Manunza si ribella: «Io antisportivo? Mai, il mio gol era regolare»

La vittoria del Castiadas sul Carbonia non è in discussione ma ha fatto discutere e non poco il gol del 3-1 di Nicola Manunza che i minerari hanno contestato vivacemente definendo "antisportiva" la giocata del centrocampo sarrabese che al 41' della ripresa ha messo il sigillo ad un match improvvisamente riapertosi. L'azione incriminata nasce dal calcio d'angolo battuto da Manunza, in area si scontrano Recano e Di Meglio, capitano del Carbonia, che cade a terra e si rialza mentre la palla torna al giocatore del Castiadas, a questo punto il portiere dei minerari Alessio Sabiu si stacca dalla linea di porta e protesta con l'arbitro Pazzona chiedendo il fallo, il direttore di gara non ferma il gioco e Manunza non fa altro che calciare la palla in rete. Scoppia la polemica, Di Meglio protesta e viene espulso per doppia ammonizionee poi le accuse a fine gara di poca sportività al regista dei neroverdi.

Nicola Manunza, 33 anni, un passato importante nelle fila dell'Olbia in serie C2, Villacidrese e Selargius in serie D e poi in Eccellenza con Budoni, Samassi, Progetto Sant'Elia e Atletico Elmas, non ci sta e si ribella: «Non posso passare come un giocatore antisportivo, è un'accusa che non ho mai ricevuto in tanti anni di carriera. L'arbitro non ha fermato il gioco e forse il loro portiere, sbagliando, pensava che la palla fosse finita fuori. Io ho calciato verso la porta non appena mi è tornata la palla sui piedi». Il giocatore del Castiadas torna, invece, sul gol del Carbonia che ha riaperto la gara: «Hanno protestato sul mio gol dimenticandosi di come avevano segnato il 2-1, c'era il mio compagno a terra e loro hanno battuto prontamente la punizione mentre i nostri difensori aspettavano l'intervento del medico dalla panchina, così un loro giocatore (Cosa, ndr) ha segnato indisturbato». Chiuse le polemiche, Manunza torna sulla partita che, se non è finita in goleada, è per un motivo preciso: «Dopo le due reti di Onano in 20' abbiamo sbagliato a non segnare il 3-0, abbiamo fatto tanti errori sia nella seconda del primo tempo che all'inizio della ripresa, volevamo che segnasse Viani dopo la doppietta del nostro capitano. Poi ci siamo messi a gestire la gara fino al gol loro che ha rimesso un po' in discussione la vittoria. Se guardiamo al gioco e al numero di occasioni non c'è stata partita, loro sono una squadra di giovani bravi ma inesperti».

Per il Castiadas è stata la quarta vittoria di fila, i sarrabesi stanno scalando la classifica e ora sono al quarto posto. «Quando sono arrivato a metà dicembre - ricorda Manunza - la società parlava di conquistare una salvezza senza soffrire, ora siamo dentro i playoff e sarebbe un delitto non provare a mantenere questa posizione e possibilmente migliorarla. Il tecnico Marco Piras è bravo e riesce a togliere il massimo da ognuno di noi». Domenica prossima non è certo la gara più facile per continuare la striscia di vittorie, i sarrabesi sono al Nespoli contro la capolista Olbia. «Gara difficilissima - avverte Manunza - anche se non mi sembra che l'Olbia sia una schiacciasassi come lo è stata la Torres l'anno scorso o il Sant'Elia due anni fa quando ci giocavo io. Ultimamente hanno avuto qualche battuta d'arresto come a Gavoi o in Coppa Italia però sono senz'altro la favorita per la vittoria finale, hanno tanta qualità e molti cambi. Contro il Tempio hanno dato una bella risposta sul campo ma noi non siamo male e possiamo giocarcela con tutti specie se non sono squadre che si chiudono». Manunza poi arriva al Nespoli da ex: «A Olbia ho giocato due anni tra il 2002 e il 2004 e porto con me bei ricordi, tra i miei compagni c'erano Siazzu, Di Gennaro e Melino che sono ancora delle colonne». Il Castiadas ha dalla sua il capocannoniere del campionato, Christian Viani (15 gol). «Poteva segnare contro il Carbonia ma ha fatto gli assist per le reti di Onano, magari si sarà conservato il gol contro l'Olbia».