Tanti gol nel recupero, Congiu: «Li abbiamo portati nella "NOSTRA ZONA"»
Lanusei, contro l'Avellino prova ad andare ancora "oltre", Ladu: «Davide contro Golia, col sorriso e cattiveria ci proveremo»
Sulla carta non ci sarebbe storia: l'Avellino arriva da 10 vittorie di fila, ha fatto 49 punti nel girone di ritorno con una media stratosferica di 2,6 punti a gara; il Lanusei ha perso un vantaggio di 7 punti nelle ultime 5 giornate in cui ha pareggiato due volte (Vis Artena e Budoni), perso una (Trastevere) e vinte due di misura (Ostiamare e Lupa Roma). Lo spareggio per la serie C si gioca a Rieti e ci sarà un seguito che evidenzia le sproporzioni delle due contendenti: al club irpino la Lnd ha concesso dapprima 3000 biglietti per la Tribuna Vallesanta, subito polverizzati in meno di due ore, ai quali ne sono stati aggiunti altri 1000 della Curva Fioravanti che è agibile a differenza della Curva Nord. Per il club ogliastrino ci sono 500 tagliandi della Tribuna Terminillo che ha una capienza effettiva di 5000 posti a sedere ma attualmente è agibile solo per uno spicchio di settore.
E non ci sarebbe storia anche per la condizione mentale di chi rimonta, ben diversa da quella del rimontato. Ma se è vero che il Lanusei dell'ultimo mese ha anche accusato un normale peso inconscio che si trascinava dietro per la grande impresa che stava compiendo, è altrettanto vero che non ha mai perso aderenza alla realtà delle cose che il capitano Pietro Ladu, 11 gol in campionato, ha ben sintetizzato nei minuti successivi alla vittoria contro la Lupa Roma che sanciva lo spareggio: «Una comunità piccola contro chi ha vissuto il calcio vero. Che orgoglio: Davide contro Golia. Noi con il sorriso e con la cattiveria ci proveremo».
Lo stesso tecnico Aldo Gardini, nel dopo-gara della sfida col Budoni riacciuffata all'ultimo secondo dei minuti di recupero, aveva ricordato: «Siamo a pari punti con l'Avellino che, se vince il campionato, ha fatto il suo dovere mentre il Lanusei farebbe una cosa stratosferica. Non abbiamo più pressioni adesso, l'Avellino ci ha raggiunto e ha più da perdere di noi». L'Avellino sta dove doveva stare quando l'estate scorsa è stato escluso dalla serie B ed inserito nel girone G, il Lanusei è l'intruso, l'imbucato alla festa-promozione.
Il difensore Andrea Congiu, 4 gol in campionato, spesso attaccante aggiunto quando il Lanusei ha vinto le gare oltre il 90', riavvolge il nastro del campionato: «La gente ha forse la memoria troppo corta e pensa solo al vantaggio che avevamo, ma non si ricorda che siamo partiti per raggiungere una salvezza tranquilla, che l'anno scorso ci si era salvati al playout e che siamo la seconda squadra più giovane del girone. Abbiamo sbaragliato la concorrenza, siamo arrivati davanti a squadre con blasone e obiettivi ben diversi e ora ci giochiamo uno spareggio contro una nobile decaduta, che ci è stata dietro tutto l'anno. Comunque andrà a finire di noi si dirà che siamo arrivati primi. Non succede (perché non succede) però occhio ora, perché vi abbiamo portato nella "NOSTRA ZONA"».
La gara di Rieti è oltre il 90' del campionato, il Lanusei in quell'oltre ha sempre trovato spunti decisivi per cavalcare il sogno. Domenica scorsa contro la Lupa Roma si è regalato lo spareggio al 94' con la rete del 2-1 di Mattia Floris, la settimana precedente allo stesso minuto Alessio Chiumarulo aveva riacciuffato il Budoni (2-2) e la vetta che sembrava passata nelle mani dell'Avellino. A Castiadas il sinistro di Pietro Ladu ha deciso il derby (1-2) ancora al 94', nello scontro diretto di Sassari contro il Latte Dolce il gol-vittoria (1-2) di Gabriele Bernardotto è arrivato al 90', la gara prima Federico Bonu aveva piegato la resistenza della Flaminia al 92' con la rete del 3-2. Col Ladispoli successe di tutto perché dopo il 2-1 su rigore di Ladu, al 93' Cosimo La Gorga ha parato il penalty a Cardella del possibile 2-2. Sei gare decise all'overtime nel solo girone di ritorno in cui la squadra di Gardini ha comunque conquistato 42 punti, uno in più dell'andata. Comunque vada sarà un successo, comunque vada è già stata fatta la storia con il Lanusei al primo posto ed una media-punti di 2,184, superiore ad altre vincitrici sarde in serie D, da quando c'è la regola dei tre punti, come l'Arzachena (2,176) nel 2016-17, la Torres (2,00) nel 2012-13, la Villacidrese (1,970) nel 2008-09, il Tempio (1,911) nel 2006-07, l'Olbia (2,029) nel 2001-02, ed inferiore solo alla Nuorese (2,205) che trionfò nel 2005-06.