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Giacomo Coinu, allenatore, Fonni
«Emerson e Tadeu un lusso e fanno crescere i più giovani»

Il Fonni torna in vetta, Coinu: «Col Macomer è andata come ci aspettavamo, con la Lulese sarà tosta»

Tra le otto vittorie conquistate dal Fonni in queste prime dodici uscite, probabilmente l'ultima, ottenuta proprio domenica scorsa, ha il sapore più deciso: i ragazzi terribili allenati da mister Giacomo Coinu, infatti, sono riusciti a battere la capolista Macomer con un sontuoso 4 a 0 finale per il sorpasso ai danni dei giallorossi e, cosa più importante, per il ritorno al primo posto, a quota 27, questa volta in coabitazione con il Supramonte. Nelle ultime sette uscite i biancazzurri hanno vinto sei volte, e fa eccezione il pareggio in casa della Sanverese, confermandosi come una delle squadre più in forma del girone. La prossima sfida, in casa della Lulese, l'ultima di questo 2025, è il classico esame-verità ed il tecnico dei barbaricini si aspetta tante risposte importanti da parte dei suoi, sia sul piano del carattere e della personalità, che su quello del gioco.

«La partita contro il Macomer è andata esattamente come ce l'aspettavamo – dichiara mister CoinuIn settimana ci eravamo preparati bene ed i ragazzi hanno fatto tutto quello che avevo chiesto loro. Sapevamo che i nostri avversari si sarebbero presentati al confronto con qualche assenza importante, dunque ho modificato il nostro sistema di gioco, per cercare di sorprenderli. Ci siamo allenati molto bene ed io credo che questa sia una delle cose importanti, nonostante non avessi a disposizione alcuni elementi, ma ormai è una cosa a cui sto facendo l'abitudine. Ogni domenica devo a fare a meno di 5-6 giocatori, ma i ragazzi che alla fine scendono in campo riescono a non far rimpiangere gli assenti, e questo significa che la società ha allestito davvero un ottimo gruppo. Stanno dando tutti il massimo, forse anche più di quello che potevamo aspettarci, e non posso che essere soddisfatto. Quando non hai a disposizione tutti gli effettivi non è facile riuscire a correre così forte come stiamo facendo noi, in un campionato impegnativo come la Prima Categoria».

Il tecnico poi aggiunge: «Nel corso degli allenamenti che hanno preceduto la sfida al Macomer ho fatto un lavoro specifico con Mocci e Mureddu, sui movimenti che avrebbero dovuto fare, ed il caso ha voluto che siano stati proprio loro due a siglare i gol decisivi per la vittoria».

Domenica è arrivata, di fatto, la sesta vittoria nelle ultime sette uscite.
«Il segreto? La squadra si allena bene e rispetto all'anno scorso sono arrivati due elementi di spicco come Emerson e Tadeu Moro che contribuiscono ad aumentare il nostro tasso di esperienza; parliamo di due giocatori che in passato hanno militato tra i professionisti e sono nel mondo del calcio da tantissimi anni, dunque posso dire che mi stanno dando una grossissima mano, a partire proprio dalle sedute di allenamento; e parlo del ruolo che ricoprono nei confronti dei ragazzi più giovani. Anche dopo che la seduta si è conclusa, loro continuano a stare in campo per perfezionare i dettagli assieme ai compagni: sono cose che non si vedono tutti i giorni».

L'unico neo, almeno per quanto riguarda l'ultimo mese e mezzo, è rappresentato dal pareggio rimediato contro la Sanverese, ma Coinu vede comunque il bicchiere mezzo pieno.
«Ci siamo presentati al confronto con cinque vittorie consecutive alle spalle, ma c'è da dire che la partita si è giocata ad un orario strano, alle 8 di sera, e a noi mancavano sette elementi. In più siamo passati in svantaggio, a causa di un errore che di solito non commettiamo, ma nonostante tutto ci siamo ripresi bene, abbiamo acciuffato il gol del pari e nel finale potevamo addirittura trovare la rete del sorpasso. Ci teniamo strettissimo quel punticino, lo considero in maniera positiva, soprattutto perché è arrivato in trasferta».

La difesa è uno dei fiori all'occhiello del Fonni di quest'anno, con sole sei reti al passivo.
«Ma è tutta la squadra che lavora bene in fase di non possesso, a partire dagli attaccanti, che sono i primi a dare una mano in questo senso. Per il resto, cerchiamo di concentrarci e di preparare una partita alla volta, in base alle caratteristiche degli avversari che ci troviamo di fronte: per prima cosa pensiamo a limitare le loro giocate, le loro occasioni, e devo dire che quando ci chiudiamo diventiamo una squadra molto difficile da affrontare. Non so, forse è anche una questione di fortuna, ma i numeri parlano chiaro: stiamo subendo davvero poco e va benissimo così».

Anche in avanti le cose non stanno andando affatto male: il Fonni ha realizzato, almeno sino ad ora, 26 gol, che sono tre in meno rispetto a quanto fatto dal Supramonte, che vanta l'attacco più prolifico del torneo.
«Sono soddisfatto, anche perché bisogna considerare che da un mese ci manca Sorighe, che stava segnando con più continuità. Tra gli attaccanti, l'unico che sino ad ora è sempre stato presente è Tadeu Moro, mentre Puddu ha rimediato una brutta frattura, ed anche lui è uno dei giocatori che, nei miei piani, aveva il posto da titolare, almeno all'inizio. Sorighe invece è alle prese con una distorsione, ma sta riprendendo a lavorare con il resto del gruppo, quindi sono fiducioso di averlo presto a disposizione al 100%. In più ci manca anche Bruno Goulart che è uno degli elementi più forti che abbiamo in rosa, senza togliere niente agli altri, ovviamente. Ora stiamo giocando con Mureddu, un classe 2005 che sembrava un po' acerbo ed invece domenica scorsa è risultato decisivo con una doppietta, senza contare che era già andato a segno anche contro la Corrasi; anche Giovanni Nonne, un classe 2007, ha realizzato un bellissimo gol, e lo stesso si può dire per Alessandro Sesto, un classe 2008. Mi posso ritenere più che soddisfatto: nonostante le assenze i ragazzi stanno rispondendo molto bene».

Il lavoro da sempre i suoi frutti: il Fonni può godersi, con merito, la prima posizione in classifica.
«Onestamente, dopo una campagna acquisti piuttosto importante, con gli ingaggi di Emerson e Tadeu su tutti, puntiamo a ritagliarci il nostro spazio. Allo stesso tempo, la società ha espresso la chiara intenzione di far crescere al meglio i ragazzi che abbiamo in rosa, e parlo dei giovani ma anche dei meno giovani: sono convinto, infatti, che un giocatore possa migliorare anche a 35 anni. Al momento in organico ci sono quindici-sedici ragazzi nati tra il 2002 e il 2009 e stanno capendo che se lavori bene durante la settimana, la domenica, in campo, riesci a toglierti tante soddisfazioni».

Il tecnico ora si concentra sulla prossima sfida, in casa della Lulese.
«Ci aspetta una partita davvero molto molto tosta; conosco il valore dei giocatori che fanno parte della Lulese, molto validi sia sul piano tecnico ma, soprattutto, sul piano del carattere; loro stanno puntando forte sullo stesso gruppo da anni e credo che siano una formazione molto compatta: ho avuto modo di vederli giocare ad Orgosolo e mi hanno fatto un'ottima impressione, considerando che il giorno avevano qualche assenza importante, ma sono riusciti a sfornare un'ottima prestazione, soprattutto in fase di contenimento. Parliamo sicuramente di una bella squadra, guidata da un allenatore che conosce bene questa categoria. Per noi non sarà facile conquistare il bottino pieno, ma ovviamente ci proveremo con tutte le nostre forze».

 

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2025/2026
Tags:
Prima Categoria
Girone C