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Zac chiede pazienza: «Date tempo al Muravera, il gruppo è ottimo e faremo bene»
«Il nostro campionato è iniziato alla 2ª giornata»

Zac chiede pazienza: «Date tempo al Muravera, il gruppo è ottimo e faremo bene»

Un inizio shock a Samassi, poi la beffa del pari in casa contro il Calangianus e, infine, l'exploit di domenica con la vittoria per 2-0 a San Teodoro. Scusate il ritardo si potrebbe dire a Muravera anche se per il tecnico Giampaolo Zaccheddu il vero handicap c'è stato all'esordio con il ko in trasferta per 3-0: «Il nostro campionato è iniziato alla seconda giornata contro il Calangianus, nella prima ci sono state tante situazioni non valutabili mentre a San Teodoro ho visto la mia squadra giocare e in crescita, perciò sono comunque soddisfatto dell'inizio del campionato considerando che siamo ancora dentro la Coppa Italia».

Da cosa sono dipese le difficoltà iniziali?

«Beh, la squadra è stata totalmente rinnovata, compresa la guida tecnica e ci vuole un po' di tempo affinché si possano trovare gli equilibri giusti. Abbiamo 4 punti ma ne avremmo potuti avere anche 6 per la mancata vittoria con il Calangianus»

Rammarico, sfortuna o errori nelle prime due gare con Samassi e Calangianus?

«Solo errori direi, a Samassi dopo 2' c'è stata un'incomprensione tra Vacca e Toro che poi ha portato al rigore e all'espulsione del nostro portiere, sul secondo un altro errore, poi c'è stata anche l'espulsione di Piludu. Insomma, la classica partita nata male e finita peggio. Contro un Calangianus ridotto in dieci uomini l'errore è stato quello di non chiudere la gara, in alcuni casi per il troppo egoismo in avanti e poi abbiamo subito il gol del pareggio in contropiede a 10' dalla fine contro una squadra che ormai non attaccava più. Io dico che quando ci sono molti giovani in campo si parlerà spesso di errori»

Si dice un gran bene di Corona, 40 gol a Barumini in Prima categoria, cosa gli manca per imporsi in Eccellenza?

«Non lo conoscevo e sono curioso di vederlo all'opera in questa categoria. Alcune circostanze hanno portato al suo poco utilizzo, in Coppa Italia avrà modo di mettersi in evidenza. È bravo tecnicamente e ha molta qualità se mi segue potrà dare tanto alla squadra, perché un giocatore completo deve unire il lato tecnico alla mentalità giusta»

Muravera è una piazza esigente, saprà aspettare la crescita della squadra?

«Il calcio è uguale dappertutto, c'è poca pazienza nei tifosi e nei dirigenti, io mi auguro si possa dare il tempo a questa squadra di crescere ma noi allenatori sappiamo che la nostra posizione è legata ai risultati. Io dico che la squadra merita fiducia e dico anche di aspettare prima di dare giudizi che possano essere affrettati, bisogna attendere qualche settimana prima di dire se questo è un gruppo valido per l'Eccellenza o se è nato male. Io sono fiducioso, ci sono giovani bravi e "anziani" altrettanto validi»

Ci doveva pensare il diesse Angelo Farci per far ricordare che Zaccheddu era libero dopo due campionati vinti in Promozione?

«Non c'era bisogno, le richieste anche l'anno scorso non sono mancate. Io dovevo allenare il Quartu 2000 poi il progetto non è stato portato avanti ma nelle successive proposte che ho ricevuto ho riscontrato che non c'erano i presupposti perché potessi allenare. Diciamo che non sono uno che si "vende" bene ma devo anche dire che fortunatamente ho allenato squadre con grandi giocatori e sono loro che fanno diventare bravo un allenatore, poi è chiaro che per rendere al meglio ci vuole la fiducia e il supporto della società, nessuno fa miracoli»

E Zaccheddu la sente la fiducia a Muravera?

«Sì, penso proprio di sì, poi ripeto che la nostra posizione si fa più debole quando vengono a mancare i risultati»

L'importanza del ds Farci, un binomio che a Pula ha funzionato benissimo

«Angelo è un diesse che conosce il calcio come pochi, i risultati che ha ottenuto in questi anni a Selargius e Pula parlano da soli, per me è una persona molto corretta, un pregio che in questo mondo viene sottovalutato troppo. Lui e la società mi hanno consegnato un ottimo gruppo, ci sono tutti i presupposti per lavorare bene, mi auguro che questo progetto possa essere portato avanti per tutta la stagione»

Parte di quel Pula vincente si è un po' trasferito a Samassi, sorpreso dei risultati di Falco?

«Nunzio ha tutte le qualità per essere un ottimo allenatore e i risultati che ha ottenuto l'anno scorso lo testimoniano. A volte si pensa che sia facile allenare una squadra composta da grandi giocatori sottovalutando le difficoltà che si incontrano nel gestire quelli con personalità specie quando li mandi in panchina o in tribuna. Lui è stato bravo perché ha vinto battendo un concorrente come il Porto Corallo e quest'anno non ha cambiato molto ed è partito bene in campionato, penso che confermerà le sue capacità di tecnico»

Che campionato farà il Muravera?

«Noi vogliamo migliorare la posizione dello scorso anno, l'arrivo di Cotza ci ha fatto fare un salto di qualità ma in molti si sono dimenticati che c'è infortunato Angelo Marci. Ora a centrocampo stiamo giocando in tre, un modulo diverso da quello di inizio anno e col rientro di Marci posso avere quattro giocatori per tre posti»

Incombe la Coppa Italia, domani c'è il vostro primo derby stagionale del Sarrabus contro il Castiadas: scatta il turnover?

«Farò giocare la miglior formazione possibile perché vogliamo vincere e far migliorare la condizione dei giocatori. Al derby ci tengono a Muravera come a Castiadas, tutti vogliono fare bella figura anche perché in palio c'è una semifinale, io ho vinto una Coppa Italia e so che è un bel traguardo»

Il fatto che Castiadas e Porto Corallo siano partite bene sprona Muravera a fare sempre meglio?

«Nel Sarrabus, inutile nasconderlo, c'è competitività. Ogni domenica, a fine gara, si chiede per prima cosa il risultato che fanno le altre cugine, io però guardo al Muravera e penso a farlo salire più in alto possibile. Noi non dobbiamo fare la corsa su nessuno e poi non possiamo paragonarci al Porto Corallo, il mio amico Marco Cossu ricorda sempre che sono una matricola ma hanno costruito una squadra per stare nei quartieri alti»

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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