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Lanusei, il tecnico Loi è polemico: «Il Carbonia ha preparato una guerra, non una partita di calcio»
«Non ho mai visto un ambiente simile»

Lanusei, il tecnico Loi è polemico: «Il Carbonia ha preparato una guerra, non una partita di calcio»

Dopo sedici risultati utili consecutivi in campionato, si ferma la corsa del Lanusei. A far tornare sulla terra gli ogliastrini ci ha pensato il Carbonia, che con una splendida punizione di Trogu ha regalato la vittoria alla compagine mineraria. Con questa sconfitta la squadra di Francesco Loi mantiene la vetta della classifica, ma il distacco con il Siliqua, seconda della classe, sono passati da otto a cinque punti. Nel prossimo turno i rosso-verdi se la vedranno contro l’Arbus di Nicola Agus, che domenica si è imposta per 2 a 0 sulla Kosmoto Monastir.

Siete usciti dalla gara dello “Zoboli” contro il Carbonia sconfitti sorprendentemente, una battuta d'arresto che vi è costata anche la fine dell'imbattibilità, dopo sedici risultati utili consecutivi in campionato: cos'è andato storto?
«La sconfitta non piace a nessuno, ma ci può stare e mi dispiace aver perso contro una squadra ampiamente alla nostra portata. La partita si è svolta in un contesto climatico e ambientale abbastanza particolare, loro più che una gara hanno preparato una guerra e noi non ci siamo calati nella parte abbastanza in fretta».

 

Le sconfitte sono comunque importanti per migliorare.
«Da domenica dovremo imparare tanto, sia per quanto riguarda il calcio giocato, che per quanto riguarda il modo di comportarsi fuori dal campo. Non mi era mai capitato di dover entrare in campo dagli spogliatoi passando in mezzo al pubblico avversario, e tanto meno di essere spinto giù da una scala dal presidente della squadra avversaria. Riguardo alle cose successe domenica fuori dal campo, tengo a precisare e sottolineare, che se il Carbonia è la delusione del campionato, non è di certo colpa mia e tanto meno del Lanusei Calcio».

 

Per la prima volta in campionato non siete riusciti ad andare a rete.
«E’ vero, non abbiamo fatto goal, ma ci siamo andati molto vicini in almeno quattro occasioni nella ripresa e anche una nel primo tempo, è stata solo questione di centimetri».

 

Contro il Carbonia avevate un’assenza importante come quella di Bergese: si è sentita la mancanza di un punto di riferimento in mezzo al campo?
«L’assenza di un giocatore, anche se del calibro e d’importanza come Hugo, non può essere una giustificazione plausibile per motivare una sconfitta o una prestazione opaca della squadra».

 

Il Siliqua si ha accorciato le distanze dalla vetta, ed ora è a meno cinque punti da voi: siete preoccupati di questo avvicinamento o vi sentite comunque tranquilli con questo vantaggio?
«Il campionato è apertissimo e tutto da giocare. Mancano ancora dodici gare alla fine, e tutti dovremo sudare per arrivare in vetta alla classifica».

 

Il prossimo impegno sarà contro l’Arbus, squadra che ha battuto il Pula, Kosmoto Monastir ed ha sfiorato il colpaccio con il Tortolì.
«L’Arbus è un’ottima squadra, e sarà senza dubbio una partita molto difficile come tutte quelle che mancano da qui sino alla conclusione del torneo».

 

In contemporanea con il vostro match, si disputerà uno scontro diretto come quello tra il Siliqua e il Tortolì: spera nel pareggio?
«Domenica s’incontreranno due squadra molto forti, che nel mese di Dicembre si sono anche rinforzate. Sinceramente, per ovi motivi, spero che il Tortolì porti a casa i tre punti».

 

Pietro Piga

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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