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Eccellenza
«Squadra esperta e fisica ma l'Eccellenza è dura»

L'Orrolese fatta in due settimane, il tecnico Carracoi: «Campagna acquisti tormentata ma brava la società e il ds Concu, ora tocca a me assemblare i giocatori e trasmettere entusiasmo»

Ad inizio luglio poteva contare solamente sul capitano Marco Marcialis, sul difensore Matteo Mura e sul centrocampista Mirko Atzeni, più i fuoriquota Simone Mura ('96), Matteo Podda ('96) e Cristian Laconi ('97). A metà metà del mese la situazione dell'Orrolese era ancora così stagnante, perché i tanti no ricevuti dai diversi giocatori contattati (su tutti quelli di Bruno, Porcu, Ibba) si aggiungevano alle scelte dei vari Cacciuto, Placentino, Pancotto, Aresu, Usai di andare a giocare altrove. Per la matricola dell'Eccellenza c'era un po' di preoccupazione, poi fugata dall'accelerata impressa dal nuovo direttore Ovidio Concu che ha portato in rapida successione alle firme del portiere Fabio Toro (1981), dei difensori Simone Cirina (1979) e Marcello Pitta (1991), dei centrocampisti Simeon Ezeadi (1987) e Fabio Cocco (1988), dell'attaccante Pierpaolo Falchi (1989). Da definire ancora l'arrivo del centrocampista Sandro Scioni (1993, Frassinetti Elmas), presi invece i fuoriquota Marco Vercelli ('97, ex Muravera),Luca Piras ('97, ex Desulo e Taloro), Mauro Porta ('98, ex Guspini) e Matteo Cirronis ('98, ex Siliqua). 

 

Il riconfermato tecnico Fabrizio Carracoi tira un sospiro di sollievo e plaude al lavoro fatto dalla società in sede di mercato: «È stata una campagna acquisti molto tormentata, l'inizio è stato traumatico perché c'erano grosse difficoltà a reperire giocatori. Io e la società siamo rimasti un po' spiazzati dal fatto che quasi nessuno di quelli che componevano il gruppo dell'anno scorso stava rimanendo. Questo ci ha fatto partire un po' in ritardo, che poi è aumentato con il cambio di direttore sportivo. Arrivato Ovidio Concu, ha avuto una settimana di studio, poi con le firme di Toro ed Ezeadi è stata tutta una catena. Devo dire che si è fatto un grandissimo lavoro e sono molto contento dei colpi chiusi. Abbiamo almeno un giocatore d'esperienza per reparto, ci manca un secondo portiere under e una terza punta più qualche altro giovane per rifinire il parco fuoriquota, poi toccherà a me e al mio staff trasmettere voglia, entusiasmo e sacrificio ai giocatori che dovranno diventare una squadra nel più breve tempo possibile, perché l'Eccellenza è un altro campionato e nulla va lasciato al caso». Il tecnico di Sardara descrive così la sua nuova rosa: «Siamo una squadra esperta e molto fisica dietro con Cirina e Pitta ma anche a centrocampo con Ezeadi, in attacco ci sono invece giocatori veloci e tecnici come Marcialis e Falchi. In mezzo al campo abbiamo perso Usai e mancava un po' di qualità ma ho chiesto a Cocco la disponibilità di giocare in regia, però ho anche altre soluzioni con Mirko Atzeni, che posso utilizzare pure in difesa, o se arriva anche Scioni. I giovani rimasti come Podda, Mura e Laconi mi danno ampie garanzie così come i nuovi arrivati Vercelli, che ha mezzo campionato di serie D da titolare oltre a quello vinto in Eccellenza. Porta l'ho voluto io perché lo conosco dai tempi di Masullas, mi parlano molto bene di Piras e Cirronis». 

La nuova Orrolese incuriosisce e già viene inserita nel lotto delle squadre outsider per i playoff. «Sinceramente - ammette Carracoi - non saprei dove collocare l'Orrolese, perchè siamo quasi tutti nuovi, debbiamo diventare un gruppo per capire le reali potenzialità. Gli obiettivi? Ora sono quelli di assemblare la squadra e vedere di mettere le pedine nelle giuste posizioni, anche io sono un esordiente in questa categoria benché conosca la struttura delle avversarie. Ci saranno due o tre squadre che si giocheranno il campionato come le corazzate Tortolì, Atletico Uri e Castiadas, poi arriverà anche il Budoni che non si è ancora mosso sul mercato, ci saranno sei squadre che lotteranno per i playout e le altre che possono assumere il ruolo di sorprese per il vertice come La Palma, Tergu, Calangianu». E l'Orrolese? «Mi auguro di poter lavorare in tranquillità - osserva l'ex tecnico di Villacidrese, Masullese e Francesco Bellu Terralba - e di ripartire con lo stesso entusiasmo che avevano alla fine dello scorso campionato. La società è contenta anche perché il paese sta già rispondendo alla grande visto che in un paio di giorno sono stati fatti 150 abbonamenti. Questo è importante, la squadra deve poter contare sull'apporto dei tifosi e la società poter avere degli incassi adeguati agli investimenti che sta facendo in sede di campagna acquisti. Faremo il massimo per partire bene ed alimentare questo grandissimo entusiasmo». 

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna