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Mereu, Perra, Giorico e Busanca, i nomi eccellenti del folto gruppo dei senza panchina
Le cause: scelte low-cost e club scomparsi

Mereu, Perra, Giorico e Busanca, i nomi eccellenti del folto gruppo dei senza panchina

Da Bernardo Mereu e Virgilio Perra a Mauro Giorico e Paolo Busanca, passando per Gianluca Hervatin, Rosario Affuso, Massimiliano Pani e non solo. Sono tanti gli allenatori di grido in Sardegna che non hanno iniziato la preparazione nelle squadre isolane dei principali campionati dilettantistici. I motivi sono diversi, il principale è relativo alla ulteriore stretta di cinghia ai cordoni della spesa data dai presidenti che preferiscono tagliare la voce “spesa per allenatori” piuttosto che riconoscere il giusto peso a chi è chiamato ad ottenere i risultati ma, soprattutto, valorizzare i giocatori di proprietà, vera e propria fonte di ricchezza societaria.

Serie D.

Il Progetto Sant'Elia è stata la scommessa vinta di Bernardo Mereu, artefice della salvezza in serie D della matricola cagliaritana al termine di una lunga e faticosa rincorsa. L'ennesimo successo in carriera del tecnico ex Villacidrese, Torres, Castelsardo, Atletico e La Palma non ha portato al prolungamento del rapporto. Perché? Mereu chiedeva la conferma del gruppo che aveva ormai acquisito un rendimento da playoff e il miglioramento della struttura, a partire da quella sanitaria. Il presidente Franco Cardia, unico finanziatore del club, non poteva reggere un altro anno con costi enormi e ha optato per una squadra giovane e low-cost (solo Atzori e Frongia i big riconfermati) affidandola a Franco Giordano, allenatore preparato e motivato, con un ottimo passato da selezionatore delle Rappresentative regionali, che mancava dalla serie D dal 1995. L'Arzachena ha preferito mantenere quasi la stessa intelaiatura di squadra (dei big sono partiti Angheleddu e Steri) operando il taglio principale in panchina. Accordo sciolto con Virgilio Perra, il tecnico che ha risollevato le sorti del Selargius e che era stato chiamato l'estate prima per dar vita ad un progetto triennale, e panchina affidata a Raffaele Cerbone che comunque il suo biennio soddisfacente in serie D col Budoni l'aveva fatto. Il 43enne ex giocatore del Chievo l'anno scorso ha poi condotto l'Olbia fino agli spareggi playoff nazionali prima di essere sostituito da Massimo Mariani, ex tecnico del Tavolara così come Gianni Addis, ancora nel mercato allenatori. Selargius e Budoni avevano anticipato i tempi, le loro scommesse le hanno vinte un anno fa: i granata affidandosi a Vincenzo Fadda, neofita della serie D ma uno dei migliori tecnici dell'Eccellenza, i biancoblù promuovendo Giuseppe Bacciu, ex vice di Cerbone. Entrambi sono stati la fortuna dei due club e, infatti, sono stati stra-riconfermati. Stesso discorso per il Porto Torres con Sebastiano Pinna che, appese le scarpette al chiodo, ha riniziato la stagione dopo aver preso lo scorso anno il posto di Gianluca Hervatin (miracoloso al Valledoria) dopo 10 giornate di campionato. Con Hervatin si torna a parlare di tecnici bravi ma fermi ai box, così come Rosario Affuso, che al Sant'Elia non è riuscito a mostrare il suo valore e qualità che aveva fatto invece vedere a Porto Torres. Un altro ex Sant'Elia è Massimiliano Pani, tecnico capace due anni fa di portare per la prima volta in serie D i cagliaritani per poi essere fermato dopo tre giornate di campionato in serie D. La Torres che ha stravinto l'ultima Eccellenza ha tenuto pochi “eroi” che hanno stracciato ogni record e, soprattutto, il tecnico del triplete, Mauro Giorico. Per la panchina il presidente Lorenzoni è andato nella Penisola per riportare Guglielmo Bacci, il mister che l'anno prima aveva traghettato i sassaresi ai playoff nazionali.

 

Eccellenza.

Paolo Busanca apre il caso dei tecnici a riposo “forzato” dopo la scomparsa dei club che hanno allenato. Il 48enne avvocato cagliaritano ha salvato l'Atletico Elmas ai playout per poi veder morire ad inizio agosto il club fondato nel 1963 da Tonino Orrù (10 campionati di serie D). Tomaso Tatti è stato invece l'ultimo tecnico del Tavolara, società olbiese nata nel 1954 che l'imprevedibile presidente Giovanni Antonio Pitta ha fatto scomparire dopo un'estate a programmare una stagione da protagonista proprio con Giorico in panchina. Il Castiadas si è iscritto in extremis ma non ha tenuto in panchina Beppe Martinez, senza squadra anche Sergio Fadda e Walter Poncellini i due tecnici del Pula portato l'anno prima in Eccellenza da Giampaolo Zaccheddu, ora riproposto in panchina dal Muravera dopo un anno di stop. I sarrabesi l'anno scorso erano stati guidati da Stefano Senigagliesi, tornato nelle Marche per problemi familiari, e Lulù Oliveira, responsabile del settore giovanile muraverese. Senza squadra Marco Sanna, a cui non è riuscito il miracolo di salvare la Nuorese, ed Efisio Muscas dello "scomparso" Villacidro. Ai box anche Angelino Fiori (due anni fa alla Torres), Antonio Ravot (ex Castelsardo e per qualche giorno tecnico del Sant'Elia), Enzo Zottoli (esonerato a Sanluri) ed Emiliano Bechere (retrocesso col San Teodoro).

 

Promozione.

Marco Piras, come è capitato a Busanca e Tatti nella categoria superiore, è fermo perché l'Asseminese non si è iscritta dopo esser stata la miglior del ritorno tolte le “corazzate” del girone A Samassi e Porto Corallo, guidate anche in Eccellenza da Nunzio Falco e Marco Cossu. Stessa scelta fatta dal Latte Dolce, prima del girone B, con Pierluigi Scotto e del ripescato Tempio con Gianni Mureddu. Tornando ai tecnici fermi ai box si ricordano Michele Tamponi (ex Tortolì), Carlo Atzei (ex Quartu 2000), Titti Podda (ex Siliqua), Pietro Garau e Andrea Marongiu (entrambi ex Sant'Antioco) ai quali si aggiunge Stefano Casano che ha portato in Promozione il Gemini Pirri.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna