Clamorosa rimonta del Monastir a Calangianus
Latte Dolce e Budoni vincono e rispondono all'Ossese, pari in rimonta per Taloro e San Teodoro
L'Ossese chiama e la coppia Latte Dolce-Budoni risponde. Sabato i bianconeri di Loriga seppelliscono con 7 reti il Li Punti e si avvicinano alla vetta, domenica il duo di testa si riallontana con vittorie differenti, i sassaresi in rimonta contro l'Iglesias e i galluresi di misura contro il Lanusei. E si ricrea anche un buco sul resto della classifica perché Taloro e San Teodoro sono costrette al pari da Tharros e Carbonia, pareggiano nello scontro diretto anche Bosa e Ghilarza ed evita la sconfitta a Nuoro anche la Villacidrese. Nella parte bassa della classifica, dopo lo 0-0 di sabato tra Arbus e Sant'Elena, fa rumore la clamorosa vittoria in rimonta del Monastir a Calangianus dal 2-0 al 2-3. Ha riposato la Ferrini che mantiene il +5 sulla zona playout.
Il Latte Dolce la vince alla lunga. L’Iglesias, parzialmente rinnovatosi con l'inizio del mercato, si porta in vantaggio con il nuovo arrivato Kukovec, attaccante sloveno ex Primavera della Fiorentina, che sfrutta l'assist di Kovadio e batte Congiunti. La squadra di Giorico spreca l'occasione del pari con il giovane Piredda, fermato al momento del tiro, e lo agguanta prima del riposo con lo stesso centrocampista osilese, su assist di Marcangeli, realizzando la prima rete in prima squadra. Nella ripresa minerari pericolosi con Fanni, ma para Congiunti, e poi vanno a segno con Porcu ma il gol viene annullato per un tocco di mano del difensore. Il gol vero lo segnano i sassaresi dopo l'ingresso di Celin, determinante nel fare la sponda per Scognamillo che non lascia scampo a Bigotti. E sempre il brasiliano va a chiudere i conti nel finale padroni su assist di Piga.
Il Budoni tiene il passo ma deve impiegare due terzi di gara per stroncare un Lanusei pimpante e pericoloso in diverse occasioni. Ancora decisivo il bomber Meloni che, dopo la doppietta in Coppa contro il Latte Dolce determinante per l'ingresso in finale, decide anche la gara di campionato a 15' dal novantesimo. Ogliastrini in palla sin dai primi minuti, con Mainardi (di testa) che non centra lo specchio di porta, poi Faustico si oppone a Carboni e si ripete anche sul tentativo di Mainardi di sorprenderlo fuori dai pali. I padroni di casa vengono fuori nella ripresa e ci mettono la zampata da tre punti con la testa di Meloni sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Poi la squadra di Cerbone fa vedere di essere la miglior difesa del campionato (12 gol al passivo) e blinda la settima vittoria interna su sette gare giocate.
E così all'Ossese la speranza di poter recuperare qualcosa dalla vetta resta racchiusa nella giornata di sabato quando i bianconeri sono stati debordanti contro il Li Punti segnando 7 gol dopo che a Monastir le polveri erano rimaste bagnate. I gol di Sechi e Zinellu nei primi 5' chiudono già la contesa e nemmeno l'espulsione di Chelo al 24' ferma la squadra di Loriga con Demartis autore di una doppietta a cavallo dell'intervallo. Ubertazzi fa cinquina quando non sono passati nemmeno dieci minuti della ripresa. Nel finale i gol arrivano dai subentranti Canu ed Erbì coi biancocelesti letteralmente schiantati. Il tecnico Salis, dopo il 7-0, si fa da parte ma la società respinge le dimissioni rinnovandogli la fiducia (leggi qui).
Si ferma a tre la striscia di successi del Taloro che non va oltre il pari contro la Tharros apparsa rivitalizzata dopo lo scossone in panchina dei giorni scorsi con le dimissioni del tecnico Murru all'indomani del doppio ko tra campionato e Coppa con dieci gol subiti. I tifosi al Maristiai si sono goduti lo spettacolo con un susseguirsi continuo di azioni e gol: gli oristanesi sempre a fare da lepre e i gavoesi a dover inseguire fino al 3-3 allo scadere. Dopo gli iniziali tentativi di Mele e Falchi il punteggio lo sblocca Calaresu con il classico gol dell’ex con una bordata da fuori area. Ci pensa però Secchi, 5' dopo, a ristabilire la parità sugli sviluppi di un calcio d angolo battuto da Fois. E se Mele, con un colpo di testa, sfiora il vantaggio interno ci pensa Fabio Boi a mandare ancora avanti i biancorossi prima della mezzora. Prima dell'intervallo il bomber Falchi sigla il pari su calcio di rigore. A metà della ripresa Tharros di nuovo avanti con la prodezza di Cristian Sanna, calcio di punizione e palla mandata all’incrocio dei pali rendendo vano l'intervento di Fadda. I rossoblù attaccano a testa bassa, rischiano in qualche ripartenza ma sfiorano il pari con Falchi e Trogu fino al gol dell'immenso Mele che insacca su cross di Pittalis.
Carbonia e San Teodoro non tradiscono le attese e, anche se il terreno allentato dello Zoboli non ha favorito l'estetica della giocata, le due squadre hanno mostrato i tanti punti di forza fin qui messi in luce in quasi un girone di campionato. Galluresi subito aggressivi, Ruzzittu e Mulas non riescono nella deviazione sottoporta sul cross di Malesa. Al quarto d'ora la sblocca Porcheddu che chiede e ottiene l'uno-due da Monteiro, si infila centralmente e batte Melis con un preciso sinistro con la palla che passa tra le gambe del portiere. Muscas potrebbe raddoppiare con un destro in corsa ma Melis vole e copre bene l'incrocio dei pali. Sugli sviluppi dell'angolo Hundt in girata impegna ancora Melis. Poi è Dore a sfiorare il sette con un sinistro dal limite. Ad inizio ripresa Saiu ha la palla del pari ma Idrissi gli chiude bene lo specchio con una uscita tempestiva. Poi Ruzzittu si invola sul centro destra e cerca il gemello del gol Mulas sul palo opposto, palla un pelino lunga. Poi è la volta di Casula, sinistro a lato. Nel momento del massimo sforzo i galluresi restano in dieci per l'espulsione di Saiu (doppio giallo). L'inferiorità numerica non cambia l'atteggiamento offensivo dei ragazzi di Marini, al tiro con Ruzzittu. Entra anche Murgia e ai sulcitani manca il colpo del ko con Porcheddu (salva Melis) ma la squadra di Marini non demorde, reclama un rigore per un tocco di mano sul tiro di Malesa, e quest'ultimo sigla il meritato pari su assist di Mulas liberato a destra da Murgia.
Stessa dinamica, ma con quattro gol, nella sfida tra Bosa e Ghilarza giocata a Bonorva. Meglio i guilcerini nel primo tempo anche grazie al vantaggio su calcio di rigore trasformato da Caddeo. I planargiesi vengono rianimati da mister Carboni nell'intervallo e tornano in campo trasformati. Passano 4′ e Dieng firma il pareggio, altro 8' di gioco e i rossoblù mettono freccia con Imoh su calcio di rigore. Si arriva così nel lungo recupero quando la squadra di Cirinà coglie il pareggio grazie alla perfetta punizione dello specialista Caddeo. L'attaccante ha poi la clamorosa chance del sorpasso sul filo di lana ma è sfortunato perché la palla da tre punti si stampa sul palo della porta difesa da Sechi.
Il risultato fuori pronostico arriva al Signora Chiara con il Calangianus rimontato e battuto dal Monastir non nuovo, però, a questo tipo di rimonte clamorose. I giallorossi, sulla scia dei sei risultati utili di fila, confermano il proprio stato di forma andando a segno in due occasioni con Putzu. Nella ripresa, però, arriva la reazione dei campidanesi che si accendono grazie ad Aramu che risolve una mischia accesasi dalle parti di Forzati. Il capitano Melis firma 6' dopo il pari riportando il match in equilibrio e, a 4' dal termine, ci pensa Floris a griffare l'incredibile rimonta. L'attaccante guspinese era stato protagonista con una doppietta del successo per 2-3 in casa del Li Punti, sempre con una doppietta aveva condotto i suoi al pareggio di Lanusei mentre con la Ferrini la sua zampata nel recupero aveva dato i primi tre punti interni alla squadra di Madau. La Kosmoto si mette a caccia dei playout, con l'Arbus appena due punti sopra che non è andato oltre il pari contro il Sant'Elena nell'anticipo del sabato, con la Nuorese superata dopo il pari con la Villacidrese. Al Frogheri la gara è viva fin dalle prime battute, il portiere di casa Scarcella ferma Medda e Carboni ma poi para il tiro di Caballero. Risponde Cocco calciando a fil di palo. I barbaricini sfiorano il vantaggio con Dem ma lo trovano con il rigore di Fabio Cocco che festeggia al meglio le 250 presenze con la maglia verdazzurra. Nella ripresa Palermo sfiora il pari e Di Nardo si avvicina al raddoppio ma Quiriti si supera. Scarcella si oppone anche a Figus, la squadra di Mannu viene tenuta in piedi da Quiriti che salva su Demurtas e, sul ribaltamento di fronte, il bomber Palermo insacca con un destro a fil di palo.