"Importante il recupero di Fontana"
Mr. Pili: "Temevamo la sfida con il Mamoiada; in casa l'Aritzo può battere chiunque"
Giuliano Pili, allenatore dell'Aritzo 1977, è ben consapevole di poter contare su una rosa di ragazzi dalle enormi potenzialità e dalle indubbie qualità tecniche e atletiche.
Giuliano Pili è consapevole del fatto che un finale di stagione non proprio fortunatissimo, con tre sconfitte nelle ultime cinque gare disputate, avrebbe potuto intaccare pesantemente il morale dei suoi e compromettere irrimediabilmente il cammino verso la promozione in prima categoria, che ora passa necessariamente dalla vittoria del triangolare play-off.
L'Aritzo 1977 ha saputo invece, grazie alla grande esperienza dei suoi calciatori più rappresentativi, risollevarsi da un periodo difficile e iniziare, con un preziosissimo pareggio nella sfida esterna di domenica scorsa contro la Folgore Mamoiada, la rincorsa all'obbiettivo di un'intera stagione.
E' proprio all'indomani del match contro la Folgore che abbiamo contattato mr. Pili per capire meglio come l'Aritzo 1977 sta vivendo e gestendo questo momento fondamentale, con l'attenzione già rivolta alla sfida decisiva contro il Palmas 95.
Mr. Pili, contro la Folgore Mamoiada è arrivato un punto prezioso, dopo una partita combattutissima e sofferta.
Si aspettava qualcosa di più dalla sua squadra o è soddisfatto così?
«E' stato sicuramente un punto prezioso al termine di una partita che io però non definirei sofferta, nel senso che hanno avuto molte occasioni da rete loro per sbloccare il risultato e passare in vantaggio ma ne abbiamo avute altrettante noi.»
Puntavate alla vittoria domenica?
«Diciamo la verità: a noi stava benissimo un pareggio, soprattutto conquistato in trasferta.
Tuttavia, non abbiamo certo rinunciato ad attaccare quando si è presentata l'opportunità.»
L'Aritzo 1977 ha segnato, nel corso della stagione, la bellezza di 89 reti: il vostro è stato sicuramente fra gli attacchi più prolifici di tutta la seconda categoria.
In 30 partite di campionato vi è capitato soltanto una volta di non andare a segno (nella sfida di ritorno contro l'Ovodda); per voi insomma si tratta di una rarità.
C'è qualcosa che non ha funzionato contro la Folgore da questo punto di vista?
«No, assolutamente. La squadra ha fatto una grandissima prestazione e tutto ha funzionato nel migliore dei modi. Siamo riusciti ad essere molto coperti e ben equilibrati in campo, senza rinunciare ad attaccare.»
Come sta attualmente la squadra sotto il profilo della condizione atletica e del morale?
«La squadra ha rincominciato a girare alla grande, come è stato del resto per quasi tutto il campionato.
Il periodo di crisi l'abbiamo superato e la squadra si sta eprimendo nuovamente ai livelli a cui ci aveva abituato; c'è da sottolineare il fatto che per la sfida contro il Mamoiada abbiamo dovuto fare a meno di cinque titolati e abbiamo sopperito a questa assenza decisamente bene.»
Il vostro è stato un finale di campionato non proprio felicissimo: ha avuto paura che i suoi ragazzi, dopo le sconfitte contro il Silanus e l'Ovodda, accusassero il colpo a livello psicologico?
«Per quanto mi riguarda, l'unica sconfitta vera e propria è stata quella contro il Silanus; contro l'Ovodda ci sono stati tutta una serie di fattori che hanno determinato la sconfitta, è stata anche colpa nostra, sicuramente, ma non solo.
Abbiamo la fortuna di avere in squadra giocatori di categoria superiore che hanno aiutato i compagni più giovani a superare questo momento»
Siete attesi, domenica 3 giugno, dalla sfida decisiva contro il Palmas 95: conosce già gli avversari?
Ha idea di quali possano essere le possibili insidie per voi?
«Abbiamo già avuto modo di visionare gli avversari in qualche occasione; sicuramente domenica andremo a vederli nella sfida contro il Mamoiada.
L'Aritzo in casa non ha timore di nessuno, anche se rimaniamo con i piedi per terra e affronteremo l'impegno con il massimo rispetto per gli avversari.»
Mr. Pili, pensa che per voi possa essere un vantaggio il fatto di poter riposare prima di affrontare il Palmas 95?
«Per noi è uguale. Se avessimo giocato domenica avremmo tenuto alta la concentrazione, in questo caso faremo comunque una serie di amichevoli per non perdere il ritmo partita.
Stiamo tirando il cavo, non molliamo, restiamo sempre in tensione.»
Pensa che la differenza di categoria tra le due squadre possa essere un fattore rilevante ai fini del risultato?
«Penso sia assolutamente ininfluente. Come ho già avuto modo di dire prima abbiamo giocatori di categoria superiore tra le nostre fila.
Sinceramente, con tutto il rispetto per i nostri prossimi avversari, temevamo di più la trasferta contro il Mamoiada che la sfida casalinga contro il Palmas.»
Preparete la partita in maniera particolare? Mi riferisco soprattutto all'aspetto psicologico.
«Un grossissimo vantaggio per noi sarà quello di essere supportati e sostenuti da un grande tifo, per il giorno si prevede il tutto esaurito.
In casa possiamo permetterci il lusso di affrontare chiunque a viso aperto, il campo in erba ci da una grossa mano in questo senso.
I conti si faranno dopo la partita di domenica tra Mamoiada e Palmas, in base a quel risultato potremo regolarci sul modo in cui affrontare la partita, non dovremo farci condizionare ma sicuramente sarà un dato da tenere in considerazione.»
Avete problemi particolari di formazione in questo periodo? Come sta la squadra da questo punto di vista?
«Avevamo alcuni problemi per la sfida contro il Mamoiada; da questa settimana ho nuovamente la rosa al completo: 25 giocatori, tutti titolari.
Recuperiamo tre giocatori assolutamente importanti come il capitano Loi, la giovane promessa Secci e il difensore roccioso Loi dietro, senza dimenticare il rientro, già da un mese, di un giocatore per noi fondamentale che è Emilio Fontana, il migliore in campo domenica.
Siamo quindi al gran completo.»