I numeri uno di Sanluri e Castiadas dal dischetto
Portieri e rigori, Zanda: «Quasi due parati a Floris». Stocchi: «Il mio errore decisivo per il ko»
Un rigore e mezzo parato e uno calciato fuori. Che c'è di strano? Nulla, se non i protagonisti. E se nel primo caso Matteo Zanda è il portiere para-rigori, nell'altro il rigorista è un suo collega, Roberto Stocchi, che invece si presenta spesso dagli undici metri. Le quasi due prodezze del portiere del Sanluri e la mancata prodezza del numero uno del Castiadas risalgono a domenica sorsa, decima giornata del campionato di Eccellenza.
Zanda, classe 1986 e numero uno del Sanluri, ha neutralizzato il rigore calciato dal bomber del Pula Omar Floris al 44' del primo tempo quando la gara era sullo 0-0, poi si stava per ripetere quando la sua squadra era già sul 3-0 e gli avversari hanno usufruito del secondo rigore di giornata: ancora Floris dal dischetto, Zanda para ma la palla s'impenna e ha un effetto strano con il vento che la spinge dentro. «Peccato - dice Matteo Zanda alla sua prima stagione col Sanluri - stavo per fare la doppietta e se avessi parato anche il secondo sarei rimasto imbattuto per la quarta gara di fila ma l'importante è aver vinto e poter continuare a sognare alle spalle di squadroni come Olbia, Fertilia e Porto Corallo». Il Sanluri è a due punti dal terzetto di testa, Zanda invece non è la prima volta che vince il duello dagli 11 metri: «A Castiadas parai il rigore a Mirko Onano ma non servì a nulla perché fummo travolti 4-0, quella lezione c'è poi servita per cambiare marcia e ora viaggiamo a mille». Tredici punti nelle ultime cinque giornate hanno proiettato la squadra di Antonio Prastaro ad un passo dalla vetta. «È anche un periodo che ci gira tutto bene - ammette Zanda - la fortuna è importante nel calcio». Ma se il Sanluri vince come è capitato a Pula senza elementi fondamentali come il bomber Fanni, il capitano Ernesto Pilloni e il giovane '93 Paschina vuol dire che c'è un gruppo compatto.
Stocchi, invece, ha fatto l'esordio in campionato proprio a Samassi dopo aver vissuto da dodicesimo di Antonio Puddu ('92) le altre nove giornate. Poteva essere decisivo per il Castiadas quando al 42' del primo tempo si è presentato sul dischetto con la sua squadra in vantaggio 1-0 grazie al gol di Viani, invece il 25enne portiere scuola Cagliari ha mandato fuori il calcio di rigore. «Ho cambiato idea all'ultimo momento - dice Stocchi - pensavo di calciare forte ma poi ha deciso di incrociare il tiro e l'ho angolato troppo. Mi dispiace troppo per il risultato, se avessi segnato il 2-0 la gara si sarebbe chiusa. Ho sulla coscienza la sconfitto ma abbiamo tanto da recriminare, come i due gol annullati a Viani, uno dei quali su un mio rilancio, poi la ripresa è stata un'altra gara e sulle due reti del Samassi potevo fare ben poco». Eppure la prodezza dal dischetto gli era già riuscita in Coppa Italia: «Contro il Muravera ho fatto gol a Toro, anche in quel caso era il 2-0». Sulla scelta del rigorista non c'erano mai stati dubbi. «Quando gioco titolare per mister Piccarreta sono io che devo battere i rigori ma solo chi li calcia li può sbagliare e io in allenamento li segno sempre così come avevo fatto anche in Coppa». E ora? «Non so se sarò titolare col Calangianus - dice Stocchi - a Samassi ero all'esordio quest'anno e voglio rifarmi perché l'errore mi brucia ma se c'è un rigore penso lo batta Viani, lui è il nostro bomber e io devo principalmente pensare a tenere imbattuta la porta».