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La Ferrini va già bene così, il presidente Caddeo: «Stagione eccezionale, Giordano confermatissimo e terremo il gruppo valorizzando altri giovani. Ripetersi sarà difficile, non saremo più una sorpresa»
«Gioco organizzato? Merito del lavoro del tecnico»

La Ferrini va già bene così, il presidente Caddeo: «Stagione eccezionale, Giordano confermatissimo e terremo il gruppo valorizzando altri giovani. Ripetersi sarà difficile, non saremo più una sorpresa»

Nono posto al primo anno di Eccellenza, mai invischiato nella lotta salvezza e due terzi di stagione a stazionare nei quartieri alti. Il primo anno della Ferrini Cagliari nel massimo campionato regionale è andato a gonfie vele, la squadra guidata da Franco Giordano è stata la rivelazione assoluta della prima parte del torneo chiusa al quarto posto con 26 punti e una prestigiosa vittoria ai danni della capolista Atletico Uri poco prima di Natale. Il 2016 ha portato dieci punti in meno in classifica spiegabili col fatto che un reparto come la difesa ha patito tante assenze e tutte concentrate nella prima parte del girone di ritorno: a fine dicembre c'è stata la partenza di Marco Spano (in Australia per ragioni di lavoro), poi l'infortunio di Carlo Diana (contro il Tonara), l'altro esperto della retroguardia quando era ancora fuori il capitano Alessandro Bonu, centrocampista che diventava il primo ad arretrare per tamponare l'emergenza. Perciò si è fatto ricorso ad un '98 bravo come Nicola Argiolas, poi fermato anche lui da un infortunio, e quasi sempre a Massimiliano Ledda che non ha fatto sentire la mancanza dei suoi più quotati compagni. Il rallentamento finale, con i tre pareggi (Latte Dolce, Castelsardo e Calangianus) incastrati nelle sei gare tra la vittoria col Porto Corallo e quella col Taloro non cambiano il giudizio sui biancorossoblù che si sono distinti per organizzazione di gioco, disciplina tattica e compattezza di gruppo. 

Il presidente Pietro Caddeo e il tecnico Franco GiordanoDi conseguenza è arrivata la prima conferma per la prossima stagione, cioè quella del tecnico Franco Giordano. «Per noi non c'era nessun dubbio - afferma con voce ferma il presidente Pietro Caddeo - volevamo la sua conferma e aspettavamo solo la sua volontà per guidare la Ferrini anche l'anno prossimo, d'altronde la nostra forza è stata quella di essere organizzati in campo e questo è un merito che va dato all'allenatore e al lavoro che fa in tutta la stagione».

 

Il passo successivo è quello di confermare in blocco il gruppo?

«Assolutamente sì, abbiamo già iniziato gli incontri a cominciare da quello con il nostro bomber Fabio Argiolas, c'è la ferma volontà di tenere tutti come i vari Dessì, Bonu, Diana, Ledda, D'Agostino, il portiere Puddu e crediamo molto nel '98 Tronci che ha giocato diverse volte in campionato e Coppa Italia. Punteremo ancora sui nostri giovani che si sono ben comportati al primo anno di Eccellenza e dovremo esser bravi a sostituire alcuni elementi che sono andati via come Marco Spano e Andrea Caddeo che per motivi professionali sono pariti in Australia e Svezia, e il '96 Lorenzo Giuliani che per l'Erasmus studierà fuori dall'Italia»

Andrete sul mercato per?

«Per cercare un difensore e stare ben attenti a valutare se capita l'occasione del momento. Di sicuro inseriremo qualche altro ragazzo valido proveniente dalle squadre del settore giovanile che è stato protagonsita in tutte le categorie»

Come definire la stagione della Ferrini

«Direi eccezionale perché eravamo molto preoccupati nell'affrontare un campionato mai fatto nella nostra storia, quando non conosci un qualcosa è normale che ti preoccupi. È stata un'avventura entusiasmente con l'obiettivo salvezza raggiunto con largo anticipo, abbiamo raggiunto la semifinale di Coppa Italia e siamo stati bravi con la crescita continua dei giovani del nostro settore giovanile. Ma il passato è passato e pensiamo subito al futuro»

Che futuro sarà?

«Andremo incontro ad un anno più difficile rispetto al precedente, perché eravamo una sorpresa e avevamo le motivazioni a mille coi i ragazzi che arrivavano da un campionato vinto. Adesso dovremo essere bravi innanzitutto a non sbagliare nessun inserimento, quei pochi ritocchi che ci servono dovranno essere giusti perché se sbagliamo ci metteremo nei guai»

Qual è stata la gara che ricordate con particolare piacere?

«La partita in casa del Latte Dolce, all'ottava giornata, mi ha fatto capire che eravamo una squadra organizzata e quadrata, abbiamo pareggiato 0-0 non concedendo niente ad un avversario fortissimo che sul proprio campo ha lasciato le briciole agli altri, lì abbiamo dimostrato di essere tosti. È vero che siamo andati a vincere a San Teodoro che in stagione ha perso in casa solo con Latte Dolce e Valledoria ma quando tu vai a giocare contro la squadra più forte del campionato e non concedi niente allora capisci che la squadra sa il fatto suo»

È stato un peccato il rallentamento del girone di ritorno che vi ha fatto perdere qualche posizione in classifica 

«Ci avrebbe fatto piacere continuare ai ritmi dell'andata ma uno dei motivi principali che non ci ha permesso di ripeterci e che le avversarie avevano imparato a conoscerci, non eravamo più una sorpresa e ci affrontavano con un timore che prima non avevano. Poi non va sottovalutato che con la mancanza di Bonu, Spano e Diana eravamo messi male in difesa, vista la nostra bella classifica non siamo intevenuti sul mercato preferendo la valorizzazione di qualche ragazzo nostro, come ad esempio Nicola Argiolas che a metà ritorno è stato fuori per diverse giornate»

Altri giovani in rampa di lancio?

«Noi siamo contenti che si siano potuti mettere in evidenza i '96 Gianluca Podda, Lorenzo Giuliani, Francesco Sculco, i '97 Claudio Fiori, Nicola Sitzia, Gianluca Mainas e i '98 Nicola Argiolas, Matteo Argiolas, Andrea Tronci, valuteremo l'inserimento di altri giovani di nostra proprietà alcuni dei quali stanno già lavorando in palestra, per fare quelle cose che non potranno fare durante l'anno»

Qualche richiesta per i vostri gioiellini?

«C'è stato qualche interessamento ma ancora niente di concreto. Nel momento in cui un nostro giovane sarà richiesto da una società professionistica lo accompagneremo noi, non si può proibire ad un ragazzo di potersi giocare una chance importante per la carriera»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna