Salta al contenuto principale
arboreaidolo
Cacciuto demolisce il Seulo, Carbonia corsaro a Quartu nel recupero; Sarigu – gol: blitz del La Palma, l'Arborea continua a volare con i due Atzeni

Fanni, Mura e Farci stendono un ottimo Selargius: la San Marco non soffre di vertigini; il Carloforte passa solo nel finale con Corona, Flumini e Falciani regalano i tre punti all'Arbus

La San Marco Assemini soffre ma centra la vittoria numero sette in campionato grazie al 3 a 2 rifilato al Selargius in un confronto che si è rivelato, come da pronostico, bello ed entusiasmante: i rosso-blu mantengono di conseguenza la vetta della classifica, con il punticino di vantaggio dal Carloforte secondo in classifica che passa all'ultimo contro l'Andromeda e rimane attaccato alla capolista. Buona vittoria anche per l'Arbus di mister Agus, che balza in solitaria al terzo posto, staccando il Seulo, sconfitto clamorosamente dal Siliqua che dopo una settimana delicatissima, con l'addio a Titti Podda, lancia sul campo chiari ed incoraggianti segnali di ripresa.
Tre punti anche per il Carbonia, che passa per 1 a 0 sul campo del Quartu 2000; sorridono anche il La Palma, di misura sul Barisardo, e l'Arborea di Firinu, che in casa fa grande festa grazie al 2 a 0 rifilato all'Idolo.

Luci puntate sulla capolista San Marco, chiamata a confermarsi nel gradino più alto del podio, con gli uomini di mister Ledda che offrono l'ennesima prova di spessore contro un avversario, il Selargius di Maricca, che ha il merito di ribattere colpo su colpo, per tutti i 90', arrendendosi soltanto nel finale. La partenza dei padroni di casa è, come accade spesso, perfetta: il primo squillo parte dai piedi di Farci, che su punizione scalda le mani a Dessalvi; il gol del vantaggio dei locali si materializza al 4': grande giocata di Fanni che controlla bene un pallone difficile e beffa il portiere avversario con un tocco morbido e calibrato. Il Selargius non sta a guardare: ci prova Mura, su calcio di punizione, con Muccione che risponde presente. Il portiere di casa però è costretto ad arrendersi poco dopo sull'incornata di Aresu, servito da Mura direttamente da calcio d'angolo.
La partita si infiamma, con la San Marco che mette ancora freccia e sorpassa: Fanni conquista un ottima punizione dal limite dell'area, sulla palla si presenta lo specialista Claudio Mura che disegna una traiettoria perfetta con la sfera che si insacca alle spalle di Dessalvi. La San Marco continua a spingere nell'intento di chiudere subito il discorso: occasionissima per Mastromarino, ma la sua mira è alta di un soffio. Gli ospiti rimangono in partita e anzi acciuffano addirittura il nuovo pari: guizzo di Mura che serve Aresu, che non sbaglia. Nella ripresa la San Marco scende in campo con il chiaro intento di mettere in cassaforte i tre punti: ancora Mura protagonista con un calcio di punizione, ma la sua conclusione non inquadra il bersaglio; al 20', l'episodio che decide l'incontro: il neo entrato Barry Alseni si incunea tra le maglie della difesa avversaria, grande progressione del guineano, che poi cede la sfera a Farci, controllo e dribbling su Dessalvi, l'appoggio in rete poi è un gioco da ragazzi. Il Selargius prova a rispondere, ma Muccione e soci blindano il successo e possono godersi l'ennesima domenica positivissima.

Al secondo posto c'è sempre il Carloforte di Comparetti che passa sul filo di lana contro un'ostica e concentrata Andromeda, che sfiora il pareggio ma viene punita nel finale, costringendo i giallo-neri di Desogus a tornare malinconicamente a casa a mani vuote. Affrontare il Carloforte di questi tempi non è impresa facile, soprattutto quando i tabarchini mettono in campo tutti i loro pezzi da novanta in avanti: Curreli e Sanna provano a scardinare sin dalle prime battute la difesa avversaria, ma Angioni e soci fanno buona guardia. La partita viene condizionata dal fortissimo vento, con le giocate dei locali che ne risentono sul piano della qualità; con il passare dei minuti gli ospiti prendono coraggio e si fanno vivi dalle parti di Grosso con Congiu e poi con un clamoroso rinvio di Angioni che termina clamorosamente sulla traversa. Ospiti ancora in avanti con Olla, che però non riesce ad angolare a sufficienza per battere Grosso. L'Andromeda abbassa la guardia pericolosamente alla mezz'ora, Lazzaro conquista palla ma non è lucido al momento della conclusione. Nella ripresa il Carloforte è costretto, anche per la buona prestazione degli avversari, ad abbassare i giri del motore e ad affidarsi alle giocate dei propri talenti: guizzo di Lazzaro, ma la sua conclusione a giro viene intercettata dall'ottimo Angioni, che si ripete poco dopo sul tentativo di Curreli. Le occasioni comunque non mancano, con Lazzaro e Medda da una parte e Olla, supportato a dovere da Casti, sull'altro fronte. A 6' dal termine Donnola lascia i locali in inferiorità numerica: il pareggio sembra ormai una certezza, ma nel momento più delicato il Carloforte riesce a buttare il cuore oltre l'ostacolo, affidandosi ai suoi fuori classe: palo clamoroso di Lazzaro, ma i locali hanno la forza per provarci ancora, e questa volta la combinazione è giusta: scambio tra Sanna e Lazzaro, palla per Corona che in area scarica al sette la palla da tre punti.
L'Arbus mette in cassaforte altri tre punti pesantissimi grazie al successo, 2 a 0 il finale, ottenuto in casa contro il Sant'Elena, ancora alle prese con un'astinenza da vittorie ormai cronica e una posizione in classifica che rischia di farsi complicata, considerando che il terzetto delle ultime è distante appena quattro lunghezze. I ragazzi di mister Piras tengono ottimamente il campo per un'ora di gioco, facendosi preferire sul pianto dell'intraprendenza ai più quotati avversari, che partono con il baricentro piuttosto basso e si devono preoccupare principalmente di contenere gli assalti dei vari Cireddu, Cossu e Mboup; piuttosto sterili invece i tentativi dei locali. Nella ripresa il copione non cambia: il Sant'Elena si affaccia dalle parti di Toro con il solito Cossu e con Mboup, ma a quindici dalla fine l'Arbus si sveglia, e fa male: guizzo improvviso di Flumini che si libera del suo diretto marcatore prima di far partire una staffilata che incenerisce Atzeni. Il raddoppio arriva nel finale: Falciani trasforma in gol il calcio di punizione battuto da Festa.
Terzo ko stagionale, il primo interno, per il Seulo di Floris che si fa sorprendere dal Siliqua, che in settimana ha fatto registrare l'addio con Titti Podda ma si presenta alla sfida con la determinazione al massimo e la voglia di rispedire al mittente le critiche ricevute dopo il ko di Selargius; per i padroni di casa pesa l'assenza di bomber Boi, ma la squadra non è stata in grado di fronteggiare l'assalto portato dai bianco-azzurri che partono fortissimo con Meloni e Medda, ma il gol che sblocca la gara arriva soltanto alla mezz'ora, con Cacciuto abilissimo a ribadire in rete da pochi passi. Ad inizio ripresa, il Siliqua raddoppia, ancora con Cacciuto, che in mischia trova il tempo giusto per punire ancora Pili. Il Seulo è alle corde, alla mezz'ora Senes assegna un calcio di rigore ai campidanesi; Cacciuto dal dischetto è implacabile, tripletta da urlo per lui, con i padroni di casa costretti a sventolare bandiera bianca.
Punti preziosissimi per il Carbonia, che passa di misura in casa del Quartu 2000 al termine di una gara decisamente insidiosa, complicata dalle avverse condizioni meteorologiche. I quartesi non paiono per nulla intimoriti dal confronto con una delle squadre più attrezzate del torneo: Demurtas e Melis si affacciano dalle parti di Bove, ma i ragazzi di Marongiu si esprimono sin dalle prime battute con buona personalità: la prima grande occasione dei minerari nasce da una caparbia azione di Lorenzo Loi, assist per Konatè che colpisce con la giusta forza ma non riesce a piazzare la conclusione vincente. Ci prova anche Lintas, conclusione fuori di non molto da ottima posizione, poi è il turno ancora di Konatè, ma senza esiti. Nella ripresa, il Carbonia, in favore di vento, mette sotto assedio l'area del Quartu: Cosa conclude a rete, ma la mira è imprecisa; non spetta miglior sorte a Mastino; ci prova anche Milia, dal limite, di prima intenzione, con Mainas che vola per salvare i suoi, anche grazie all'aiuto del montante alto. Lo zero a zero comunque resiste, almeno sino al 90', quando Foddi pesca Concas, Mainas tenta l'intervento disperato, la palla arriva però a Foddi che insacca per il bottino pieno.

Colpo esterno di spessore per il La Palma di Madau che strappa i tre punti in casa del Barisardo, con i ragazzi di Cannas che evidenziano ancora diverse lacune, soprattutto per quanto riguarda la fase realizzativa. Eppure la prima occasione dell'incontro è proprio dei locali, con Magari che chiama alla respinta Sanna; sull'altro fronte Sarigu, dopo una bella e ficcante ripartenza, calcia verso la porta di Murru, con la sfera che si perde sul fondo. Alla mezz'ora, nuovo pericolo per Murru, sull'incursione di Sitzia; il Barisardo si affida alla punizione di Staffa, ma la difesa ospite si salva senza correre particolari rischi. Nel finale, serve ancora il miglior Murru per murare l'incursione del solito Sarigu. E' ancora Sarigu a salire sugli scudi in avvio di ripresa, con un pericolosissimo colpo di testa disinnescato da Murru; la partita è viva e vibrante: replica di Staffa che dal limite lascia partire un forte tiro, con Sanna che vola per salvare i suoi. Il Barisardo gestisce bene la gara, ma al 20' concede un calcio di rigore, per fallo su Sitzia: Sarigu dal dischetto perde il duello con l'ottimo Murru ma sulla ribattuta è spietato e timbra il cartellino. Il La Palma incassa così la quinta vittoria stagionale e sale a quota 17, rimanendo nel gruppo delle prime della classe.
Continua a volare anche l'Arborea di Firinu, che batte con un convincente e rotondo 2 a 0 l'Idolo, anche se c'è da dire che lo spettacolo è stato condizionato dal maestrale. Il vantaggio dei locali arriva al 37': bella iniziativa di Paolo Atzeni che converge dalla fascia e propizia il calcio di rigore per un fallo di mano di un avversario: dal dischetto lo stesso trasforma per il gol che sblocca il punteggio. Reazione degli ogliastrini con Caredda e Cannas, ma non basta. Nella ripresa, i padroni di casa cercano il raddoppio: staffilata di Soddu, con Salis costretto al miracolo; ci prova anche Marco Atzeni, ma la mira non è precisa. Il gol arriva a dieci dal termine, con Marco Atzeni che incorna da pochi passi su corner battuto da Lasi. L'Idolo cerca di riaprire il match ma Carta e soci fanno buona guardia.
Si chiude con un magro 0 a 0 la super sfida salvezza tra il Gonnosfanadiga di Zaccolo e il Vecchio Borgo Sant'Elia: a far festa sono proprio gli ospiti, che tornano a casa imbattuti e smuovono ulteriormente la classifica, superando il Sant'Elena a quota 10; per i cagliaritani invece, ennesima occasione sprecata tra le mura amiche, in cui non è ancora arrivata la vittoria. Nonostante il punteggio bloccato, le due squadre si sono comunque affrontate a viso aperto per tutto l'arco del match: gli ospiti cercano di pungere con Carta, replica dei locali con Nessi e Pibiri, con una punizione velenosissima che per poco non sorprende la difesa avversaria. Serve un autentica prodezza di Berosi per negare la gioia del gol ad un sempre pericolosissimo Vaccargiu; sull'altro fronte si fanno vivi Floris e Lampis; poi è il turno di Feboli, con una stupenda punizione respinta d'istinto dall'ottimo Petucco. Il Gonnos sfiora il vantaggio ancora con Vaccargiu, ma i cagliaritani rimangono a galla; nella ripresa però le cose si complicano a causa del maltempo, e le due squadre preferiscono mantenere un atteggiamento più guardingo.Il Gonnos tenta la carta Tomasi nell'ultima mezz'ora, ma Pinna e soci tengono botta.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A