Talana, scacco al Lotzorai; Marongiu: «Tatticamente siamo stati perfetti»

Il Talana è sicuramente una delle più belle rivelazioni del girone E: la squadra allenata da mister Marongiu è riuscita a calarsi subito con personalità in un campionato tutto nuovo come quello di Seconda Categoria e continua a sorprendere i propri tifosi e gli addetti ai lavori; il pareggio strappato contro una squadra in salute come il Lotzorai, il quinto risultato utile consecutivo, è la conferma più preziosa dell'ottimo lavoro svolto dal tecnico, sia dal punto di vista tecnico che, come accaduto domenica, da quello tattico.

«Ho allenato il Lotzorai per due anni e li conosco abbastanza bene, quindi sapevo che tipo di partita avrebbero fatto, soprattutto in avanti.
Loro giustamente domenica volevano stravincere con noi, pensavano di mangiarci in un sol boccone, ma sono rimasti delusi.
Tatticamente la partita è stata impostata bene, schieravano quasi quattro punte, si aspettavano una difesa a tre, perché è una delle caratteristiche delle squadre che alleno, invece l'ho messa a quattro, più un mediano di contenimento, e hanno fatto più fatica di quanto magari pensassero alla vigilia.
Purtroppo abbiamo preso un gol stupido, andando al riposo sull'1 a 0, poi fortunatamente siamo riusciti a rimediare e addirittura negli ultimi tre minuti abbiamo rischiato seriamente di vincerla, colpendo un palo clamoroso».

Mister Marongiu sta facendo sino a questo momento un ottimo lavoro, nonostante in estate non ci sia stato il tempo sufficiente per preparare al meglio la nuova stagione.
«L'unica cosa che mi rammarica – spiega il tecnico - è di non aver potuto prendere prima la guida della squadra: ho iniziato a lavorare con i ragazzi quando mancavano appena 12 giorni dall'inizio della stagione, considerando che sono stati ripescati all'ultimo momento».

Il Talana sta crescendo, è questa la cosa più importante, sul piano della mentalità.
«E' la prima volta che il Talana sale in Seconda Categoria e sono abituati, da tantissimi anni, a disputare il campionato di Terza; io ho allenato molte squadre in Seconda, ho la fortuna di conoscere bene questa dimensione e sto cercando di farli entrare nell'ottica giusta, stiamo inserendo qualche elemento che arriva da fuori e ora ci stiamo concentrando per raggiungere il giusto grado di affiatamento.
L'ultimo acquisto è stato quello di Giampaolo Usai che assieme a Roberto Murgioni, sempre di Villagrande, ci sta dando una grossa mano; ho a disposizione dei ragazzi molto seri, che seguono i miei consigli e si allenano con costanza; lavoro in una società seria, mi piace».

Il tecnico ha sposato con convinzione questo nuovo progetto, dicendo no a proposte decisamente allettanti.
«Ho rifiutato la panchina della Castor in Prima Categoria per sposare il progetto del Talana, l'ambiente è ottimo, si lavora bene, c'è grande rispetto, son contento».

I risultati raccontano di una squadra assolutamente in forma, ma c'è qualcosa che ancora va migliorata?
«Noi dobbiamo cercare di giocare come sappiamo, i ragazzi hanno grandissime potenzialità ma entrano in campo probabilmente con troppa frenesia; si fanno prendere dalla fretta, non tengono a mente quello che dico loro prima della partita.
Devo sempre aspettare l'intervallo per fargli la ramanzina, e poi di solito disputano un secondo tempo strepitoso».

La sfida casalinga contro la prima della classe rappresenta un'occasione preziosa per saggiare il grado di maturità raggiunto dal Talana.
«Io spero che il fatto di affrontare la capolista ci dia il morale e lo spirito giusto per disputare una grande partita; mi auguro che i ragazzi abbiano imparato qualcosa dalla sfida di domenica: bisogna ragionare, giocare con la giusta calma.
Conosco il Loceri, gli ho allenati in passato e sono una bella squadra, compatta, con giocatori di esperienza, è un bel gruppo.
Noi siamo in casa e cercheremo almeno di non perdere, poi vediamo un po come andrà a finire; nel calcio mai dire mai».