Negli ultimi 2 anni i marsicani hanno fallito la serie D per 1 punto
Coppa Italia Dilettanti, il Tortolì ospita l'ambizioso Paterno del duo d'attacco Aquino-Leccese
Vincere il campionato e anche la Coppa Italia. Il Paterno ha gli stessi obiettivi del Tortolì ma, a differenza degli ogliastrini che hanno archiviato il discorso serie D con 4 giornate d'anticipo, gli abruzzesi sono secondi a tre punti dalla capolista Martinsicuro. L'avversario dei rossoblù di mercoledì nell'andata de quarti di finale (a Sa Suergera ore 14.30) è di quelli tosti: ha superato il primo turno della fase nazionale eliminando il Macchia d'Isernia vincendo in casa 4-1 e pareggiando 0-0 in Molise ed è reduce dalla vittoria di misura contro i Nerostellati, servita per il controsorpasso in classifica sugli avversari (54 punti a 53) e per rosicchiare due lunghezze alla prima della classe (57 punti) fermata sullo 0-0 dal Cupello, la squadra che una settimana prima aveva battuto proprio il Paterno. Il campionato d'Eccellenza abruzzese è equilibrato e di livello alto con le prime cinque separate da sei punti, infatti Francavilla (serie C anni Ottanta) e Renato Curi Angolana (avversaria del Lanusei in Coppa Italia due anni fa) sono entrambe a quota 51.
Il Tortolì si troverà, dunque, ad affrontare un avversario in ballo su due fronti, con una rosa grande e importante, costruita per affrontare un campionato che prevede l'utilizzo di due soli "under" e perciò con una base allargata di "senior" che può confermare anche in Coppa Italia. Paterno è una frazione del comune di Avezzano di circa 2mila abitanti, la squadra di calcio è alla terza partecipazione nell'Eccellenza abruzzese e, negli ultimi due anni, ha sempre chiuso al secondo posto ad un punto dalla prima (Avezzano e Vastese) ed è stata eliminata in finale playoff regionale dal Pineto lo scorso anno e dal Serpentara al primo turno dei playoff nazionali. Sulla panchina siede Alessandro Lucarelli il tecnico che due anni prima con l'Avezzano tolse ai nerazzurri la possibilità del salto in serie D, ed è stato chiamato un girone fa (a metà novembre) dal presidente Angelo Di Gregorio in sostituzione dell'esonerato Fabio Iodice.
Il Paterno gioca con un 4-4-2, in porta c'è Mattia Serpietri (1996), i due under Davide Di Rocco (1999) e Salvatore De Iorio (1997) sono gli esterni di difesa con Matteo D’Amico (1993) e Nino Di Stefano (1990) in mezzo e Davide Alessandroni (1996) il primo cambio dei due centrale. In Coppa Italia è stato utilizzato come esterno anche l'olbiese Davide Scatena (1997), il padre Carmine è stato una bandiera dei bianchi galluresi. In mezzo al campo i piedi buoni dell'esperto Gennaro Vitale (1982,) ex Terracina che nel 2013-14 contese la vittoria del campionato di serie D alla Lupa Roma, e Nicolas Kras (1989), esperienze in serie C con Manfredonia, Lucchese, Viareggio e Hinterreggio e protagonista dell'Avezzano di Lucarelli della vittoria del campionato e della salvezza in serie D lo scorso anno. In mediana possono giocare anche Renato Albertazzi (1992) e l'altro esperto Marcos Bolzan (1981). In fascia due peperini, a destra Gabriele Puglia (1987), ex Sambenedettese e vincitore anche lui in Eccellenza con l'Avezzano, e a sinistra Rosario Di Ruocco (1992), ex Casertana in serie D quando vinse il campionato la Torres. Ad entrambi può dare un cambio Vinicio Paris (1984), che però si è infortunato e ha costretto il diesse nerazzurro Gianpaolo Di Cicco nel tesserare settimana scorsa Gianluca De Patre (1993), figlio di Tiziano ex centrocampista del Cagliari dal 1997 al 2000. Molto temibile la coppia d'attacco formata dall'ex Avezzano, Orlando Aquino (1984), che nella prima parte della stagione ha affrontato le squadre sarde di serie D, dall'argentino Lucian Gabriel Leccese (1982) reduce da due campionati di Lega Pro con la Lupa Roma dopo aver vinto il campionato di serie D tre stagioni fa sempre nel girone delle squadre sarde.