Il segreto: «I tifosi sono il nostro punto forte»
Ichnos 2004, Gianoglio è raggiante:«La vittoria contro il Cabras ci ha dato grande entusiasmo»
Torna il sereno in casa Ichnos dopo l'importantissima vittoria strappata in casa contro il lanciatissimo Atletico Cabras: un successo d'oro per i nuoresi, che mancava dal 15 dicembre.
Nell'ultimo mese la squadra ha raccolto soltanto un punto ma grazie al colpo grosso centrato domenica i ragazzi allenati da Gianoglio danno una bella rivitalizzata alla classifica, salendo a quota 13, ad una lunghezza dall'Ovodda e con un confortante +5 dal Samugheo terz'ultimo.
Il tecnico analizza la prestazione offerta dai suoi nell'ultima uscita:
«E' stata una partita maschia ma ben giocata, con molte azioni da rete da una parte e dell'altra.
Mi è piaciuta soprattutto la grinta che i ragazzi hanno messo in campo, era importante fare punti, abbiamo ottenuto il massimo e ora siamo ad una sola lunghezza dall'Ovodda.
Se il campionato finisse oggi saremmo salvi, è un risultato che ci deve dare ancora più motivazioni in vista del futuro, perchè sappiamo che comunque sarà dura».
Nella vittoria di domenica hanno giocato un ruolo fondamentale anche i vostri sostenitori, che si sono fatti decisamente sentire per tutti i 90'.
«Il pubblico è uno dei nostri punti di forza, soprattutto nelle partite in casa: speriamo che arrivino presto anche i punti in trasferta ma nelle gare interne non sarà facile per nessuno, giochiamo sempre per vincere e non risparmiamo nessuno».
L'Ichnos, pur essendo una matricola, sta dimostrando comunque di potersi giocare tutte le carte a disposizione nella corsa alla salvezza.
«Sono fiducioso, soprattutto perchè in organico possiamo contare su ottimi giocatori, come Sebastiano Puddu, che negli anni scorsi militava tra le fila della Fanum Orosei ed è stato ripetutamente inserito nella Top 11 della Prima Categoria; come Marco Picconi, Cesare Lostia, tutti elementi di grande esperienza, o come Giovanni Sedda, che è arrivato dalla Bittese».
Il passo falso rimediato contro il Samugheo vi ha complicato un po' i piani in questo senso.
«E' stata una sconfitta che ci ha fatto particolarmente male: si trattava di una partita che non avremmo dovuto perdere sicuramente.
Con il Posada invece non abbiamo niente da rimproverarci: detto onestamente, per me è la squadra più quotata per vincere il campionato, è la più forte, c'è poca storia».
Ora sotto con l'Abbasanta.
«Cercheremo già da domenica di iniziare a fare punti in trasferta, dobbiamo raggiungere il prima possibile la zona salvezza, per guadagnare la permanenza in Prima senza fare i play out, il nostro obbiettivo è quello».
La sfida in cui vi giocherete una bella fetta di stagione sarà quella in programma tra due turni con la Corrasi.
«E' vero, con l'Abbasanta tenteremo il colpaccio, ma ci accontentiamo volentieri anche di un punto; con la Corrasi in casa invece dobbiamo vincere per forza».
Anche nel mondo del calcio dilettantistico il denaro sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, ma l'Ichnos rappresenta, con costanza nel tempo, una bellissima eccezione.
«Siamo l'unica squadra in tutta la Prima Categoria che non paga neanche un giocatore.
Per noi questo è un motivo di orgoglio in più, quest'anno poi festeggiamo i dieci anni di Ichnos, composta da un gruppo di amici dirigenti e un gruppo di amici giocatori, andiamo avanti proprio perché ci divertiamo, non per i soldi».
Nello specifico invece, cosa l'ha spinta ad accettare la guida della squadra?
«Io facevo già parte del club, come dirigente e vice mister. Mi è stata proposta questa opportunità e l'ho voluta accettare, nonostante sia sempre stato un esterno nel mondo del calcio.
Sono stato il collaboratore di Giuseppe Zizzi per le rappresentative sarda, sia per i Giovanissimi che per gli Allievi; ora invece vivo questa avventura in prima persona, è una bella esperienza».