Sulla corsa al titolo: «La spunterà l'Orione»
Bruno Madeddu fa festa con il suo Villasimius: «Stiamo offrendo il calcio migliore del girone»
Per Bruno Madeddu si tratta di un compleanno davvero dolcissimo, sicuramente, almeno, dal punto di vista calcistico: il tecnico, che compie gli anni proprio quest'oggi, può ritenersi sicuramente soddisfatto per la striscia di sei risultati utili consecutivi messi insieme dal suo Villasimius, che dopo una partenza stentatissima, tre punti nelle prime otto gare, ha finalmente trovato i giusti equilibri e lo stato ideale di forma, confermandosi così con il passare delle giornate come una delle squadre più temibili e competitive del girone: tutte le prime della classe contro i giallo-blu hanno accusato qualche problema, per usare un eufemismo; un dato che racconta tutta la forza di questo gruppo, che ora è pronto a vivere al massimo un girone di ritorno che si annuncia spettacolare, soprattutto se verranno bissate le prove superbe e caparbie dell'ultimo periodo.
«Contro il Barisardo è andato tutto alla perfezione, il risultato parla chiaro: abbiamo condotto la partita per tutti i 90', rischiando pochissimo. Per noi è stata una sfida molto importante, soprattutto per la nostra autostima, al pari di quella con l'Orione; i selargini hanno un organico davvero eccellente ma contro di noi non hanno sicuramente brillato. Discorso diverso merita la sfida alla Baunese: abbiamo subito un vero e proprio furto: il pareggio è opera del direttore di gara, che ha dato ben 7 minuti e 39'' di recupero, un fatto ingiustificato, se si considera che ci sono state soltanto cinque sostituzioni e nessun infortunio. Ha fischiato la fine solo dopo il loro gol, un episodio amarissimo».
Una testimonianza forte, che si aggiunge al coro degli scontenti che in questi giorni stanno mandando chiari messaggi, spesso con azioni eclatanti, vedi ad esempio il caso del Sanluri e quello delle scorse ore del Carbonia, alla Federazione.
«Chi ha la possibilità di farlo, dovrebbe correre ai ripari: stanno semplicemente mandando allo sbaraglio dei ragazzi che in molti casi non hanno la giusta preparazione per affrontare un campionato difficile come la Prima, figurarsi poi la Promozione o l'Eccellenza.Forse è preferibile un arbitro a fine carriera, ma di esperienza, piuttosto che questi giovani che non hanno mai praticato uno sport: li armano di fischietto ma, poveretti, non sanno nemmeno loro che pesci pigliare. Studiare le regole da un libro è semplice, applicarle la domenica sul campo è una questione molto più complicata, evidentemente».
Poi aggiunge:
«Non amo fare polemiche di questo tipo, sono decisioni che penso vadano accettate, ma se si continua così, le conseguenze potrebbero essere drammatiche; è quanto suggeriscono gli ultimi sviluppi, con le proteste, anche piuttosto dure, di alcune formazioni. Per una società è difficile andare avanti nonostante la crisi, vengono fatti dei grandi sacrifici, quotidianamente, e non fa piacere ricevere certi trattamenti, alcuni davvero clamorosi, in maniera gratuita».
La mente corre ad una gara di tanti anni fa:
«Mandarono una giovane ragazza ad arbitrare il Villasimius: ci fu un contatto in area di rigore avversaria, e fece battere il penalty nella nostra porta, assegnandoci il fallo contro; scandaloso per una gara del campionato FIGC, che è stata ovviamente rigiocata. Ci troviamo spesso inermi, ma se le cose continuano di questo passo, non si potrà più fare finta di nulla»
Concentriamoci nuovamente sul presente: state attraversando un ottimo momento, dopo un avvio da incubo.
«Siamo partiti in ritardo, senza poter quindi fare la preparazione; purtroppo chi pratica sport in una località turistica deve mettere in conto che prima viene il lavoro, e la stagione, poi il calcio. Ci sono mancati diversi ragazzi, abbiamo affrontato le gare con questo grave handicap, pagato a carissimo prezzo».
Le soddisfazioni dell'ultimo periodo sono un risarcimento decisamente valido in questo senso:
«Il nostro livello di fiducia e autostima cresce visibilmente giornata dopo giornata, oltre alle prestazioni stanno arrivando i risultati. Non sono presuntuoso, non lo sono mai stato, ma secondo me stiamo offrendo il miglior calcio di tutto il nostro girone; affrontiamo tutti allo stesso modo, senza timore. Con il Sant'Elia è stata la miglior partita della stagione, anche se abbiamo perso 3 a 0, ma è stato bellissimo vedere i miei ragazzi esprimersi così bene».
Madeddu spende parole al miele per i suoi:
«Mi ritengo fortunato ad allenare questo bel gruppo. Ho piena fiducia nei ragazzi, seguono al meglio i miei consigli e si allenano con entusiasmo e allegria: sono stati loro a spingere per un mio ritorno, a me piace stare assieme ai giovani, lo sport è una dimensione sana, almeno al nostro livello, mi gratifica tantissimo».
Un'esperienza che è destinata a continuare nel futuro prossimo, «anche perchè la società si sta consolidando, con l'innesto di nuovi dirigenti e nuovi sponsor; un aspetto che ci regala ulteriore fiducia».
Ora sotto con l'Idolo, un banco di prova attendibile e di primissimo livello:
«Giocheremo su un campo difficilissimo, ostico come pochi. All'andata ci rifilarono un pesante 4 a 1, ma ora le cose sono diverse: vogliamo dimostrare che quel passo falso è stato solo un caso; speriamo di tornare a casa con il settimo risultato utile consecutivo».
Sarebbe importante, tra le altre cose, per incominciare di slancio la seconda parte della stagione: quale sono le prospettive in questo senso?
«Vogliamo continuare a stupire, a prescindere dall'avversario che abbiamo davanti, senza timori, ma con grande determinazione. Al campo spetterà l'ultima parola, ma le variabili sono tantissime: infortuni, episodi vari, contrattempi; staremo a vedere, insomma, senza assilli».
L'allenatore chiude con un pronostico:
«La squadra più accreditata per vincere il campionato per me è l'Orione, ma vedo bene anche il Sant'Elia, mi è piaciuta forse più dell'attuale capolista, ma l'organico di questi ultimi è di gran lunga superiore alle altre concorrenti, alla lunga verranno fuori, non possono fallire».