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Garau carica il Latte Dolce: «A viso aperto col Palestrina»
Il portiere: «Ci siamo ben calati nella serie D»

Garau carica il Latte Dolce: «A viso aperto col Palestrina»

Altro esame importante per il Latte Dolce alla ricerca di punti per muovere una classifica un po' deficitaria. I sassaresi giocheranno in casa del Palestrina in uno dei due anticipi della settima giornata del campionato di serie D. La squadra di Pierluigi Scotto proverà a fornire la solita prestazione coraggiosa al cospetto di una squadra che è partita bene ma è reduce da un punto nelle ultime tre gare. Sarà una gara di sacrificio e sofferenza, lo sa bene anche il portiere Pierpaolo Garau, classe 1983, che inquadra così la sfida: «Il Palestrina ha ottimi giocatori, corre tanto e gioca bene la palla, sarà una bella gara perché giocheremo a viso aperto come vuole il nostro tecnico e avremo il dente avvelenato perché nelle ultime due gare contro Sora e Astrea abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo».

Cosa vi è mancato in questo inizio di campionato che, su sei gare, vi ha visto vincere una sola volta e pareggiarne tre

«La squadra è molto giovane e abbiamo faticato quando sono mancati tre o quattro dei giocatori "anziani". Già dalla prima giornata abbiamo dovuto fare a mento di giocatori importanti come Delrio, Cocco, Ruggiu, Usai, Mura e ora per squalifica Falchi. Spero che la sfortuna sia passata, sappiamo che dobbiamo rimboccarci le maniche per ottenere l'obiettivo salvezza»

I numeri dicono che siete la seconda miglior difesa ma anche il peggior attacco

«Una delle pecche che abbiamo, 4 gol fatti sono pochini. Non c'è una vera spiegazione perché poi abbiamo gli attaccanti e, in generale chi deve poi chiudere l'azione, che sono tutti giocatori che in carriera hanno fatto molti gol. Credo che arriveranno presto con continuità perché se crei tante occasioni come quelle di Sora non sempre ti va male. La fase difensiva sta andando molto bene, tolti i primi 30' della gara contro il Porto Torres, siamo stati all'altezza del campionato pur affrontando finora attacchi importanti»

Come hai ritrovato la serie D?

«Mancavo da tre anni e l'ho trovata molto competitiva. Prima c'erano 4 o 5 squadre che avevano un gradino in più rispetto alle altre ora ci sono tutte squadre organizzate, con 5 o 6 giocatori di categoria e anche ex professionisti. Lo stesso Porto Torres, che ora è ultimo, non ha niente di meno rispetto al resto delle squadre che non lotteranno per i playoff»

Che dimensione sta assumendo il Latte Dolce?

«Innanzitutto è un orgoglio far parte di una squadra interamente formata da sassaresi, allenatore compreso. Queste sei giornate ci sono servite per calarci in un campionato non più regionale, molto competitivo e che non ammette distrazioni. Un po' di assestamento c'è voluto, sappiamo che tra noi e molte squadre c'è un gap di investimenti e qualità nella rosa che però contiamo di colmare attraverso l'organizzazione e l'entusiasmo. Il mister Scotto, poi, è tra i tecnici più preparati»

Nelle prime quattro giornate avete giocato tre derby ma il vero confronto è quando varchi il Tirreno

«Infatti il nostro battesimo è stato in casa del Sora due domeniche fa, c'era un bel pubblico e un ambiente caldo, dopo i primi 15' di sbandamento abbiamo fatto noi la gara, costruendo 4 o 5 palle-gol, poi abbiamo subito un gol per una nostra distrazione, loro non ne avevano più e non c'è stato concesso un rigore netto. Diciamo che il pari ci stava stretto e invece abbiamo perso. Questo ci ha fatto capire che ci dobbiamo mettere qualcosa in più dal punto di vista caratteriale e mentale, che il ritmo è diverso dall'Eccellenza»

Mister Scotto ti ha voluto fortemente, cosa è cambiato nel tuo modo di fare il portiere

«Ti dà responsabilità e vuole che sia più coinvolto nel gioco, è bello perché non devi solo parare ma pensare anche di costruire l'azione. Una cosa non nuova che già facevo al Ploaghe di Fabio Sechi»

Il Ploaghe ti è rimasto nel cuore, che campionato farà in Promozione?

«Ho passato due begli anni, la domenica è il primo risultato che chiedo insieme a quello della Torres. I miei ex compagni sono partiti bene in Coppa Italia, meno in campionato anche se sono reduci da un'importante vittoria a Ghilarza. La dirigenza ha fatto acquisti mirati scegliendo giocatori di qualità, possono lottare per salire in Eccellenza. Domenica hanno un importante derby contro la capolista Codrongianos, peccato lo affrontino senza 4 squalificati»

Il 10 novembre, invece, ci sarà la gara a Olbia per te molto particolare

«Ci ho giocato una stagione in maglia bianca mentre a Olbia col Tavolara ho fatto 5 campionati. Mi farà piacere ritrovare dirigenti ed ex compagni che stanno facendo un grande campionato»

La matricola sarà in testa fino alla fine del campionato?

«Già ad inizio stagione dissi che l'Olbia sarebbe stata protagonista. I giocatori della scorsa stagione e i nuovi arrivati sono di grande valore e non dimentichiamo che l'allenatore Giorico fece un miracolo qualche anno fa quando porto in C2 l'Alghero, io ero al Tavolara e fummo eliminati da loro ai playoff. Ci sono avversarie che hanno investito tanto come il Lupa Roma ma l'Olbia credo che sarà lì in lotta fino alla fine»

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
7 Andata
Girone G
Intervista