Il rossoblù: «Non cambierei Donadoni con nessuno»
Missiroli inquadra il Bologna: «Squadra compatta di lottatori, sarà una gara ostica»
Il "missile" giunto da Reggio Calabria ha la faccia che tanto somiglia a quella di un collega illustre come Zlatan Ibrahimovic. Entrambi superano i 190 centimetri anche se i ruoli sono diversi. Mezzala il rossoblù Simone Missiroli, attaccante lo svedese, compagno di quell'Andrea Pirlo che giocò nella Reggina nella stagione 1999/2000 quando l'alunno Simone, allora 13enne, lo incontrò a scuola «con Baronio e Kallon, fu un'emozione memorabile. Mi fa piacere ora essere io l'idolo di turno».
Cagliari un ottimo gruppo, tifosi calorosi - Il nuovo acquisto del Cagliari è stato il protagonista dell'iniziativa "Lo stadio dei bambini", promossa dal club rossoblù, presso la scuola elementare di Selargius. «È una bell'idea trasmettere la passione per la squadra ai ragazzini fin da piccoli», dice con entusiasmo Missiroli. Che parla volentieri della sua nuova esperienza calcistica nell'Isola: «È stato facile ambientarsi perché questo è un ottimo gruppo. Conoscevo già Biondini e Pelizzoli. Qui ho legato in modo particolare con Ariaudo e Acquafresca. Mi piace anche la città e apprezzo il calore dei tifosi».
Non cambierei Donadoni con nessun altro - Dopo 5 giorni dal suo arrivo parte titolare nella gara contro il Bari, poi non ha avuto grandissimo spazio, con 4 spezzoni di gara. «Quando arrivi in una grande squadra come il Cagliari - dice Missiroli - il posto bisogna guadagnarselo e farsi trovare pronti alla chiamata del mister». Quel Roberto Donadoni «che non cambierei con nessun altro» benché «di Mazzarri ho un bel ricordo».
Bologna squadra compatta di lottatori, gara ositca - Poi il pensiero va al prossimo impegno, la difficile trasferta di Bologna. «Partita ostica, contro una squadra compatta, formata da autentici lottatori. Prevedo una gara dove si lotterà su ogni palla. Il Bologna è in forma, ha superato i travagli societari e può contare su un Di Vaio in condizione smagliante: dovremo stare attenti».