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Marco Atzeni, attaccante, Arborea
La San Marco non sbaglia in casa, beffa all'ultimo per il La Palma; sorride il Carbonia

L'Arbus si aggrappa a Falciani, batte il Quartu 2000 e vola in testa; solo un punto per il Carloforte ad Arborea, il Sant'Elena prende a pallate il Gonnos con Mulas

Con la gara di Coppa sulle gambe e la grande amarezza per l'infortunio rimediato da Umberto Festa in settimana, l'Arbus si presenta in casa del Quartu 2000 per una delle domeniche più complicate dall'inizio della stagione ma riesce, con una prova caparbia soprattutto sul piano del carattere, a strappare l'intero bottino in palio: tre punti pesantissimi, alla luce anche del pari esterno del Carloforte che non va oltre il 2 a 2 ad Arborea e perde dunque il passo nei confronti dei granata di mister Agus che schizzano così in vetta, in solitaria, a quota nove.
Tabarchini agganciati al secondo posto dunque dal Sant'Elena, corsaro a Gonnosfanadiga con un sontuoso 5 a 0, e San Marco, che non sbaglia nell'impegno interno contro il Seulo di Floris e continua brillantemente nel proprio cammino, facendo registrare al contempo progressi importanti.
In coda spicca il successo per 4 a 1 del Bari Sardo, che regala un altro pomeriggio nero ai cagliaritani del Vecchio Borgo Sant'Elia mentre rialza la testa il Carbonia, grazie al 3 a 1 rifilato di fronte al proprio pubblico all'Andromeda.

Domenica ricchissima di indicazioni per la capolista Arbus che in uno dei momenti più delicati dall'inizio della stagione sforna la prestazione perfetta sul piano della cattiveria agonistica: come dire che i veri calciatori si vedono nel momento del bisogno e delle difficoltà, e in questo senso mister Agus può dormire sogni tranquilli e godersi un successo arrivato in extremis, ma su di un campo difficilissimo, e contro un avversario che è riuscito nella piccola grande impresa di rimanere incollato alla partita sino all'ultimo minuto, ma per i quartesi non è bastato: perchè a fare la differenza è stata l'enorme esperienza di un giocatore come Falciani, che ha messo la firma indelebile su una vittoria che potrebbe risultare pesante poi per i conti di fine anno. Il Quartu 2000 esce dal confronto con qualche rimpianto di troppo, quando stava assaporando il sapore dolce del primo punto in stagione, appuntamento da rimandare ancora di almeno altri sei giorni.
Sin dai primi minuti gli ospiti fanno capire le loro intenzioni agli avversari: scambi veloci, tanta corsa e incisività in avanti, ma a passare per primo è proprio il Quartu 2000 con Sanna che al 15' fulmina Toro su invito dalla fascia di Melis. L'Arbus non ci sta e preme sull'acceleratore, ma la difesa locale tiene bene e gestisce la pressione, almeno sino al 43', quando da un'iniziativa di Falciani nasce l'occasione buona per Flumini che con un tocco di fino beffa Mainas. Nella ripresa il Quartu cerca di difendere il risultato con le unghie e con i denti, l'Arbus, dal canto suo, non è lucido in fase di finalizzazione, ma la pressione dei granata cresce esponenzialmente con il passare dei minuti. Ci prova Flumini, bello il suo duello con il pacchetto arretrato avversario che riesce a neutralizzarlo piuttosto bene, ma a prendersi gli applausi è Falciani, che si avventa sulla punizione battuta da Rais e la trasforma nel gol da tre punti che proietta in paradiso i suoi.

Nel duello a distanza per il primo posto, rallenta la sua corsa il fortissimo Carloforte, che si deve accontentare di un punticino dall'ostica trasferta in casa dell'Arborea di Firinu: la matricola cresce a vista d'occhio sul piano del gioco e della personalità ma a mancare sono ancora i punti, solo due quelli messi in cascina nei primi 180', ma la sensazione è che se i giallo-blu continueranno su questa strada non tarderanno a risalire la china. Avviso alle sfidanti: la gara di ieri tra l'altro ha confermato che al “G. Neri” sarà difficile passare. La sfida ha visto i padroni di casa andare in vantaggio per ben due volte ma il Carloforte ha saputo replicare colpo su colpo, nonostante le difficoltà legate all'impegno. A partire meglio sono sicuramente i padroni di casa che cercano di fare la partita sin dalle prime battute: Peddoni ha il piede caldissimo, va addirittura in gol ma l'arbitro annulla tutto per fuori gioco; la manovra dei giallo-blu cresce di intensità, aumenta così il numero delle palle gol: Lasi ci prova dalla distanza ma il suo tiro cross scheggia la parte alta della traversa, la palla termina dalle parti di Paolo Atzeni che però non inquadra il bersaglio da ottima posizione. Il Carloforte, che in precedenza si era fatto vedere dalle parti di Carta con una punizione battuta da Medda, non riesce ad esprimerti con la sua solita tonicità e finisce sotto al 22': azione fantastica della banda allenata da Firinu con Peddoni che trova Paolo Atzeni, appoggio per Marco Atzeni (nella foto) che da pochi passi non può sbagliare e insacca per il vantaggio.
Il Carloforte però non demorde e in meno di dieci minuti confeziona il pari: la difesa dell'Arborea ferma con le cattive il solito, incontenibile Lazzaro, Curreli si incarica della trasformazione della punizione che come spesso capita si tramuta in gol, con Carta battuto.
Nella ripresa però, l'Arborea parte decisamente con il botto: fuga di Marco Atzeni, innescato da Peddoni, Recano tenta invano di contenere la volata dell'avversario, che entra in area e scarica alle spalle di Grosso un diagonale imprendibile. Forte del nuovo vantaggio l'Arborea cerca di limitare le offensive degli ospiti e allo stesso tempo il gol che chiuderebbe definitivamente la contesa, ma il Carloforte rimane incollato alla sfida e butta il cuore oltre l'ostacolo, affidandosi ai suoi talenti migliori: ci prova Lazzato, poi è il turno di Sanna, ma il muro dei padroni di casa regge. A dieci dalla fine però, l'Arborea si fa cogliere impreparata e regala sul piatto d'argento un calcio di rigore al Carloforte, per una sfortunatissima incomprensione tra i suoi difensori: dal dischetto Corona non sbaglia e firma il definitivo 2 a 2. All'Arborea non resta che la forza dell'orgoglio, ma non basta.

Tra le cinque vittorie di giornata, spicca senza dubbio il nettissimo 5 a 0 rifilato dal Sant'Elena di Piras al Gonnosfanadiga, un successo sontuoso per gli ospiti che mettono le ali alla propria classifica e volano così al secondo posto per un avvio di stagione decisamente entusiasmante, e dalla trasferta di ieri non sono arrivate che conferme. La partita si mette in discesa per Periznozzi e soci già al 20', quando Mulas trasforma un calcio di rigore. Lo stesso Mulas conferma di avere il piede caldissimo in occasione del raddoppio, che arriva appena due minuti più tardi. La reazione del Gonnos rimane bloccata sul piano delle intenzioni, così ad inizio ripresa il Sant'Elena passa ancora: ci pensa Mboup ad arrotondare ulteriormente il punteggio, per il pomeriggio da incubo di Petucco.
Per i padroni di casa piove sul bagnato con Piras che si fa espellere dal direttore di gara e concede agli avversari l'ennesimo calcio di rigore: questa volta dal dischetto va Perinozzi che non sbaglia. La domenica magica del Sant'Elena viene chiusa da Motzo, che beffa Petucco con una conclusione dalla distanza.

Seconda vittoria stagionale per la San Marco Assemini che in casa non sbaglia un colpo e dopo il 2 a 1 rifilato all'esordio all'Andromeda ha la meglio del forte e ostico Seulo con un netto 3 a 0: un successo importante, che vale per il secondo posto in classifica ma che rinnova le ambizioni d'alta quota dei rosso-blu, apparsi in forma, tonici e confermati. Il Seulo si affida alla rapidità e al grande talento dei suoi interpreti di spicco, Boi su tutti: la prima occasione del match è proprio per gli ospiti, con Tocco che chiama in causa Muccione direttamente su calcio di punizione, ma l'estremo difensore locale è attentissimo e si salva anche grazie all'aiuto della traversa. La San Marco, scampato il pericolo, si riorganizza e sblocca il punteggio: perla di Fanni, su corner di Pilleri, che spara in porta una staffilata di rata potenza sulla quale Pili non può nulla. La San Marco spinge ancora: bella combinazione sull'asse Meloni – Fanni, palla a Mura che però non trova la strada del gol. Il Seulo reagisce immediatamente, ma Murgia prima e Tocco poi non sono fortunati al momento della conclusione. Nella ripresa la San Marco scende in campo con il chiaro intento di chiudere il match: ci prova ancora lo scatenatissimo Fanni, che crea lo scompiglio in area di rigore avversaria ma non trova la gioia del gol; va decisamente molto meglio a Meloni, che raddoppia grazie ad un tiro cross velenosissimo. Partita in discesa per i padroni di casa, che non barcollano nemmeno dopo l'espulsione di Barry Alseni, con i ragazzi di Ledda che creano le azioni più pericolose: ci prova Mura, ma senza successo. Al 21', Meloni, ancora lui, aumenta il distacco e mette in freezer il match con un rasoterra che sorprende Pili.

Pari e patta, 1 a 1 il risultato finale, nel match tra il Selargius ed il La Palma, con i padroni di casa allenati da mister Maricca che si salvano soltanto all'ultimo una partita che ormai sembrava irrimediabilmente compromessa: i selargini mantengono dunque l'imbattibilità e salgono a quota 3.
Partita subito in salita per i granata che dopo 15' sono costretti già a inseguire: Sitzia dal limite lascia partire una conclusione a giro che non lascia scampo a Dessalvi. Il vantaggio galvanizza gli ospiti, con i ragazzi di Madau che continuano a pressare e confezionano un altra palla gol con Sitzia e Siddu, ma la mira di quest'ultimo non è delle migliori. Timida la replica del Selargius, con il La Palma che va al riposo in vantaggio. Nella ripresa gli ospiti si difendono bene e cercano di pungere con rapide ripartenze: occasionissima per Siddu, ma la fortuna non è dalla sua parte quando colpisce clamorosamente per due volte il palo. La partita si infiamma, ne fanno le spese Aresu e Cocco; sul fronte delle occasioni, da registrare la traversa colpita da De Vita direttamente da piazzato. Al 37', l'episodio forse decisivo per il match del La Palma: Zucca conquista un calcio di rigore, lo stesso si presenta dal dischetto ma calibra male la battuta e spedisce a lato. Il Selargius è ancora in corsa ma non riesce a mettere ordine alle proprie iniziative: il finale è, di conseguenza, concitatissimo; ci pensa Elias, a tempo quasi scaduto, a regalare il gol ai suoi con una zampata al volo tra il traffico dell'aria di rigore.
Termina con lo stesso punteggio il confronto tra Idolo e Siliqua: le due squadre danno vita ad un confronto tirato e piacevole, impreziosito dalle giocate dei grandi talenti in campo che animano il match. Alla fine dei giochi, rimane un pizzico di rammarico per gli arzanesi, che avrebbero voluto raccogliere qualcosa in più, ma per quanto fatto vedere dalle due squadre il verdetto del campo è giusto. Dopo una prima frazione decisamente interessante, con Meloni che ci prova per gli ospiti e Frau e Seoni dall'altra, quest'ultimo fermato in off-side nell'azione che poteva valere per il vantaggio. I gol arrivano tutti nella ripresa: dopo 15' bomber Cacciuto porta in avanti i suoi sfruttando al massimo una falla nel sistema difensivo avversario, tra le proteste dei padroni di casa per un presunto tocco di mano. Alla mezz'ora però, l'Idolo perviene al pareggio: incursione di Pistis, che conquista un interessante calcio di punizione; sulla sfera si porta Giolitti che trasforma in maniera impeccabile e regala il pari ai suoi. Allo scadere succede di tutto: il Siliqua nuovamente vicino al vantaggio con Cacciuto, ma Salis compie un intervento da campione e chiude la porta al forte attaccante avversario; nel finale arrembaggio di Pistis ma senza esiti.

Arriva la prima vittoria stagionale per il Carbonia di mister Andrea Marongiu che dopo l'ottima prestazione in Coppa Italia al cospetto dell'Arbus si ripete in casa nel match con l'Andromeda, che esce sconfitta con un netto 3 a 1. Il Carbonia sviluppa la propria manovra soprattutto sulle fasce, ma a mancare è la deviazione decisiva; l'Andromeda dal canto suo non sta a guardare, mette in ansia Bove, che si salva anche grazie all'aiuto del pari, e passa in vantaggio con il tocco sotto misura di Granitzio. Il Carbonia non può più tentennare: la reazione passa per l'occasione che capita a Loi, ma la sua conclusione è facile preda per Cardia. Il gol del pari è nell'aria e si materializza alla mezz'ora: azione devastante di Foddi sulla fascia destra, finta di Lintas a smarcare Concas che controlla e trafigge il portiere avversario. Nella ripresa, pronti via e ancora Foddi, tra i migliori, sigla il sorpasso con una rasoiata chirurgica dal limite. L'Andromeda prova a tenere vivo il match, ma a cinque dal triplice fischio Cosa chiude tutto siglando il suo primo centro in stagione.

In coda, brilla la stella del Bari Sardo, che si presenta sul campo del Sant'Elia e fa la voce grossa, con il 4 a 1 finale che è un toccasana per mister Cannas e i suoi ragazzi; per i cagliaritani invece suona l'allarme rosso soprattutto per una difesa che ha già incassato 11 gol in appena 180'.
Il Bari Sardo parte a razzo e passa in vantaggio con Mayamba, di Puddu il momentaneo pareggio dei locali, che arriva grazie ad una bellissima conclusione di prima intenzione. Il risultato rimane inchiodato sino alla ripresa, quando Ferreli sigla il nuovo sorpasso, capitalizzano a proprio vantaggio un'azione confusa in area di rigore avversaria; il 3 a 1 porta la firma, ancora, doppietta per lui, per Mayamba. Poi spetta a Murru rispedire al mittente il tentativo di Floris. La partita regala altre emozioni: al 70' Mameli perde il duello, dagli undici metri, con Berosi; i cagliaritani tentano il tutto per tutto per rimettere in piedi la gara con Feboli e Pibiri, ma la gioia è tutta degli ospiti, che nel finale chiudono tutto con Todde, bravo a capitalizzare una bella ripartenza.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A