«Otto finali, in casa del Capoterra per fare risultato»
Libertas, strada tortuosa per la salvezza, Piga: «Tartassati da infortuni, squalifiche e... troppe gare al sabato»
La Libertas Barumini continua a correre, con passo deciso, verso la salvezza: per la compagine giallorossa, a dire il vero, non è stata una stagione semplice, tra infortuni, squalifiche e un ricco assortimento di contrattempi che hanno complicato, e non poco, il lavoro del tecnico Marco Piga. Il giovane allenatore, che da diversi anni, ormai, siede sulla panchina del club del presidente Paolo Migheli, è pronto per affrontare, assieme ai suoi ragazzi, gli ultimi otto impegni della stagione, a partire dalla delicatissima trasferta in casa del Capoterra, penultimo in classifica. Sergi e soci si presentano al confronto con un biglietto da visita di tutto rispetto: nelle prime cinque uscite del girone di ritorno sono arrivate due vittorie ed un pareggio, conquistato in casa, proprio domenica scorsa, nel match con il Sestu.
«Quella di domenica scorsa contro il Sestu è stata una partita molto dura — ammette mister Marco Piga — anche e soprattutto perché ci siamo presentati al confronto con la formazione pesantemente rimaneggiata, a causa di infortuni vari e diverse squalifiche, per via di qualche fattaccio capitato la settimana precedente (in trasferta contro l'Atletico Masainas ndr), anche se l'arbitraggio in quell'occasione ha lasciato un po' a desiderare, ma è meglio se non ne parliamo».
Il tecnico analizza la sfida nel dettaglio.
«Siamo passati in vantaggio nel primo tempo, ma a dire la verità non ci siamo espressi bene sul piano del gioco. Nella ripresa le cose sono andate leggermente meglio, ma c'è da aggiungere che il Sestu è una delle squadre che gioca meglio al calcio e ti lascia giocare. Sono le partite che preferisco, perché in queste categorie capita spesso che la partita sia caratterizzata da continui lanci lunghi, con lo spettacolo che, chiaramente, viene un po' a mancare».
L'1 a 1 finale ha permesso alla Libertas di salire a quota 22.
«Per noi si tratta sicuramente di un punto importante, che ci permette di fare un altro passo verso il nostro obiettivo e ci consente di staccarci dalla zona calda, anche se siamo sempre in ballo, nonostante ci troviamo all'ottavo posto e, dunque, a metà classifica».
Piga traccia la rotta:
«Ci mancano da giocare otto finali, sarà ancora lunga. Quest'anno la nostra stagione è stata caratterizzata, in negativo, da troppe defezioni, tra infortuni e squalifiche, che ci hanno letteralmente tartassato. Il problema principale però sono state le gare al sabato, davvero troppe. In rosa abbiamo tanti lavoratori e per noi diventa difficile, se non impossibile, schierare la formazione migliore».
L'allenatore poi aggiunge: «Credo che si tratti di una questione che riguarda anche altre molte società e che dovrà essere risolta, in visto del futuro prossimo: siamo dilettanti, dunque lo sport e il divertimento arrivano dopo gli impegni professionali. Io e la società, in estate, abbiamo allestito la rosa puntando su elementi di spessore, che però ci hanno dato la loro disponibilità per giocare di domenica. Puntavamo ad una stagione importante, però siamo state tra le squadre che sono scese in campo più volte al sabato, e questo ci ha fatto perdere tantissimi punti per strada, considerando che la rosa è piuttosto corta».
Si tratta di un vero e proprio peccato, perchè la Libertas aveva tutte le carte in regola per raccogliere molte più soddisfazioni di quanto è successo sino ad ora.
«Quest'anno non c'è una squadra che sta ammazzando il campionato; tutte le quattordici compagini che corrono nel Girone B sono molto organizzate e credo che la vittoria finale si deciderà soltanto all'ultimo; ci sarà da combattere, insomma».
I giallo-rossi hanno racimolato buona parte del loro bottino nelle sfide interne.
«In casa possiamo contare sul supporto del nostro pubblico e su un terreno ottimo: riusciamo ad esprimere tutte le nostre potenzialità e, dunque, possiamo far valere il cosiddetto “fattore campo”. In trasferta ultimamente stiamo facendo un po' di fatica, anche se eravamo partiti piuttosto bene: speriamo di riuscire ad invertire la rotta già da questa domenica».
Il calendario riserva la sfida con il Capoterra, inchiodato al penultimo posto, con sette punti in meno rispetto a quelli totalizzati sino a qui dai giallo-rossi.
«Loro sono quasi all'ultima spiaggia: scenderanno in campo con il coltello tra i denti per provare a staccarsi dalle ultime tre posizioni, che valgono per la retrocessione diretta, e magari agganciare un posto per lo spareggio play-out. Speriamo che faccia bel tempo: il loro campo non è in buone condizioni e noi accusiamo molti problemi quando siamo costretti a giocare su terreni pesanti, considerando che i ragazzi sono molto giovani di età e piuttosto piccoli di stazza. Ora mi aspetto di recuperare un po' di pedine, tra i vari infortunati, a cominciare dall'allenamento di questo pomeriggio, mentre qualche ragazzo dovrà stare ancora fuori per via delle squalifiche. In un organico come il nostro anche due-tre assenze fanno la differenza, in negativo, soprattutto se a mancare sono gli elementi cardine, ma ormai siamo abituati a fare i salti mortali (ride)».
Contro la capolista Gialeto, i giallo-rossi hanno offerto una delle prestazioni migliori della stagione.
«Peccato solo per aver incassato il gol, a causa di una disattenzione nostra, quando la partita era quasi terminata».
Il discorso per il primo posto è apertissimo. «Domenica ci sarà una sfida importantissima in questo senso, con il match tra il Vecchio Borgo Sant'Elia e i serramannesi, ma credo che non sarà decisiva, considerando che in palio ci sono ancora 24 punti, e sono tantissimi».
Piga compila la ricetta da seguire per raggiungere la salvezza.
«Noi pensiamo ad una giornata per volta, una cosa che cerchiamo di fare già dall'inizio della stagione, a dire il vero. Siamo una squadra imprevedibile, che può vincere così come perdere con chiunque: una domenica fai una gara stratosferica e magari, nel turno successivo, sei praticamente assente. Fortunatamente ho a disposizione dei ragazzi intelligenti, davvero un ottimo gruppo: spesso ci ritroviamo anche fuori dal campo, per stare tutti assieme, a cena. I giocatori di maggiore esperienza stanno facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda il processo di crescita dei più giovani. Per il resto, continuiamo ad allenarci al massimo: spetterà poi al campo, come sempre, esprimere il verdetto. Ora speriamo di tornare a casa con qualche punto dalla trasferta di Capoterra».
Numeri alla mano, la Libertas sta viaggiando con un sostanziale equilibrio tra gol fatti e gol subiti.
«Abbiamo accusato qualche problemino di troppo in fase di finalizzazione, già dalle primissime uscite, che il club ha cercato di risolvere nella sessione invernale del mercato. Per quanto riguarda la fase difensiva, i dati sono un po' bugiardi, considerando che in due partite abbiamo subito undici gol (quasi la metà dei 26 incassati sino ad ora ndr). Di sicuro possiamo essere più compatti dietro, anche perchè la squadra è, non dico spregiudicata, ma tendiamo a buttarci in avanti. Se poi ti vengono a mancare gli elementi più esperti, soprattutto in difesa e in mezzo al campo, è difficile mantenere gli equilibri tra i reparti».
I motivi di orgoglio, comunque, non mancano.
«Stiamo continuando a inserire in rosa e in squadra tantissimi ragazzi locali: è chiaro che i tifosi che ci seguono sono più numerosi se mandiamo in campo i ragazzi di Barumini e nel nostro caso l'aiuto del pubblico è fondamentale».