«Dall'ultimo al nono posto? Ragazzi seri e ambiente sereno»
COS in serie positiva, Loi: «Nulla è ancora fatto, con Sorrento e Paganese soffriremo ma ce la giochiamo»
La Costa Orientale Sarda arriva alla sosta tirando un bel sospiro di sollievo. Con l'1-0 all'Ilva, la squadra di Francesco Loi porta a cinque i risultati utili di fila (ben 13 punti) che hanno catapultato la squadra dall'ultimo al nono posto con un vantaggio di sei lunghezze dalla zona playout. Alla ripresa del campionato, dopo aver dato spazio alla Rappresentativa di serie D impegnata alla Viareggio Cup, i sarrabesi-ogliastrini incontreranno prima il Sorrento in trasferta e poi la Paganese in casa, cioè le due capoclassifica del girone che si contendono la serie C insieme con la Casertana.
«A oggi non abbiamo fatto nulla, non è un modo di dire ma la realtà - osserva mister Loi - Nelle prossime due partite ci sarà da sudare e soffrire fino alla fine. A noi servono i punti e anche i mezzi punti. A Sorrento andremo a fare una trasferta di tre giorni perché non abbiamo la possibilità di rientrare la domenica, e sarà dispendiosa dal punto di vista delle energie fisiche ed economiche, perciò non è il caso di andare a fare la passerella o il benservito alla prima in classifica ma con la mentalità giusta. Ci giocheremo le nostre chance con tanta umiltà, sapendo di incontrare una squadra forte ma anche con la consapevolezza che mancano tanti punti per raggiungere l'obiettivo, e i punti vanno fatti in tutti i campi».
Il tecnico spiega come la squadra sia passata in cinque turni dall'ultimo al nono posto: «Avendo un atteggiamento di persone serie, che non hanno mai perso la tramontana. Questo è il nostro ambiente che, nel momento di difficoltà, ti dà serenità, certezze e fiducia. Alla lunga questo paga sempre. È ovvio che cinque giornate fa eravamo ultimi in classifica e non dobbiamo dimenticarcelo, in serie D è facile perdere tre gare di fila ma è più difficile vincerne tre, specie quest'anno. Siamo un progetto nuovo, qualcuno mi dice che ero conosciuto per far giocare i pensionati e adesso sto giocando con cinque-sei under e, a volte, abbiamo finito le gare anche sette-otto in campo. Il mio obiettivo ad inizio stagione era quello di portare tutti i giocatori allo stesso livello in modo che ognuno potesse giocarsi le proprie possibilità. Ci siamo arrivati col tempo, perché tanti non avevano fatto la serie D, ma l'abbiamo fatto nel momento più importante della stagione».