«Mi sono rimesso in gioco con entusiasmo: vivo per questi ragazzi»
Vecchio Borgo da applausi, Murgia: «Il 5-1 alla Baunese? Un'impresa. Noi dietro le tre corazzate, un orgoglio»
Tra i risultati che hanno fatto più scalpore nella prima giornata del girone di ritorno nel girone A di Prima Categoria spicca, senza ombra di dubbio, il 5 a 1 rifilato dal Vecchio Borgo Sant'Elia ad una delle tre corazzate del torneo, la Baunese, che torna in Ogliastra con le ossa rotte e con zero punti in tasca.
Applausi a scena aperta, dunque, per la compagine cagliaritana guidata, per l'ennesima stagione, da un allenatore bravo e preparato come Miro Murgia: a dire la verità il tecnico per quest'anno aveva pensato di prendersi un po' di riposo, ma si è dovuto rimettere in gioco per risolvere la piccola crisi tecnica che si era aperta proprio a pochi giorni dall'inizio del torneo. Ed i risultati stanno dando ragione all'allenatore: 31 punti in classifica, quarto posto, frutto di 10 vittorie e 1 pareggio su un totale di 16 uscite; un bottino davvero niente male per una squadra costruita puntando principalmente sui giovani, e che ora può togliersi ancora tantissime soddisfazioni nelle 14 gare che mancano da qui alla fine, partendo proprio dal prossimo impegno, sabato in trasferta, nella tana del Sadali.
«Domenica scorsa i miei ragazzi hanno compiuto una grandissima impresa – dichiara con il pieno di soddisfazione mister Murgia – contro una squadra che è stata chiaramente costruita per vincere il campionato e ha tutte le carte in regola per lottare per il primo posto sino all'ultimo minuto. Ci siamo trovati di fronte una compagine esperta e molto forte in ogni reparto, mentre noi, invece, eravamo reduci dalla partitaccia casalinga contro il San Vito, che stavamo conducendo con il risultato di 2 a 0 quando mancava circa mezz'ora alla fine, ma a causa di un calo di concentrazione che ha coinvolto tutti i ragazzi in campo, e che mi ha fatto davvero arrabbiare tantissimo, abbiamo buttato letteralmente i tre punti alle ortiche. Non possiamo commettere questi errori e uscire sconfitti, a questo modo, da una gara che era importantissima per il proseguo della nostra stagione».
Nonostante l'amarezza, il tecnico non ne ha fatto assolutamente una tragedia, anzi.
«Io credo che la cosa più importante in questi casi sia quella di imparare la lezione: ogni sconfitta può aiutarti a crescere, ed in effetti siamo riusciti a ripartire con tanta determinazione. I ragazzi hanno avuto un approccio, un impatto alla sfida contro la Baunese davvero degno di nota: meritano un applauso per quello che hanno fatto vedere in campo. Abbiamo sofferto, in pratica, solo alla fine del primo tempo, quando i nostri avversari hanno trasformato un calcio di rigore e hanno riaperto il discorso, ma nella ripresa ci siamo espressi con buona personalità. Si è trattata di una vittoria sofferta e difficile, ma davvero molto bella; sono felice per i miei: hanno avuto la meglio nei confronti di una corazzata e, ripeto, il 5 a 1 finale potrebbe quasi far pensare ad una partita a senso unico, ed invece i nostri avversari hanno combattuto con il coltello tra i denti sino al triplice fischio. Sul piano tattico e tecnico ci hanno dato tanto filo da torcere e credo che si meritino assolutamente di stare là in alto in classifica».
Il Vecchio Borgo Sant'Elia ha attualmente 31 punti in classifica, cinque in meno rispetto alla Baunese di mister Masia.
«Non posso che essere estremamente soddisfatto. Quest'anno avevo intenzione di prendermi una pausa, ma poi è successo che l'allenatore che stava seguendo la squadra ha mollato l'incarico a pochi giorni dall'inizio del torneo, a causa di problemi personali, così sono stato quasi costretto a rimettermi in gioco. Ora ho la possibilità di lavorare con un gruppo molto, molto giovane, se si considera che la nostra rosa è composta per un buon 50-60% da ragazzi nati nel 2004 e nel 2005, a cui si aggiunge qualche classe 2006. Ci siamo dovuti rimboccare le maniche, soprattutto all'inizio, perché c'erano diverse cose da sistemare, E si capisce bene, non è proprio facilissimo prendere in mano le redini di una squadra che per oltre un mese è stata allenata da un altro tecnico, così siamo dovuti quasi ripartire da zero con la preparazione, con tutto quello che questo comporta».
Mister Murgia ha ricevuto tutte le risposte che si aspettava da parte dei suoi.
«I ragazzi si sono messi a disposizione con il massimo dell'impegno, e io sono convintissimo che alla fine i sacrifici e il lavoro pagano sempre; in classifica siamo alle spalle di tre autentiche corazzate, che hanno investito tanti soldi per allestire delle rose di primissimo livello, come è giusto che sia del resto, quando ne hai la possibilità; parliamo di squadre che potrebbero ben figurare anche in categorie superiori alla Prima. Noi ormai le abbiamo incontrate tutte e tre: Decimoputzu, Cannonau Jerzu e Baunese già per due volte, a dire il vero. Trovarci subito a ridosso delle prime della classe è un motivo di grande orgoglio per noi, e se poi riusciamo addirittura a vincere gli scontri diretti, come è successo con la Baunese domenica scorsa, e come successo con il Decimoputzu, per noi è tutto oro colato».
In casa Vecchio Borgo, del resto, i margini di miglioramento sono ampissimi.
«Quando hai a che fare con ragazzi molto giovani devi mettere in preventivo che potresti alternare giornate molto positive con altre meno fortunate: gli alti e i bassi, in questo caso, fanno parte del gioco. Al momento stiamo lavorando per cercare di mantenere la concentrazione al massimo per tutti i 90' della partita, anche perché ci capita ancora troppo spesso di pagare a caro prezzo alcune disattenzioni commesse nei momenti chiave delle sfide: penso, ad esempio, al match che abbiamo giocato a Tertenia, e che conducevamo per 3 a 0 sino al 35' della ripresa, ma poi la partita si è chiusa 3 a 3. Io sono abituato a mettermi in discussione costantemente, ed i ragazzi lo sanno; abbiamo già dimostrato, comunque, di poter dire la nostra anche contro le compagini più quotate del torneo, mi aspetto sempre il massimo e io i ragazzi stanno capendo che se non giochi con l'intensità giusta puoi perdere con chiunque».
I biancazzurri stanno crescendo parecchio sul piano della personalità.
«Ci è capitato di rimettere in piedi delle partite che sembravano irrimediabilmente compromesse: penso alla sfida casalinga contro l'Himalaya, che stavamo perdendo per 2 a 0 dopo i primi 10' di gioco, partita che poi abbiamo condotto in porto 3 a 2. Diciamo pure che le motivazioni, la fame e i sacrifici fanno la differenza: io mi aspetto che la determinazione possa entrare nel dna di questa squadra; quando prendi consapevolezza della tua forza diventa tutto più semplice. Ma ribadisco: ci stiamo togliendo già tantissime soddisfazioni, i nostri avversari ci fanno puntualmente i complimenti per il gioco che riusciamo ad esprimere, nonostante si tratti pur sempre di un campionato di Prima. Ci piace far divertire il nostro pubblico e vogliamo crescere e migliorare, cosa che vale anche per me ovviamente. Ne approfitto, anzi, per ringraziare pubblicamente i miei ragazzi per l'impegno che stanno mettendo in campo».
Il calendario ora riserva la sfida contro il Sadali: mister Murgia si aspetta una buona dose di conferme.
«Sarà importante dimenticare in fretta il 5 a 1 alla Baunese, una cosa su cui dovrò lavorare parecchio; se stiamo a guardare la classifica, infatti, si rischia di credere che la partita di Sadali sia già vinta in partenza, ed invece sono convinto che ci aspetta un match difficilissimo, contro una compagine in salute che nelle ultime gare ha ottenuto tanti punti importanti. Avranno il vantaggio di giocare in casa, di fronte al loro pubblico, quindi per noi non sarà assolutamente una passeggiata, anzi».
Il tecnico scommette ad occhi chiusi sui suoi ragazzi, a partire dal capocannoniere della squadra, Siddi, che ha già realizzato 11 centri, passando poi dai vari Limbardi, Ataldi e Perra, che stanno facendo vedere ottime cose, in fase realizzativa ma non solo.
«Avere la possibilità di lavorare con tanti ragazzi interessanti mi gratifica parecchio, anche se il mio desiderio per quest'anno era quello di confrontarmi, magari, con una categoria superiore alla Prima. Ma l'amore per questa squadra, e la possibilità di aiutare a crescere tanti giovani mi ha portato a fare un passo indietro e a rivedere i miei piani. Però ripeto: avere la possibilità di lavorare con i ragazzi mi regala una soddisfazione enorme, indipendentemente dalla categoria, ed i miei calciatori possono confermare che mi sono rimesso in gioco con il massimo dell'entusiasmo».
Murgia chiude con un'autentica dichiarazione d'amore per i suoi.
«Questi ragazzi mi sorprendono ogni giorno di più: hanno tanta voglia di imparare, sono come delle spugne in questo senso e io vivo per loro».