Salta al contenuto principale
Gianni Piras, allenatore, Alghero
«La città ha voglia di raggiungere traguardi prestigiosi»

Alghero, in testa per Natale, Piras: «Qui la mia sfida più difficile ma alle pressioni ci sono abituato»

Alghero primo in classifica, e con merito, alla luce dello strepitoso 4 a 2 rifilato alla corazzata Valledoria, nell'ultima uscita di campionato, che ha regalato a mister Gianni Piras e ai suoi ragazzi il sorpasso nei confronti, proprio, dei rossoblù e un Natale da sogno con ottimi numeri: 29 punti in cassaforte, frutto di 9 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, il passo falso rimediato alla sesta giornata in casa dell'Ittiri Sprint. Dopo quel ko i giallorossi hanno ripreso a correre fortissimo, con una striscia di cinque successi e un pareggio. I catalani trascorreranno la pausa in tutta serenità e col morale al massimo, preparando il rientro in campo, fissato per l'8 gennaio, nella trasferta a Siligo.

 

«La vittoria ottenuta contro il Valledoria pesa tantissimo, non ci sono dubbi in questo senso — dichiara mister Gianni Piras — considerando che ci ha permesso di agganciare la vetta della classifica, anche se non vorrei mettere in secondo piano il successo strappato al Campanedda, per 1 a 0, che ci ha dato ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi e ci ha permesso di raggiungere i grandissimi risultati che poi sono arrivati in seguito».
Il tecnico ritorna sull'ultima uscita dei suoi. «Il Valledoria si è confermata un'ottima squadra, ben allenata e ben messa in campo tatticamente; a dire la verità avevano qualche assenza pesante per via delle squalifiche, soprattutto al centro della difesa, e questo ha un po' fatto la differenza».
L'Alghero, invece, ha mandato in play la classica prestazione perfetta.
«Siamo stati bravi a fare le cose che ci escono meglio, dal primo all'ultimo minuto, a partire dal palleggio. Abbiamo giocato con un ritmo alto, penso che sia stato questo aspetto, in definitiva, che ci ha permesso di fare quattro gol».

I giallorossi hanno centrato così il sesto risultato utile di fila, solo vittorie e un pareggio, in casa contro il Ploaghe.
«In campo ci sono anche gli avversari, non possiamo dimenticarlo. Il Ploaghe in quella circostanza ha sfornato un'ottima partita e ha giocato meglio di noi; il pari è meritato, anzi, forse poteva andarci anche peggio perché ci hanno creato tantissimi problemi; non eravamo di sicuro nella nostra giornata migliore».
Piras può ritenersi assolutamente soddisfatto per quanto riguarda il rendimento della sua squadra nella prima parte della stagione.
«Mi sta piacendo la capacità di gestire le situazioni più diverse; sotto questo aspetto stiamo crescendo molto, ora dobbiamo imparare a tenere i ritmi della gara sempre alti, una delle cose più importanti, almeno per quanto mi riguarda».

Del resto il campionato presenta tantissime insidie, con l'Alghero che guida il trenino composto anche da Campanedda, Valledoria e Ittiri tutto racchiuso in tre punti.
«Un torneo difficilissimo perché, al contrario di quello che si può pensare, non corriamo da soli, ma ci sono tante altre squadre attrezzate per competere per il salto, con giocatori di categoria superiore. Le prime quattro della lista non le nomino nemmeno, il cammino che stanno mettendo in piedi è chiaro ed inequivocabile. Al conto ci aggiungo pure Ploaghe e Siligo: anche se sono un po' staccate dal treno di testa possono mettere i bastoni tra le ruota a chiunque, ma ci sono altre mine vaganti, in questo senso». Le brutte sorprese sono sempre dietro l'angolo, insomma. «Tutte le compagini di questo torneo hanno giocatori importanti in rosa; se sbagli approccio alla gara sei fritto; non puoi abbassare la guardia nemmeno per un istante, altrimenti si fa molto dura».

L'Alghero vanta il miglior attacco, con 32 centri all'attivo: Pinna (7 gol) e Livesi (6 reti) in questo senso stanno facendo un ottimo lavoro.
«Eppure da questo punto di vista non siamo partiti proprio benissimo, considerando che soprattutto nelle prime giornate i gol molto spesso sono arrivati dai difensori e non dalle punte. Con il passare del tempo la squadra sta trovando la propria identità di gioco: riusciamo a portare con maggiore frequenza la palla in avanti, anche con giocate importanti, e gli attaccanti ne stanno beneficiando; ora attraversano un buon periodo, anche da un punto di vista personale ed è normale che ti diano qualcosa in più».

L'unico passo falso, almeno sino a questo momento, è arrivato nel match in casa dell'Ittiri.
«Ogni sconfitta insegna più di dieci vittorie: stiamo parlando di una partita storta, in cui ho sbagliato alcune scelte; mi prendo le mie responsabilità, insomma, per non essere riuscito a mettere a proprio agio i ragazzi. Naturalmente non ci nascondiamo dietro ad un dito: l'Ittiri è stato più bravo di noi, hanno vinto la partita con merito, stiamo parlando di una grande squadra, con elementi di spessore in ogni reparto. Noi quel giorno non siamo stati assolutamente all'altezza, da diversi punti di vista. Un passo falso ci può stare, l'importante è cercare di fare tesoro anche delle giornate negative».

I giallorossi puntano al salto di categoria, ma Piras non si fa travolgere dalle emozioni.
«È normale che ci sia un pizzico di pressione, c'è sempre, del resto, a tutti i livelli, ed è una cosa normale per un allenatore: io vengo da vent'anni spesi nei Settori Giovanili e anche in quel caso dovevo fare i conti con le aspettative; ho sempre allenato squadre importanti e assieme alla crescita dei ragazzi ho dovuto sempre pensare anche a centrare i risultati e gli obiettivi sportivi. Sono abituato a vivere queste situazioni, insomma, anche se quella con l'Alghero è la mia sfida più difficile: la città ha tantissima voglia di raggiungere un traguardo prestigioso come può essere il salto di categoria e l'approdo in Promozione e la società mi sta mettendo nelle condizioni ideali per poterlo raggiungere; proprio per questo sento un po' il peso addosso per come andranno le cose. Mi sento di dire, comunque, che possiamo e dobbiamo migliorare ancora molto: serve più continuità nell'arco dei 90', perchè a volte ci manca un po' il ritmo, e se giochi con un'intensità bassa risulta difficile sorprendere l'avversario; spero che piano piano si possano vedere dei passi in avanti in questo senso, in modo da riuscire a portare le partite a casa con più facilità».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2022/2023
Tags:
Prima Categoria
Girone E