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Carbonia-Orrolese in parità al primo round di Coppa, Marongiu: «La svolta col rigore contro, ora costretti a vincere». Carracoi: «Pari meritato, ottimista per qualificazione»
I due tecnici parlano anche del finale di stagione

Carbonia-Orrolese in parità al primo round di Coppa, Marongiu: «La svolta col rigore contro, ora costretti a vincere». Carracoi: «Pari meritato, ottimista per qualificazione»

Partita bella e finale increscioso. La semifinale d'andata della Coppa Italia di Promozione ha visto il Carbonia allungare nel primo tempo con due gol di vantaggio e poi l'Orrolese rimediare nella ripresa, nel dopogara un pugno di un tifoso dei minerari ad un dirigente dei sarcidanesi ha alzato la tensione che i due tecnici, negli spogliatoi, hanno cercato di abbassare con commenti volti a chiudere il caso in vista della sfida di ritorno di mercoledì prossimo. 

Fabrizio Carracoi (Orrolese) e Andrea Marongiu (Carbonia)«In campo non è successo niente di particolare - afferma Fabrizio Carracoi, tecnico dell'Orrolese - Peccato per l'episodio a fine gara che ha visto coinvolto un nostro dirigente aggredito da alcuni tifosi avversari. La dirigenza del Carbonia si è però scusata e nel ritorno dobbiamo pensare solamente a fare la nostra partita». Andrea Marongiu, allenatore del Carbonia, non nasconde il disappunto e prova a spiegare il perché di questi fatti incresciosi nati probabilmente dalle polemiche fatte per lo slittamento del match programmato inizialmente per il 2 marzo: «A me queste situazioni non mi piacevano da giocatore e tantomeno da allenatore, sono cose nate da settimane con interviste, repliche e controrepliche. Secondo me bisognava evitare di fare commenti per inasprire il confronto, è stato sbagliato dalla nostra parte così come da quella dell'Orrolese, siamo perciò arrivati a giocare una partita non nervosa nei 90' ma prima e dopo sì, con situazioni antipatiche che sicuramente nel calcio non devono esserci. Se pensiamo che in questi giorni un bambino di 10 anni, perché voleva divertirsi, ha perso la vita il resto conta poco, noi dobbiamo pensare a fare sport e ad essere felici di praticarlo perché il calcio aggrega».

 

Il campo ha detto che l'Orrolese ha giocato un primo tempo da dimenticare mentre nella ripresa, complice l'ingresso di Cacciuto e il cambio di modulo, è stata capace di rimontare due gol. «In generale è stata una partita bellissima - dice Fabrizio Carracoi - noi siamo partiti molto male, prendendo due gol evitabilissimi senza nulla togliere al Carbonia che al primo tempo ha fatto meglio mentre noi abbiamo preso una traversa con Usai insufficiente per quello che avremmo dovuto fare. Negli spogliatoi ci siamo guardati in faccia, ho cambiato disposizione mettendo il trequartista e siamo andati molto meglio, abbiamo segnato con Usai su rigore e capitalizzato al meglio, nel finale, una palla da fermo con Matteo Mura. Credo che il pareggio sia giusto, per noi è un grande risultato perché fare due gol a Carbonia non è facile ma in vista del ritorno siamo ottimisti, possiamo recuperare Pancotto anche se perderemo per squalifica Usai». Andrea Marongiu non nasconde l'amarezza per un risultato che sarebbe potuto essere diverso se alcune decisioni arbitrali fossero state prese in maniera differente: «Abbiamo giocato bene, la svolta è stata il rigore contro sul 2-0 per noi che, secondo me, non c'era; l'Orrolese, fino a quel momento nulla, ha preso coraggio. Poi non andava annullato il 3-1 di Loddo perché c'era un loro uomo sul palo e anche in quel caso le dinamiche sarebbero cambiate; la partita si è fatta equilibrata, loro hanno spinto un po' di più senza creare grandi pericoli e poi non siamo stati bravi sul corner lasciando saltare da solo il loro difensore. Il rammarico c'è perché vincevamo 2-0, per come hanno poi riaperto la partita e per come l'hanno pareggiata senza meritarlo più di tanto. Ora la qualificazione si fa un po' più difficile, se fosse finita 2-1 avremmo potuto gestire due risultati, dobbiamo invece per forza vincere, proveremo a farlo ma se non ci riusciremo allora è giusto che finale ci vada l'Orrolese».

Andrea Marongiu (Carbonia) e Fabrizio Carracoi (Orrolese) prima e durante la gara

I due tecnici hanno affrontato il capitolo campionato con la capolista Orrolese che domenica ha perso l'imbattibilità che durava da 20 giornate e ora deve difendere i tre punti di vantaggio dal Bosa, anch'esso reduce da una sconfitta, mentre Carbonia, Monteponi Iglesias e Guspini si sono rifatte sotto rimettendo in discussine le prime due posizioni. «Il ko con il Quartu 2000 non ce l'aspettavamo - ammette mister Fabrizio Carracoi - anche domenica siamo partiti male, qualche problemino l'abbiamo avuto, ma nel secondo tempo siamo riusciti a fare la nostra partita, andando in vantaggio con Cacciuto e sbagliando il 2-0 e 3-0 che avrebbero chiuso la partita. Poi, come ci capita spesso, abbiamo subito un gol su punizione e nel recupero è successo il patatrac. Volevo una risposta dal gruppo e c'è stata, molto probabilmente la gara di Coppa Italia è arrivata a puntino perché dopo la sconfitta c'eravamo ripromessi di vendere cara la pelle a prescindere da chi fosse l'avversario. Domenica prossima abbiamo una partita fondamentale, in trasferta col Girasole, dobbiamo vincere perché il Bosa ha uno scontro difficile contro un Guspini che non vuole perdere perché altrimenti sarebbe tagliato fuori. Noi però siamo nella condizione di pensare a noi stessi, se facciamo bene il nostro degli altri non ci importa». Andrea Marongiu pensa ad un finale a tutto gas dopo i risultati inattesi di domenica: «Le sconfitte di Orrolese e Bosa sono state delle sorprese, ora siamo tutte lì, noi e l'Iglesias a 3 punti dal Bosa e il Guspini a 4. Guardando il calendario l'Orrolese è avvantaggiata per il primo posto, il Bosa invece ha due traserte con Guspini e Sant'Elena e gioca in casa con Iglesias e Orrolese, credo per loro sia un po' più difficile per il primo posto. Dal canto nostro dobbiamo cercare di approfittare di questi scontri diretti, visto che noi non ne abbiamo, cercando di vincere ogni gara da qui alla fine del campionato». Che, vada come vada, ha visto un Carbonia andare al di là delle attese. «Per noi è una grande stagione - afferma con fierezza il tecnico dei minerari - siamo partiti con un gruppo di pochi anziani supportato da tanti giovani, abbiamo ottenuto grossi risultati, siamo stati anche primi, ora terzi a sei punti dalla prima a 5 giornate dal termine, più la semifinale di Coppa Italia. Gli obiettivi sono stati raggiunti da tempo però non ci poniamo limiti, se riusciremo a fare tanti punti per chiudere nelle prime due posizioni saremo contentissimi».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
Girone A