San Teodoro e Fertilia favorite dal fattore campo ma occhio a Muravera e Castiadas

Un domenica di riposo e poi di nuovo battaglia. Per San Teodoro, Fertilia, Castiadas e Muravera la stagione continua dopo la qualificazione ai playoff promozione. Una coda del campionato che, se gestita al meglio, può aprire la porta della serie D dall'ingresso secondario. Impresa difficile ma non impossibile, riuscita finora, da quando esiste il campionato di Eccellenza, dieci anni fa all'Arbus nella stagione 1999/2000, e appena un anno fa al Selargius di Virgilio Perra.

Il 2 maggio in gara unica, e sul campo della migliore piazzata in classifica, si giocheranno le semifinali: San Teodoro-Muravera e Fertilia-Castiadas, ossia la seconda contro la quinta e la terza contro la quarta. La domenica successiva, in campo neutro, si disputerà la finalissima che decreterà quale squadra rappresenterà la Sardegna negli spareggi nazionali. Dapprima incontrerà nelle semifinali nazionali la rappresentante del girone A dell'Eccellenza toscana in un doppio confronto il 23 e il 30 maggio e, nel caso uscisse vincente, sfiderebbe in una delle 7 finali nazionali, in un doppio confronto il 6 e il 13 giugno, la vincente del derby tra la rappresentante del girone A dell'Emilia-Romagna e quella del girone B sempre dell'Emilia-Romagna.

È proprio l'esempio del Selargius che ispira le quattro squadre squadre che si preparano alla post season. I granata di Virgilio Perra chiusero al quinto posto in campionato, poi si sbarazzarono in successione di Samassi e Portotorres mentre negli spareggi nazionali ebbero la meglio contro il San Nicola Sulmona, in semifinale, e la Civitanovese, in finale.

Favorite di queste semifinali sono, ovviamente, San Teodoro e Fertilia se non altro perché il fattore campo ha il suo peso. Anche se il Castiadas è la squadra, insieme con il Porto Torres, ad aver vinto maggiormente in trasferta, ben 9 volte su 17, mentre per il Muravera bisognerà capire quanto inciderà di più il fatto di aver chiuso al 5° posto una stagione che l'ha visto contendere addirittura il salto di categoria al Porto Torres fino a fine gennaio (quando c'era il tecnico Piras in panchina) oppure aver riacciuffata la qualificazione ai playoff solo al 77' dell'ultima giornata grazie al rigore di Porceddu (contro l'Ittiri) dopo averla persa nella domenica precedente a favore del Sant'Elia. Ecco, magari i cagliaritani di Martinez avrebbero potuto essere considerati la mina vagante di questi spareggi dopo un'incredibile rimonta partita dal mese di dicembre con gli arrivi di Ibba, Atzori, Manunza, Bergese e Cocco. Invece se li giocheranno le squadre che maggiormente hanno occupato, durante l'anno, i quattro posti dietro la lepre Porto Torres, dopo la fiammata iniziale del Tortolì.

San Teodoro-Muravera.

I viola di Tatti non hanno mai perso in casa sul campo. L'unica sconfitta è arrivata a tavolino perché nella prima giornata, contro il Porto Torres (comunque battuto 2-1 sul campo), giocò il calciatore Alessandro Manca che doveva ancora scontare un turno di squalifica accumulata nella stagione precedente. Poi 14 vittorie e 2 pareggi, con 37 gol fatti e 12 subiti, ossia miglior attacco e miglior difesa casalinga dell'intero torneo. Il precedente in campionato, sul sintetico gallurese, risale all'11ª giornata (l'8 novembre 2009) con la vittoria teodorina per 2-1 grazie ai gol di Cacciuto (12' e 15') e Oliveira (56'). Può essere indicatico da un lato ma è fuorviante se si pensa che il San Teodoro schierava Corsi, Arrais, Santosuosso, Marras e Stocchino, poi andati via a dicembre e sostituiti parzialmente con Soggia, Muzzoni, Congiu e Falchi. Un ridimensionamento simile a quello che fece il Selargius l'anno scorso e poi si è visto che risultati ha portato in casa campidanese. Nel Muravera, invece, c'erano Dentoni e Pilo (anche se non giocò perché squalificato) cambiati a dicembre con Ferraro e Boscia (oltre ad Aramu) ma, soprattutto, c'era l'allenatore Marco Piras e ora invece c'è Oliveira a dividersi tra campo e panchina. La novità dell'ultimora è il cambio di portieri con Ullasci che ha rilevato Cinus. Il ritorno è storia più recente, la 28ª giornata (il 28 febbraio 2010) e narra di un 4-0 per il Muravera (doppietta di Lojacono e reti di Boscia e Porceddu): fu la prima vittoria di Oliveira allenatore (il giorno non giocò), dopo due pareggi e una sconfitta, e il San Teodoro pagò oltremodo le assenze in difesa di capitan Pischedda e di Simone Monni. Inoltre si giocò nel campo dei sarrabesi, era l'ultima vittoria prima di quella di domenica scorsa con l'Ittiri ma, soprattutto, Piludu e compagni devono fare i conti con i numeri che vedono i gialloblù mai vincenti fuori casa nel 2010: l'ultimo exploit risale al 20 dicembre 2009, 1-0 a Carbonia, poi quattro sconfitte e quattro pareggi.

Fertilia-Castiadas.

Ironia della sorte, nella stessa 28ª giornata del 28 febbraio 2010 si giocò Fertilia-Castiadas al "Cataldi" di Santa Maria La Palma e finì 3-1 per i giuliani con reti di Carboni (39' e 71'), Mura (43') e di Dessena (55') per sarrabesi. Fu l'unica sconfitta esterna del 2010 dei verdi di Piccarreta dopo il 2-0 di San Teodoro del 3 gennaio. Prevalse la determinazione dei ragazzi di Giorico che dominarono nel primo tempo e ci fu un Luca Carboni in grande spolvero (finora 14 gol stagionali) che ora è pronto a rientrare per lo spareggio dopo aver smaltito l'infortunio. Piccarreta non potrà contare su Festa (rottura crociato) e Diana (operato al menisco) ma chiederà i gol-qualificazione al suo uomo migliore, Mirko Onano (14 reti in tutto). All'andata, 11ª giornata (l'8 novembre 2009), la gara finì in parità 2-2 con il Castiadas avanti per due volte con Diana (44') e mister Piccarreta (64') e il Fertilia ad inseguire con Mereu (52') e Piras che agguantò il pari al 92'. Il Fertilia viene da 5 successi casalingi di fila e tra le mura amiche, nel 2010, ha perso solo contro il Taloro (22ª giornata, 17 gennaio). In trasferta il Castiadas è reduce da due vittorie (con Villasimius e Torres) e un pareggio (a Terralba).