Il Calangianus vince, resta quintultimo ma può annullare i playout
L'Ilva prepara il big-match di Tempio tornando alla vittoria, ko Ossese, Villasimius e Ghilarza, Ferrini terza
La capolista Ilva cancella lo stop del mercoledì e torna alla vittoria rifilando tre gol al Carbonia. Il Tempio, fermato dal maltempo nel turno infrasettimanale, cala il pokerissimo a Ghilarza e si riprende la seconda piazza e si porta dietro la Ferrini che riparte battendo di misura la Ferrini. L'Ossese va ko in casa dopo 11 vittorie di fila al Walter Frau subendo la rimonta dell'Iglesias che ora si lancia all'inseguimento dei playoff dopo la sconfitta interna del Villasimius contro il Barisardo. Gli ogliastrini fanno l'allungo quasi decisivo verso la salvezza così come il Taloro che batte il Bosa, il San Teodoro e il Li Punti che pareggiano nella sfida diretta fino ad arrivare al Calangianus che, col successo sulla Tharros, resta al quintultimo posto ma porta il distacco dalla quartultima a 9 lunghezze, un forbice più che sufficiente per annullare i playout (fino a 6 punti si disputa) portando così a quattro le retrocessioni dirette con Bosa e Carbonia che possono ancora cercare di annullare il gap mentre per Sant'Elena e Villacidrese diventa una missione impossibile.
Obiettivo centrato. L'Ilva ottiene l'11esima vittoria allo Zechina e può affrontare il big match a Tempio con un margine di distacco ampio a neutralizzare anche un eventuale ko che potrebbe portare i galletti a -5 nel caso di vittoria al Manconi e anche nel recupero contro il Bosa. Intanto era importante per la squadra di Cotroneo cancellare subito il ko di Sassari col Li Punti e tornare subito in campo evidentemente ha fatto bene. Il Carbonia resiste per il primo quarto d'ora e Facundo Maitini, dopo un colpo di testa con palla alta sulla traversa, va a segno al 17' non fallendo l'incornata sempre sul bel cross da sinistra di Piriottu. Fino all'intervallo la capolista ci prova con una conclusione di Nico Maitini parata da Bigotti mentre i sulcitani vanno al tiro con Basciu. I maddalenini non si accontentano del gol di scarto e, nella ripresa dopo aver rischiato sul tiro di Basciu, mettono il sigillo al match prima col raddoppio di Tapparello, su assist di Facundo Maitini, e poi con il tris calato dal neoentrato Touray sulla palla in verticalre di Tapparello. Ruzzittu invece tiene imbattuta la proprio porta salvando sul tiro di Omoregie con palla destinata all'incrocio dei pali. Gli isolani ora possono preparare il match del Manconi che, se vinto, diventa di fatto il lasciapassare per la serie D.
Il Tempio prova a tenere viva la corsa al primo posto e, dopo il rinvio per maltempo della gara col Bosa, va a Ghilarza e travolge la squadra di casa che arrivava da quattro vittorie di fila e puntava al rientro nella corsa playoff dopo il ko di Oristano con la Tharros. I galletti indirizzano bene il match con due reti nei primi 13': il vantaggio lo firma Virdis servito da Gomez che aveva recuperato palla sul rinvio corto di D'Abrosca, la punta batte l'ex compagno di squadra con un tocco d'esterno; il raddoppio lo firma Bulla sul lungo rinvio di Truddaiu. I guilcerini potrebbero rientrare in gara sulla punizione dalla trequarti di Pinna, la palla rimbalza davanti a Truddaiu e coglie in pieno la traversa. Ad inizio ripresa Bulla ha la palla del ko ma cicca la conclusione, la squadra di Demartis reagisce e con Vinci esalta i riflessi di Truddaiu che nulla può sulla spizzata di testa di Caddeo sull'angolo di Pinna. I giallorossi tornano in partita, Vinci ha l'occasione del pari ma il suo sinistro e deviato da Truddaiu bravo a coprire il primo palo. Gli azzurri di Cantara sanno contenere gli avversari e li colpiscono con il tocco sottoporta di Igene che spezza le reni ai giallorossi, salvati da D'Abrosca sul destro di Virdis ma poi battuto dal colpo di tacco di Dias sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il rigore di Pinna al 90' e il gol sottomisura nel recupero di Coradduzza fissano il punteggio sul 2-5. Il Tempio è potenzialmente a -8 dall'Ilva se vince il recupero e può andare a -5 se domenica prossima batte la capolista al Manconi.
L'Ossese non attraversa un buon momento e, dopo il pari inatteso di mercoledì con la Villacidrese, perde anche la certezza del fortino del Walter Frau violato da un irriducibile Iglesias capace di rimontare lo svantaggio e piazzare il colpo al 93'. I bianconeri inseguono la 12esima vittoria di fila in casa e partono bene col gol di Oggiano in rovesciata ma prodezza annullata per fuorigioco. Se Gueli e Bringas non centrano lo specchio di porta, al 24' Cancilieri centra la traversa poco prima del vantaggio interno con Oggiano, che questa volta può esultare dopo aver insaccato la respinta di Daga al colpo al volo dell'attaccante su assist di Scanu. Gara aperta, Mainardi non imprime forza al diagonale mentre Doneddu fallisce il tocco sottoporta e Illario con Castanares non bucano la porta avversaria. Ad inizio ripresa la squadra di Fadda può chiudere i conti con Villa, che arpiona la palla sul fallo laterale di Llanos e con un destro a giro colpisce l'incrocio. Daga sventa la minaccia sul tiro di Mainardi e, al 20', i rossoblù pareggiano con Cancilieri insacco con un piatto al volo. Tutto in bilico, Gueli e Villa provano il nuovo sorpasso, Pavone manca due volte il gol che arriva per i minerari in pieno recupero grazie al fiagonale di Capellino. Con due successi in 4 giorni la squadra di Murru ormai è salva e vede il quinto posto a sole cinque lunghezza.
Questo perché il Barisardo arresta la corsa del Villasimius, piegato in casa dal gol di Arcaro dopo 20' che insacca a porta vuota il rilancio basso e corto di Arrus. La squadra di Bonomi, contro vento, gioca bene in modo veloce e lineare, quella di Manunza sbaglia negli appoggi più del solito ma, prima dell'intervallo, ha la palla del pari con Mauro che calcia alle stelle dopo esser stato messo davanti a Daga da Camba. Nella ripresa i sarrabesi guadagnano qualche metro ma gli azzurri sono efficaci nelle ripartente sfiorando il raddoppio due volte con Mastropietro fermati magistralmente da Arrus che si fa perdonare l'errore e consente a Mauro di avere la palla del pari ma il 2005, dentro l'area, si accentra per esplodere il sinistro murato dalla difesa avversaria già orfana di Petit espulso per doppia ammonizione. I gialloblù si fermano dopo sette risultati utili di fila mentre la squadra di Bonomi cancella gli ultimi due ko e si avvia verso la salvezza che può centrare nel prossimo turno in casa contro la Villacidrese.
La Ferrini si rimette in moto dopo il ko di Iglesias e rispetta il pronostico contro il Sant'Elena che è sempre capace di sfornare prestazioni gagliarde contro i cagliaritani, come capitò nello 0-0 dell'andata e nel doppio turno di Coppa Italia di inizio stagione favorevole ai quartesi. Ma si trattava di un'altra era calcistica dei biancoverdi con in panchina ancora Piras e ben dentro la lotta salvezza. Ora la classifica diventa impietosa con 4 sconfitte di fila, solo 4 punti conquistati nel 2024, ultimo posto condiviso con la Villacidrese e il turno di riposo ancora da espletare. La squadra di Rinino regge comunque bene il confronto rischiando sul colpo di testa di Podda a fil di palo e andando sotto col destro al volo di Scioni su assist al bacio di Figos. Prima del riposo Fortuna evita il raddoppio sulla conclusione dalla distanza di Podda. Come contro l'Ilva i quartesi migliorano nella ripresa con l'ingresso di Piroddi che si creano lo spazio per un tiro ma la palla finisce sull'esterno della rete e poi chiama alla parata Manis dalla distanza. E se Fortuna tiene in piedi i suoi sulla girata di Cogoni dopo un calcio d'angolo, ecco che la traversa è amica di Manis sulla sberla del solito Piroddi. Al 90' Figos salva sulla linea di porta respingendo la palla di testa sul tentativo di Pinna e nel lungo recupero ancora Piroddi va al tiro ma manda alto. I cagliaritani tornano al terzo posto e duellano per il posto migliore nella griglia playoff.
Il pareggio tra San Teodoro e Li Punti avvicinano galluresi e sassaresi alla salvezza, la vittoria avrebbe dato una chance playoff specie agli ospiti che vantano due punti in più degli avversari. E il colpaccio la squadra di Salis lo stava programmando col gol dopo 15' di Mastino con una stoccata da fuori area. Nella ripresa i viola di Sanna hanno l'handicap di inseguire i biancocelesti con l'uomo in meno per l'espulsione di Malesa ma centrano il pari con Mastromarino superata la mezzora. Nell'ultimo quarto d'ora i sassaresi cercano il secondo sorpasso ma la palla calciata da Lemiechevsky si stampa sul palo. Il Taloro scaccia le paure dell'ultimo periodo, specie dopo i due ko di fila con Li Punti e Tharros e, contro il Bosa, concede il bis replicando l'1-0 visto col Sant'Elena. E se coi quartesi il match-winner fu Castro su sponda di Mele, questa volta tocca a Falchi insaccare l'assist del capitano. Il ritorno alla vittoria al Maristiai dopo quasi due mesi vale trequarti di salvezza perché il distacco dai planargiesi, sempre quartultimi e con mister Tore Carboni di nuovo in campo per cercare di evitare la retrocessione, sale a 14 punti, cioè più del doppio del distacco che serve per mantenere in vita il playout. Questa forbice è la bussola che orienta il cammino del Calangianus che non sbaglia il match interno con la Tharros, resta sempre quintultimo ma porta a +9 la distanza sul Bosa. La superiorità giallorossa si esplicita col gol al quarto d'ora di Ruiz Sanchez su assist di Secci, nella ripresa la squadra di Malu contiene bene gli oristanesi che in trasferta si confermano deficitari con l'ottavo ko nelle ultime nove gare in esterna. I galluresi restano l'ultimo vagone di squadre che hanno scollinato quota trenta, per sicurezza puntano a guadagnare un'altra posizione ma se il Bosa non farà punti nel recupero del Tempio ora possono contare su un vantaggio di tre punti per annullare la sfida playout.