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Ben Housni Soilihi, difensore, Barisardo
Ibba: «Salvai il club nel 2020 ma ora nessuno ha voluto tenerlo in vita»

Il Barisardo non completa l'iscrizione ed è la fine del club, il suo posto verrà preso dal Tortolì

Il BARISARDO non completa l'iscrizione con il versamento della prima rata e verrà escluso dal campionato di Eccellenza con tanto di cancellazione dai quadri federali. Il suo posto nel massimo torneo regionale del calcio sardo verrà preso da un'altra squadra ogliastrina, il TORTOLĪ, primo nella graduatoria ripescaggi avendo vinto i playoff di Promozione.

 

In poco più di due mesi, dunque, non si è risolta la crisi in seno al Barisardo, lasciato morire nel totale disinteresse. Dopo la salvezza ottenuta all'ultima giornata con la vittoria sul Budoni per 2-1 il 13 aprile scorso, l'intero Consiglio Direttivo del club presieduto da Roberto Ibba si era dimesso il 23 maggio mettendo in mano la società a tutti i bariesi e lasciando campo aperto per la successione in modo da «aprire una nuova fase della storia della società» e facendo appello «a tutti i cittadini, agli appassionati di calcio e a chiunque abbia a cuore i colori della nostra squadra» affinché si potesse creare «un nuovo gruppo dirigente motivato, competente, con una visione condivisa con l'obiettivo di dare continuità al lavoro finora per rilanciare il progetto sportivo».

 

Quel progetto sportivo che Roberto Ibba aveva rilanciato nel 2020 quando prese il club ad un passo dal fallimento, iscrivendolo in Prima categoria e venendo fermato solamente dal Covid. Superata la seconda ondata della pandemia che bloccò tutti i campionati ad ottobre del 2020 dopo 5 turni, con la squadra guidata da Gianluca Hervatin al secondo posto a -1 dalla vetta ma con una gara in meno, nell'estate del 2021, ecco che prende quota il Barisardo affidato ad Alberto Cavasin, ex allenatore di serie A con Lecce, alla cui guida vinse la Panchina d'oro nella stagione 1999-2000, Brescia, Treviso, Messina e Sampdoria, che dominò il girone C di Prima ottenendo il salto di categoria con 5 giornate d'anticipo, L'anno successivo arrivò il bis in Promozione con Celestino Ciarolu in panchina che valse il ritorno in Eccellenza dei biancoblù dopo vent'anni. La matricola allenata da Claudio Bonomi ottenne ampiamente la salvezza col settimo posto, nell'ultimo campionato altra impresa firmata questa volta da Nicola Ruggeri che prese la squadra all'ultimo posto e, dopo aver chiuso l'andata con 8 punti, ne ha conquistati 27 nel girone di ritorno.

 

Tornando a quest'estate tormentata, per il 3 giugno era stata convocata un'assemblea pubblica alla presenza della dirigenza uscente del Barisardo rappresentata dal proprio legale che ha sviscerato le problematiche societarie ai pochi intervenuti rimarcando la piena volontà del presidente uscente Ibba nell'accollarsi i debiti che fossero maturati fino al cambio al vertice lasciando in eredità le pendenze coi tesserati ma anche due anni di contributi comunali da riscuotere (circa 10mila euro), più il premio del Comitato Regionale per la valorizzazione dei giovani (1.500 euro). Dal giorno dell'assemblea pubblica non è arrivata nessuna manifestazione d'interesse, il Barisardo è stato lasciato al proprio destino con la parola fine per il club fondato nel 1971 giunta alla scadenza inderogabile del 28 luglio che rappresentava il termine perentorio per l'iscrizione al campionato di Eccellenza.

 

«Sono amareggiato a livelli elevatissimi - dice l'ex presidente Roberto Ibba - Ho fatto la preiscrizione sperando che anche in questi dieci giorni qualcuno potesse farvi vivo per non far morire una società che nel 2020 avevo tenuto in vita in un momento difficilissimo in mezzo alla tempesta della pandemia da Covid. Con Cavasin in panchina abbiamo ottenuto spazi in giornali importanti come Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport e nelle tv come Sky e Rai Uno che hanno parlato del Barisardo calcio e di Barisardo. Ma in questi anni sentivo da fuori che il problema ero io, che la squadra era stata allontanata dal paese ma non si poteva fare altrimenti visto che il campo Circillai non era disponibile per i lavori di ristrutturazione e rischiavamo l'esclusione dal campionato se non fossimo andati a giocare a Lanusei. Come direttivo ci siamo dimessi a fine maggio, abbiamo indetto un'assemblea pubblica ma da lì in poi non c'è stata alcuna manifestazione d'interesse da parte di imprenditori di Barisardo per rilevare la società. Ci sarebbero stati due mesi di tempo per organizzare la stagione, e a chi fosse entrato in società avrei dato anche una mano per costruire una squadra valida visto che tutti i giocatori che ho portato in questi ultimi due anni si sono sistemati in Eccellenza. Ma, fino a ieri sera, nessuna chiamata è mai arrivata».

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2024/2025