«L'Alghero? Le gare più difficili regalano le emozioni più grandi»
Ghilarza, segnali di ripresa, Deliperi: «La vittoria a Bosa dà entusiasmo ma c'è tanto lavoro da fare»
Il Ghilarza conquista la seconda vittoria in questo campionato, grazie al 2 a 1 rifilato a domicilio al Bosa: si tratta del primo successo per mister Simone Deliperi, giunto sulla panchina giallorossa ad inizio ottobre, dopo il ko rimediato nella tana del Castelsardo, alla quinta giornata, in sostituzione di Massimiliano Mura. Per il tecnico sassarese si tratta di una sfida sicuramente difficile ma, allo stesso tempo, affascinante, con la classifica che vede il club del presidente Fabrizio Miscali al quartultimo posto in classifica, con 7 punti all'attivo. Nel prossimo turno, intanto, al “Comunale Walter Frau” sarà di scena la corazzata Alghero, con il Ghilarza che non ha nessuna intenzione di vestire i panni della vittima sacrificale.
«Contro il Bosa abbiamo disputato sicuramente un'ottima partita – ammette mister Simone Deliperi – durante la settimana abbiamo cercato di prepararci al meglio, anche se ho dovuto schierare alcuni giocatori in un ruolo che di solito non ricoprono; i miei sono stati davvero molto bravi ad adattarsi alle mie indicazioni, considerando che soprattutto in certi reparti siamo un po' corti. Ho avuto comunque delle ottime risposte, sono soddisfatto».
Il tecnico poi continua: «Chiaramente la vittoria è salutare, fa bene all'entusiasmo e ci permette di affrontare il lavoro settimanale con un pizzico in più di ottimismo. E' chiaro che per me, comunque, cambia davvero poco: sono consapevole che c'è ancora tantissimo lavoro da mettere in atto, perché certe problematiche non le risolvi sicuramente dall'oggi al domani, con una vittoria. Stiamo ricostruendo il gruppo, in pieno accordo con la società: io ho espresso le mie indicazioni, in base al mio modo di fare il calcio, ma poi il discorso non riguarda solo i giocatori, ma è più generale. La cosa più importante, almeno in questo momento, sono i risultati che raccogli in campo, ma con la rosa che ho attualmente a disposizione non si possono fare miracoli: qualche giocatore è andato via assieme all'allenatore che occupava la panchina del Ghilarza prima del mio arrivo, altri sono stati svincolati per una decisione tutta mia. Dobbiamo dare una bella aggiustata al nostro organico, ma nel frattempo ci sono le partite da giocare ogni domenica».
Deliperi suona la carica: «Dovremo scendere in campo con la stessa grinta, con la stessa determinazione che abbiamo fatto vedere sabato, dove abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare alla grande. Questo, in sostanza, dev'essere il nostro primo obiettivo».
Il Ghilarza dovrà evitare di incassare la seconda retrocessione consecutiva: per l'allenatore si tratta di una sfida bella quanto difficile.
«Ti dico la verità: in quello stesso periodo ho ricevuto altre offerte, ma quando sono stato contatto dai dirigenti del Ghilarza non ci ho pensato neppure per 5'. L'anno in cui ho giocato per loro mi ha lasciato dei buonissimi ricordi e mi faceva piacere poter dare una mano, perché sono ancora molto legato all'ambiente: qui mi sento a casa e quando ho avuto la possibilità sono sempre tornato per guardare le partite e a salutare i vecchi amici. Dopo la retrocessione dall'Eccellenza stanno attraversando un momento delicato, l'organico va sicuramente aggiustato ma c'è una base composta da tanti ragazzi locali che hanno maturato un'esperienza importante in Eccellenza. Per me si tratta di una bellissima sfida».
Deliperi poi aggiunge:
«Sono una persona molto ambiziosa, ho sempre vissuto il calcio con molta concentrazione, come se fosse un lavoro, ed ho avuto la fortuna di girare e di giocare tanto, anche tra i professionisti; ora che indosso i panni dell'allenatore sto cercando di seguire la stessa strada: il mio obiettivo è cercare di arrivare sempre più in alto, ma per farlo a volte devi passare da situazioni difficili e complicate; una carriera è fatta anche di svolte e nel calcio, spesso, ci sono sfide che risultano più complicate del previsto, nessuno ti regala niente ma ho anche imparato che in questo mondo niente è impossibile. In piena sintonia con la società ci stiamo già muovendo, comunque, per far si che possa esserci un miglioramento in tempi brevi, che i nostri tifosi possano tornarsi a divertirsi, insomma».
Nel prossimo turno, intanto, il Ghilarza riceverà la visita della corazzata Alghero, che proprio la settimana scorsa ha centrato il suo record di vittorie consecutive, ben nove.
«Stanno facendo un campionato a parte, è inutile negarlo: sulla loro panchina c'è Giorico, che per me è una sorta di padre, a livello calcistico; con lui c'è un rapporto che va ben oltre il calcio, ho avuto la fortuna di essere stato allenato da lui e poi di aver vissuto l'esperienza nel suo staff, come suo secondo, alla Torres. Per prima cosa, dunque, sarà un piacere rivedere il mister».
Poi, però, ci sarà ovviamente da pensare alla partita.
«Il calcio offre spesso storie molto belle da raccontare: a volte le partite più difficili regalano le emozioni più grandi ed i risultati che, sulla carta, sono impossibili. Noi dobbiamo pensare a lungo termine: ci dobbiamo concentrare sul nostro lavoro, per cercare di condurre la nave in porto e prima ci riusciamo e meglio sarà. Certo, le partite si affrontano comunque una alla volta ed ora ci prepariamo per la sfida contro l'Alghero: per prima cosa proveremo a dare continuità alla bella prestazione offerta sabato, soprattutto sul piano della voglia, del sacrificio e dell'atteggiamento, poi sarà il campo, come sempre, a dare il suo verdetto e a decretare il vincitore. Parliamo di un quasi testa-coda ed è normale che il pronostico penda a loro favore, ma non sarebbe di sicuro la prima volta che una squadra che magari sta facendo un campionato nelle retrovie riesce a fare lo sgambetto alla prima della classe».
Deliperi chiude:
«Ce la giocheremo: in questa settimana di allenamenti cercheremo di sistemare tutte le cose per bene; sono convinto che possiamo fare la nostra bella figura ed il pubblico potrebbe darci una grossa mano in questo senso. Abbiamo il dovere di invertire un trend negativo che ormai è lunghissimo, considerando che il Ghilarza non vince sul proprio campo da quasi un anno e questa potrebbe essere l'occasione più entusiasmante per ritornare a farlo».
