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L'attaccante del Pula risponde alle polemiche

Falco gioca in difesa: «Non spacco la faccia agli avversari e rispettiamo il Cardedu»

In 20 anni di carriera ha sempre giocato punta ma ora, Nunzio Falco, si trasforma in difensore, di se stesso, perché intende respingere con forza le accuse che, negli ultimi giorni, gli sono piovute da Mario Marongiu, giocatore del Lanusei, e Francesco Loi, allenatore del Cardedu. Per il centrale di difesa biancorossoverde, il capitano del Pula l’ha colpito volontariamente al volto, con il gomito, spaccandogli il labbro, poi non gli ha chiesto scusa e non si è nemmeno sincerato delle sue condizioni. Il secondo lo ha definito un “finto sportivo” mai punito dagli arbitri per la sua forte personalità. «Sinceramente trovo inopportune e inappropriate tutte queste voci sui miei “presunti” comportamenti anti-sportivi – dice subito il 37enne emiliano ma sardo d’adozione – che non fanno proprio parte del mio modo di interpretare calcio».

 

Allora Nunzio, andiamo per gradi. Nella gara di domenica scorsa contro il Lanusei Marongiu esce col labbro sanguinante e parla di una tua gomitata volontaria

«A me dispiace se sia stato costretto ad abbandonare il campo di gioco e se ha dovuto mettere 3 punti sul labbro ma è stato un normale intervento di gioco, come se ne vedono mille in un campionato, forse avrò saltato un po’ col gomito largo ma non c’è stata nessuna voglia di far male o di affondare il colpo. È stato un scontro che ha fatto sensazione solo perché si è visto il sangue; io stesso in passato, con scontri del genere, ho subito punti in testa, così come ho preso cazzotti in area per intimidirmi ma questo non è sport e ciò non è mai successo a Pula contro qualunque avversario. In ogni caso mi sono sincerato, sia alla fine del primo tempo che dopo la partita, con il capitano Salerno e Di Fiore, sulle condizioni del loro compagno di squadra»

E perché il tecnico del Cardedu Francesco Loi ti giudica un giocatore poco sportivo ricordando anche di un’altra gomitata, all’andata, al suo giocatore Pechia?

«Non lo so, probabilmente questo è un modo per alzare i toni della partita che però a me non piace, non sono il tipo che mette benzina sul fuoco. In campo, all’andata, non ricordo degli episodi tanto accesi e non sono un giocatore che spacca la faccia agli avversari; parla chiaro la mia carriera, in 20 anni ho subito poche espulsioni e negli ultimi 4 anni soltanto una, in un Samassi-Sanluri per doppia ammonizione. Questi comunque sono discorsi che non mi appartengono, io penso solo alla partita e a far bene per il Pula, di sicuro rispettiamo tanto il Cardedu per l’ottimo campionato che sta facendo, poi sarà il campo a dire chi è più forte e se vinceranno saremo pronti stringer loro la mano»

Ciò che non avrebbe fatto il tuo mister Giampaolo Zaccheddu, all’andata, verso il collega, giudicando inoltre il Cardedu una squadra di Seconda categoria

«Non crederò mai che il nostro allenatore possa aver fatto e detto una cosa del genere, lo conosco da due anni, è un gran signore sempre rispettoso di tutti. Non ricordo una sua polemica con allenatori o giocatori avversari, poi non dico che ciò che afferma l’allenatore del Cardedu sia una bugia ma se la frase in questione è stata detta non è uscita di sicuro dalla bocca né di Zaccheddu né tantomeno dei suoi giocatori»

Torniamo al calcio giocato e parliamo delle ultime due vittorie del Pula dopo un periodo di appannamento con i tre pareggi di fila

«Non eravamo affatto in crisi, ci mancava solo il successo, che è arrivato a Pirri, certamente con molta sofferenza, così come contro il Lanusei, perché ora si fa fatica contro tutti gli avversari. Ogni squadra ha un proprio obiettivo da perseguire e ci mette quel qualcosa in più rispetto all'andata»

E che dire di Falco sempre assente nel tabellino marcatori in queste due vittorie?

«Io mi tengo stretti i 25 gol fatti, se finissi il campionato così sarei già contento ma questo non vuol dire che abbia smesso di segnare, bisogna fare ancora tanti gol per vincere il campionato se poi sarò io o i miei compagni a farli va bene lo stesso. Non è la solita frase, ma a me non interessa vincere il titolo di capocannoniere quanto vincere il campionato per mantenere le promesse fatte al presidente che, in due anni, voleva conquistare l’Eccellenza. A 8 giornate dal termine siamo messi bene per raggiungere questo traguardo»

Nunzio hai segnato 25 gol con 10 rigori mentre domenica affronti Patteri che sarebbe il capocannoniere dei gol su azione (16), è anche una sfida tra bomber

«Di sicuro è un ottimo attaccante che non scopro certo io, colgo l'occasione per fargli i complimenti perché fa sempre gol e il merito, oltre al suo, è di tutta la squadra che lo supporta adeguatamente»

Dietro di voi, il Porto Corallo tiene il ritmo mentre il Quartu 2000 ha frenato paurosamente

«Il campionato del Porto Corallo è straordinario, la classifica parla chiaro e il Quartu 2000 ha perso un po’ il terreno ma fino a due domeniche fa aveva fatto un grandissimo campionato. È chiaro che ora guardiamo più alla squadra sarrabese ma non pensiamo assolutamente che i quartesi siano tagliati fuori; anche se mancano 8 gare e i 9 punti di svantaggio possono sembrare tantissimi, abbiamo visto che facendo due pareggi ci avevano recuperato 4 punti e c’è sempre lo scontro diretto all’ultima giornata»

Ma è indubbio che, guardando alla 23esima giornata, questa domenica sia un crocevia decisivo

«È vero, questo turno è importantissimo perché noi e Porto Corallo affrontiamo due trasferte difficilissime contro due squadre temibili. Sarà determinante vincere, se poi lo facessimo solo noi metteremmo una grossa ipoteca sul campionato»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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