L'ex bianconero: «Io tutto del Cagliari? Felice»
Ariaudo e la ferita aperta: «Il ko con la Juve? Se penso al gol annullato a Nenè...»
È diventato tutto rossoblù qualche giorno prima di incontrare la sua ex Juventus. Non è partito tra i titolari ma Lorenzo Ariaudo, dopo appena 7', aveva già fatto il suo ingresso in campo per l'infortunio di Agostini dopo lo scontro con Krasic. Subito di fronte al suo recente passato proprio adesso che il Cagliari è il suo presente e futuro: «Sono contento che il presidente Cellino mi abbia riscattato - dice Ariaudo - Qui mi trovo molto bene». Perdere 3-1 subito dopo che l'arbitro ha negato al Cagliari il gol del 2-2 aumenta il rammarcio dell'esterno rossoblù: «Abbiamo disputato una buona partita, senza nessun timore reverenziale: siamo convinti di potercela giocare alla pari contro chiunque. Una buona partita, ma purtroppo il risultato ci ha dato torto. Naturalmente il rammarico più cocente è dovuto al gol annullato a Nenè. Gli arbitri fanno il loro mestiere, noi calciatori facciamo il nostro, entrambi cerchiamo di dare il meglio. A volte ci azzecchiamo, altre no».
Un pensiero all'ex Matri e uno all'azzurro Astori - Una gara segnata dalla doppietta di Alessandro Matri, l'ex ha colpito subito non appena ha rimesso piede da avversario al Sant'Elia. «Lui ha solo fatto il suo dovere - precisa Ariaudo - era un avversario, ha dato il massimo per la sua squadra. È stato strano giocargli contro, è un amico, ma in campo di amici non ce ne sono, se c'è una "stecca" da dare, la si deve dare! Ho sentito Ale per congratularmi per la chiamata in Nazionale. A proposito, faccio i complimenti anche ad Astori per la convocazione in azzurro. È cresciuto molto, sta facendo un bel percorso. Per me è un punto di riferimento, spero di imitarlo».
La duttilità è la sua fortuna - Ariaudo nasce centrale ma ben si adatta come difensore esterno. «Nelle giovanili della Juventus, ho svolto entrambi i ruoli - ricorda il rossoblù - Diciamo che da centrale devi avere una visuale maggiore del gioco, stare maggiormente attento a concentrato; da terzino, sei chiamato a spingere di più, quindi in un certo senso è più divertente, ma non ho particolari preferenze, sono a disposizione del mister».
La testa è già alla gara contro il Chievo - Archiviata la sconfitta contro la Juventus, si pensa già al Chievo, un avversario in forma. «È una squadra ostica, organizzata, difficile giocargli contro - chiude Ariaudo - Sarà una frase fatta, ma il nostro obiettivo primario rimangano i 40 punti per la salvezza. Se faremo di più, tanto di guadagnato».