L'Olbia si lecca le ferite, Filippi: «Incapaci di fare la partita contro un'Arzachena che gioca poco e vive per la ricerca dell'episodio»

La sconfitta nel derby è difficile da digerire, specie se accompagnata da una prestazione non all'altezza delle aspettative. Il tecnico Michele Filippi analizza il ko al Nespoli dalla sua Olbia contro l'Arzachena, in un match ruvido e con poche occasioni create dai bianchi: «È fuor di dubbio che è stato fatto un passo indietro rispetto alle partite precedenti. La prestazione non è stata positiva e il risultato finale è una diretta conseguenza. In settimana cercheremo di capire le cause di questa sconfitta, ma è chiaro che abbiamo fatto fatica a entrare in partita e dopo il gol tutto è diventato più difficile». Nella ripresa è stato vano e poco convinto il tentativo di trovare il pareggio: «Abbiamo fatto leggermente meglio rispetto al primo tempo, ma loro si sono chiusi bene e noi non siamo stati abbastanza lucidi. Nel complesso è stata una gara in cui l'Arzachena non ha giocato e l'Olbia non ha fatto l'Olbia. Perché, a differenza delle gare passate, oggi abbiamo creato una sola occasione e non siamo stati bravi a sfruttare le situazioni sporche. Sapevamo che avremmo trovato un avversario che gioca poco e vive per la ricerca dell'episodio, ma ci è mancata la capacità di fare la partita per come l'avevamo preparata».

Filippi si rammarica per ciò che non è stato: «Era una partita dove la parola d'ordine era 'fare', ma non siamo stati in grado se non a sporadici sprazzi. Questa squadra può arrivare al risultato solo attraverso la prestazione, snaturarla non porta a niente, ma è evidente che se non riusciamo a imporci in partite come questa significa che c'è ancora da tanto da migliorare». Non cerca alibi nelle assenze di Ragatzu e Vallocchia: «Nella maniera più assoluta. L'Olbia ha una rosa completa con tante soluzioni».