«Non so se giocherò in serie D o C, penso alla squadra»
Villacidrese, Palermo è capocannoniere: «Mi trovo bene ma in campo sono Ryduan e non il figlio di Martin»
Tre partite e mezzo e cinque reti segnate. Ryduan Palermo è il capocannoniere dell'Eccellenza e ogni volta che l'attaccante argentino segna la Villacidrese vince: doppietta nel 3-0 al Taloro, un gol nello 0-2 ad Arbus e altra doppietta nella rimonta al San Teodoro, segnando due calci di rigore col primo parato ma fatto ripetere e messo dentro con la personalità del 26enne che sa portare il peso di un cognome importante (il papà Martin è stato bomber del Boca Juniors e della Nazionale albiceleste). Fiore all'occhiello della campagna acquisti dei mediocampidanesi, a 26 anni vanta già esperienze coi cileni del Santiago Morning, i messicani del Tlaxcala, gli honduregni del Marathón e, nell'ultima stagione, gli spagnoli del Lenense in Tercera Division (quinto livello del calcio iberico). «Sono abituato a portarmi dietro un cognome importante - dice Ryduan - in tutti i paesi in cui ho giocato si è detto sempre: "Ecco il figlio di Martin Palermo". Ma io faccio quello che mi piace, cioè giocare a calcio e, dentro il campo, sono Ryduan Palermo e non il figlio di Martin. Mio padre guarda sempre le mie partite, ci sentiamo e mi parla sempre prima degli errori che faccio e solo dopo mi fa i complimenti».
Ottimo l'impatto con l'Eccellenza sarda: «Mi sto trovando bene, nelle partite c'è tanta battaglia e a me piace. Penso che tutti i giocatori della squadra sono importanti, dobbiamo stare uniti e dare il 120% per vincere le partite. Io ho la personalità e l'ambizione di puntare sempre a migliorare, non so se la carriera mi porterà in serie D o serie C. Adesso sto bene a Villacidro e coi miei compagni. Contro il San Teodoro abbiamo fatto un buon primo tempo senza pericoli ma abbiamo subito un gol per un infortunio, nella ripresa abbiamo avuto una grande reazione e giocato come sappiamo segnando due gol. Il rigore parato? Tutti sbagliamo durante le partite e sbaglia solo chi ci tenta, io ho sbagliato il primo rigore ma ho continuato con la sicurezza di ciò che so fare, senza abbassare la testa. Per fortuna i miei due rigori sono serviti per vincere la partita».