arrivato al confronto con tutta la rosa a disposizione, dopo aver recuperato due-tre giocatori che erano alle prese con dei piccoli acciacchi. Ci siamo presentati nel pieno delle nostre forze, insomma, con la forma fisica al top e l'atteggiamento che una squadra deve avere se vuole vincere il campionato».
Il successo ai danni del San Basilio ha un sapore dolcissimo, con il girone di ritorno che è stato a dir poco eccellente.
«Da quando sono arrivato, se si esclude il pareggio con l'Ussana, ho conquistato ben 19 vittorie consecutive; credo che sia un record in Sardegna e si capisce bene che non è facile vincere così tante partite di seguito, così come non è assolutamente facile vincere un campionato: serve che tutte le componenti girino nel verso giusto, per incominciare. Per mia grande fortuna ho avuto la possibilità di collaborare con una società sana e ambiziosa: è venuto fuori un bel mix tra il mio carattere e le loro aspettative».
Lasciarsi alle spalle una squadra forte come il Capoterra non è stata un'impresa da poco.
«Meritano un applauso per la stagione che hanno disputato; noi siamo riusciti a rimanere incollati alle loro calcagna per diverse settimane, sino allo scontro diretto, in cui c'è stato il tanto atteso sorpasso da parte nostra. Ma, come ho già detto, per noi ogni partita era una finale: non abbiamo mai cambiato atteggiamento, a prescindere dunque dalla squadra che ci trovavamo di fronte: Capoterra, San Basilio, Gioventù Assemini per noi erano tutte sullo stesso piano e siamo sempre scesi in campo con l'idea di dover conquistare i tre punti ad ogni costo».
Melis ricorda con piacere una vittoria in particolare.
«Quella contro il Capoterra è stata la gara più entusiasmante: abbiamo giocato di fronte al pubblico delle grandi occasioni, e ne approfitto per ringraziare tutti i nostri tifosi per il modo in cui ci hanno supportato per tutta la stagione, sono cose che si vedono raramente anche nel campionato di Serie D, figurarsi in Seconda Categoria. Il giorno il campo era strapieno e i nostri ultràs ci hanno dato la spinta per dare il 110%; credo che la svolta per la nostra stagione sia arrivata proprio grazie a quella vittoria».
Tra le note più liete, spicca senza ombra di dubbio il rendimento dell'attacco, ma il tecnico preferisce dividere i meriti in parti uguali.
«Abbiamo vinto il campionato grazie alla forza del collettivo, ma ci tengo a sottolineare il grande contributo di Matta, che è arrivato a quota 19 centri: parliamo di un ragazzo che io non conoscevo e che ho avuto modo di apprezzare proprio in questi ultimi mesi; ha tanta voglia di migliorare e assieme ai suoi compagni si è sempre allenato a tremila. Ė riuscito ad andare in doppia cifra, mettendo in mostra tutte le sue caratteristiche e non posso che essere felicissimo per lui. Per conquistare la vittoria finale, e questo per me è il terzo campionato vinto in Seconda, è importante subire pochissimi gol, e quando ti trovi con la miglior difesa è molto più semplice raggiungere il risultato; noi in questo senso potevamo contare su un portiere di tutto rispetto come Pisanu e una coppia di centrali difensivi di sicuro affidamento come Denotti e Martini».
Tra Melis e la dirigenza della Decimo 07 è sbocciata un'intesa perfetta.
«A Decimo ho trovato, dopo tanti anni anche alleno, una realtà di primissimo livello: nell'hinterland di Cagliari sono cose che si vedono molto raramente, e dico questo a prescindere da quello che sarà il mio futuro come allenatore. Ho avuto la possibilità di lavorare assieme ad una società sana, bellissima, una vera e propria famiglia: non ci hanno mai fatto mancare niente e nonostante corressimo nel campionato di Seconda Categoria, quando arrivavamo al campo c'erano dieci dirigenti che si mettevano a nostra disposizione per risolvere qualsiasi problema, e tutto questo è andato avanti dal mese di dicembre sino ad oggi».
I piani ho per l'anno prossimo. «Spero di proseguire la mia avventura con la Decimo 07, nel calcio non si può mai sapere come vanno le cose, ma io mi auguro proprio di poter sedere ancora sulla panchina dei bianco-rosso-blu».
La stagione del Decimo 07 si chiude a Sinnai, a casa di mister Melis.
«Cercheremo di vincere anche l'ultima partita, questo è poco ma sicuro, poi vada come deve andare».
Infine le dediche e i ringraziamenti di rito.
«Come mi capita di fare ogni volta che vinco un campionato, ed un po' per scaramanzia, la prima dedica va a mia moglie; per il resto, ringrazio la società e tutta la gente di Decimo che ci è stata vicino: si meritano tanto di poter fare festa per il traguardo che è stato raggiunto».