Castiadas, il segretario D’Apice: «Orgogliosi di aver battuto la capolista Stintino, a Monastir una trasferta insidiosa»
Un grande, grandissimo Castiadas supera di misura (3-2 il finale) un altrettanto grandissimo Stintino e si porta a un solo punto dalla vetta, occupata ancora dalla matricola biancoceleste, autentica rivelazione di questo inizio di campionato. C’è molta soddisfazione ed entusiasmo nel club biancoverde e ad analizzare la sfida di domenica scors è il segretario dei sarrabesi Stefano D’Apice: «È stata una gran bella partita tra due compagini che lotteranno entrambe fino alla fine per la vittoria del campionato. Il Castiadas ha avuto diverse occasioni durante l’arco di tutti i 90’ ma il momento chiave dell’incontro è stato l’inizio del secondo tempo. Il Castiadas è rientrato in campo più determinato ed abbiamo realizzato quell’uno–due micidiale nei primi tre minuti che ci ha poi permesso di portare a casa la vittoria». Per la matricola biancoceleste della Nurra, si tratta del primo stop stagionale ed ora il Castiadas vede la vetta più vicina: «È stata una bella soddisfazione battere un avversario come lo Stintino. Certo, saranno pure una neo-promossa, che partecipa per la prima volta a un campionato di Eccellenza, ma annovera, tra le sua fila, giocatori importanti e di spessore, che conoscono bene la categoria, come Gigio Secchi, Sini, Cherchi e poi hanno Doukar, un attaccante davvero formidabile. Aver vinto contro di loro è un grande motivo d’orgoglio e ci fa proseguire con fiducia il nostro cammino domenica dopo domenica».
Se si fa eccezione dell’amara parentesi della Coppa Italia, con l’eliminazione ai rigori ad opera del Muravera, il Castiadas sembra che stia rispettando i pronostici della vigilia, volendosi ritagliare uno spazio importante in questo campionato di Eccellenza che si
preannuncia combattuto ed equilibrato: «Oltre al Castiadas, credo che ci siano diverse squadre che possono centrare la vittoria finale. C'è appunto lo Stintino, cito in primis il Sorso di mister Pierluigi Scotto, che abbiamo affrontato in trasferta un paio di settimane fa e mi ha destato una notevole impressione. Non sono da meno l’Atletico uri e il Muravera che ci ha eliminato in Coppa Italia, e malgrado un inizio di campionato difficile, non tralascerei nemmeno Samassi e Torres, che con il mercato di riparazione alle porte, possono migliorarsi e recuperare posizioni in classifica, anche se i sassaresi stanno già iniziando a farlo. Insomma, a mio avviso, non ci sarà un ammazza-campionato come il Tortolì della passata stagione. Mai come quest’anno l’Eccellenza è un campionato difficile ed ogni domenica ci riserva sempre risultati a sorpresa».
Archiviata la bella vittoria interna contro lo Stintino, il Castiadas si prepara alla prossima sfida in trasferta contro la Kosmoto Monastir: «Sarà una gara ricca di insidie – ammette D’Apice – affronteremo un avversario che scenderà in campo con il coltello tra i denti e dunque sarà disposto a vendere cara la pelle. Noi andremo li a fare la nostra partita, cercando di portare a casa un risultato positivo, consapevoli dei pericoli che andremo a correre ma altrettanto consci della forza della nostra squadra».
Maddalenino doc, per cinque anni ha ricoperto con diligenza e professionalità, il doppio ruolo di team manager e segretario all’Ilvamaddalena. La scorsa estate, il passaggio in terra sarrabese, alla corte del Castiadas: «All’Ilvamaddalena sono stati cinque anni fantastici, un percorso che mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista e a tutto questo lo devo esclusivamente a tutti i suoi dirigenti che mi hanno insegnato tanto. Sono approdato al Castiadas per provare una nuova esperienza di vita e debbo dire che ho trovato un ambiente bellissimo composto da persone squisite e per bene. Lo scorso campionato ho avuto il piacere di conoscere il presidente Pierpaolo Piu, una persona unica, un vero uomo di sport. Di Lui, mi ha colpito la passione che ci mette per la sua squadra. A luglio mi ha contattato e quando ci siamo sentiti mi è piaciuto il suo progetto e non ho avuto esitazioni ad accettare. Spero di ripagare la sua fiducia che lui ha riposto in me, lavorando sodo e impegnandomi con tutto me stesso». Andrea Benenati