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Seba Pinna vuole il derby: «Selargius pericoloso in trasferta ma il Porto Torres non deve fermarsi»
Il tecnico: «Il 5-1 dell'andata? Già archiviato»

Seba Pinna vuole il derby: «Selargius pericoloso in trasferta ma il Porto Torres non deve fermarsi»

Da una parte il Porto Torres con il miglior rendimento casalingo del girone (più del Salerno) dall'altra un Selargius che, se è vero che non vince da quattro partite, in trasferta ha vinto sui campi di Pomigliano, Arzachena e Civitavecchia. Il tecnico dei rossoblù Sebastiano Pinna conosce bene le insidie di questo derby: «Se avessi potuto scegliere in questo momento avrei preferito incontrare un altro avversario, il Selargius è in assoluto una delle migliori miglirori squadre in trasferta perché si difendono molto bene e poi ripartono con estrema pericolosità». Ma il Porto Torres, a questo derby della 2ª giornata di ritorno, ci arriva carico: «La vittoria in casa del Progetto Sant’Elia è stata importante, ci ha dato slancio, accresciuto l’autostima e maggior consapevolezza di quelli che sono i nostri mezzi».

Che settimana avete trascorso dopo il 4-3 di Sant’Elia?

«Normale, si è lavorato molto e bene, è stata vittoria cercata e ottenuta ma che ha dimostrato che abbiamo dei limiti che ancora non ci permettono di essere una grande squadra. Abbiamo lavorato su quelli perché vogliamo continuare il nostro percorso di crescita continua»

La conferma in questo secondo derby non sarà scontata

«Infatti non lo pensiamo certo noi. Sarà una gara molto difficile, io non posso che fare i complimenti alla squadra di Vincenzo Fadda, che è partita con l'obiettivo della salvezza e, ora, vista l’ottima posizione in classifica e l’organico rinforzato con due grandi arrivi come Porcu e D’Agostino, può ambire a qualcosa di più»

Poi è ancora vivo il ricordo del 5-1 dell’andata

«Io non c’ero, ero ancora al mare ad inizio settembre e, in quel periodo, non pensavo certo che sarei diventato allenatore del Porto Torres. Però ho rivisto i filmati di quella partita e ai ragazzi ho detto che quel 5-1 andava archiviato, loro avevano meritato di vincere e di fare tutti quei gol. Tutte le sconfitte devono insegnare qualcosa, specie quelle più pesanti»

D'altronde il Porto Torres in casa è imbattuto e ha subito solo 2 gol in 8 partite

«Devo dire che da quando ci sono io in panchina (8 partite, ndr) anche in trasferta abbiamo acquisito una bella dimensione, siamo quadrati, una squadra importante. Nelle ultime due gare abbiamo subito qualche gol di troppo frutto però di errori individuali perché il reparto arretrato funziona bene. In casa magari ci mettiamo maggior attenzione e gli errori sono ridotti al minimo»

Torna Frau dopo la squalifica, un elemento importante per voi

«Alessandro era reduce da due giornate di squalifica, al suo posto però ha fatto molto bene Mario Fadda, altro grande giocatore per noi, perciò l’abbondanza è un fatto positivo. In ogni caso la cosa che mi ha fatto più piacere è che la squadra abbia fatto a meno di un giocatore così importante come Frau perché vuol dire che questo è un gruppo è forte e unito»

Porto Torres-Selargius è anche la sfida tra due bomber come Borrotzu e Caboni

«Sarà una grande sfida perché sono due grandi attaccanti. Caboni mi ricorda il Borrotzu giovane, Luca lo conosco bene, venne a giocare nel 2008 alla Torres in C2, allora aveva vent'anni ma si vedeva che era forte. Ricordo il suo esordio a Bressanone col Sudtirol, entro nel primo tempo e prese tante di quelle botte per tutta la gara, poi negli spogliatoi venne dai più anziani a chiedere come fosse andato. Pareggiammo 1-1 e lui giocò molto bene»

Ora che è capocannoniere del girone con 12 reti non ci si può stupire

«Per niente, è maturato tanto si vede. Purtroppo lui è stato frenato dagli infortuni ma ha avuto sempre un grande potenziale. In Sardegna, ormai, tolto il Cagliari non ci sono più squadre professionistiche perciò se dovesse terminare la stagione confermandosi con questa media-gol secondo può tornare tranquillamente a giocare in Lega Pro»

E a al Porto Torres c'è un 19enne bravo come Manca

«Alessandro è del ‘92, sono molto contento della sua crescita, va gestito perché gioca in un reparto dove possiamo contare su tanti giocatori d’esperienza. Ha delle enormi potenzialità, contro il Sora è stato penalizzato lui e noi perché era appena entrato per darci una mano a vincere la partita ed è stato espulso per un intervento che, per essere di manica larga, forse doveva essere solo ammonito. Ma non tocchiamo l'argomento arbitri...»

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2011/2012
Tags:
2 Ritorno
Girone G
Intervista