Resta anche Garau: «Porto in dote esperienza, positività e fame di vincere»
Latte Dolce, Palmas prepara il riscatto: «Sento la fiducia di tutti, mi piacerebbe vivere una stagione importante»
Un altro perno del Latte Dolce resterà con il club sassarese. Paolo Palmas, la furia di Castelsardo, vestirà per il quinto anno consecutivo la maglia biancoceleste e sarà la freccia dell'attacco di Stefano Udassi, che avrà come punta di diamante l'ex Ostia e Taranto Fabrizio Roberti. La punta esterna classe 1993 conosce la filosofia del tecnico ed è chiamato a dare un contributo prezioso in questa nuova sfida al campionato di serie D. «Credo fermamente in questo progetto - dice Paolo Palmas - Sono ormai molto legato a questi colori e ho una grande voglia di rivalsa dopo un'annata che soprattutto a livello personale è stata, diciamo, un po’ storta. Il Sassari Latte Dolce è la scelta migliore, la squadra ideale per rimettermi in gioco con tutta la grinta possibile. La voglia di ricominciare è tanta, e credo valga per tutti. Il prossimo campionato? Mi piacerebbe vivere con la squadra una stagione importante, e mi auguro di raggiungere i traguardi che ci vorremo prefissare assieme alla società. Provo tanta stima e ho piena fiducia nel lavoro che fanno staff e società. Sento la fiducia di tutti, voglio dimostrare di essere all'altezza e migliorarmi ancora a livello personale e come parte del gruppo squadra».
Nei giorni scorsi anche l'uomo ragno Pierpaolo Garau ha detto sì al Latte Dolce, nel giorno del suo 37esimo compleanno. «Siamo ancora insieme - dice il portiere sassarese - ormai sono tanti anni che ho sposato il progetto biancoceleste, anni vissuti tutti e sempre con grande entusiasmo e la voglia di migliorarsi e fare bene. Purtroppo la scorsa stagione è terminata a causa del lockdown proprio quando i giochi erano ancora aperti, in un momento in cui potevamo ancora avere tanto da dire e ad un passo da playoff che ci avrebbero visti sicuri protagonisti. Il futuro del Latte Dolce lo immagino ricco di soddisfazioni e fatto di tanti piccoli traguardi da raggiungere, con la giusta umiltà e coltivando la cultura del lavoro e del sacrificio che da sempre contraddistinguono l'agire di questa squadra e di questa ambiziosa società. Per quanto mi riguarda voglio continuare a dare tutto quello posso, a portare in dote esperienza, positività, consigli ai più giovani e quella sana fame di vincere che porta ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi. Fame che, in chi gioca a calcio, non deve mai mancare».