Il tecnico: «Noi però dobbiamo battere la Viribus»
Busanca rianima il Sanluri: «Ci sono sfide difficili per tutti, possiamo centrare i playout»
Sfide incrociate, calcoli sui distacchi dalle avversarie e i punti da conquistare. La salvezza del Sanluri passa necessariamente da due vittorie, contro la Viribus Unitis e il Monterotondo, e dai risultati incrociati delle rivali. La situazione in classifica, penultimo posto con 28 punti in compagnia del Tavolara, sembra mettere i campidanesi con le spalle al muro ma il tecnico dei biancorossi Paolo Busanca resta fiducioso: «Ci sono tutta una serie di scontri diretti che ci fanno ben sperare di poter agguantare ancora i playout ma c’è però una condizione fondamentale, cioè vincere in casa della Viribus Unitis alla ripresa del campionato. Sono sicuro che qualcuna che sta davanti a noi cadrà». Andiamo con ordine. Per prima cosa bisogna tenere la sest’ultima piazza a non più di 8 punti di distanza affinché anche la terz'ultima non retroceda direttamente. «L’Astrea ha per ora 10 punti di differenza da noi ma gioca in casa del Fidene lanciatissimo verso i playoff e poi ospiterà la Cynthia che il 1° maggio giocherà in casa della capolista Aprilia e probabilmente non farà punti», fa notare Busanca. Poi bisogna agguantare la terz’ultima piazza e lì la corsa è prima col Tavolara ma con un occhio anche al Guidonia che sopravanza la coppia sarda di 4 lunghezze. «Il Guidonia gioca in casa dello Zagarolo, che è a un punto dai playoff – continua Busanca – e poi ospiterà il Porto Torres che si spera possa essere ancora in lotta per gli spareggi. Il Tavolara incontra la Viterbese in corsa per i playoff e poi va in casa del Bacoli che, per ora, può ancora vincere il campionato». Il discorso fila ed è realistico ma regge soltanto «se facciamo i tre punti a Somma Vesuviana – dice il tecnico campidanese – perché senza la vittoria in Campania siamo quasi spacciati».
Mister, perché si deve essere fiduciosi nell’andare a giocare in casa della Viribus Unitis, la squadra che ha il miglior rendimento interno del girone?
«Perché nelle ultime 4 partite hanno perso 3 volte, attraversano una condizione fisica precaria, e poi perché non ci sono tante alternative per noi, bisogna andare convinti di fare risultato, senza nessun timore»
Pesa come un macigno la sconfitta di domenica scorsa in casa contro il Fidene
«Siamo stati sfortunati per il rigore sbagliato e per l’espulsione di Marci ingiusta perché affrettata, rimane l’ottima prestazione della squadra che magari non ha portato punti ma da quella dobbiamo ripartire. Posso dire di aver ritrovato la squadra del girone d’andata»
Il cartellino è una costante nella vostra squadra
«Le espulsioni hanno inciso parecchio perché sono state almeno dieci e molte di queste subite al primo tempo, il che ha condizionato lo sviluppo della gara. Siamo stati costretti spesso ad un’azione di contenimento ben diversa da ciò che era stato preparato negli allenamenti»
Mister Busanca ma se sarà retrocessione la separazione traumatica di 8 partite sarà per lei più un alibi o più un rammarico per essere stato assente due mesi dalla panchina?
«Non c’è controprova su cosa avremmo potuto fare con me in panchina in quei due mesi, io dico che uno che accetta di tornare ad allenare, come ho fatto io, deve assumersi la sua parte di responsabilità di un’eventuale retrocessione e non deve trovare scusanti sul fatto che sia mancato in panchina per 8 giornate»
Come si motiva la squadra in vista della ripresa del campionato dopo la sosta di Pasqua?
«Situazioni così in bilico ne ho vissute parecchie e ho disputato tanti spareggi, le ultime due giornate saranno appunto gare da dentro o fuori, l’unico modo per affrontarle è non essere timorosi ed avere un’ottima condizione fisica e mentale, non ci si deve far travolgere dal pensiero di non farcela»
Troverete un ambiente caldo a Somma Vesuviana
«Non mi preoccupa quello, in campo poi si è undici contro undici, d’altronde non ci sono alternative per noi e perciò non possono esserci neanche condizionamenti esterni. Dispiace solo dover affrontare questa sfida senza gli squalificati Marci, Caddeo e Sartor»
Come vede la situazione delle altre squadre sarde?
«Il Porto Torres spero possa giocarsi fino all’ultimo la chance per centrare i playoff, per il Budoni la salvezza è certa ma anche per Selargius e Arzachena non ci saranno problemi, rimaniamo in tre a giocarci un unico posto nei playout col Castiadas sfavorito dal fatto che ha tre punti in meno rispetto a noi e Tavolara»
Perché il Sanluri si trova in queste precarie condizioni di classifica?
«La vera pecca del Sanluri è stata quella di non essersi mai accontentata del pareggio trovando spesso la sconfitta per la ricerca spasmodica della vittoria, ogni gara è stata affrontata quasi fosse l’ultima spiaggia. Invece, nella parte centrale del campionato, le numerose assenze hanno pesato sui risultati, la rosa è ristretta e il recupero affrettato dei giocatori non in condizione ha portato a molti risultati negativi soprattutto nei minuti finali di gara»
In tante partite siete stati ingenui
«Sì, purtroppo incide molto l’inesperienza, paghiamo quella, ma con i giovani si sa che è così, non essendo continui nel rendimento a volte ti possono dare tanto ma in altri momenti mancano all’appello»
Fabio Salis