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Tore Carboni, allenatore, Bosa
«Alleno un gruppo eccezionale, giochiamo divertendoci»

Il Bosa vuole rimettersi in marcia, Carboni: «Col San Teodoro mi aspetto il riscatto, ora abbiamo gare cruciali per avvicinarci alla salvezza»

Prima il riposo, poi il ritorno in campo con tanto di sconfitta a Gavoi e ora un nuovo importante bivio nel cammino verso la salvezza. Il Bosa vuole cancellare il 2-0 contro il Taloro, maturato dopo un buon primo tempo, e prepara la riscossa contro il San Teodoro, fanalino di coda con 12 punti in meno rispetto ai rossoblù. Il giocatore-allenatore Tore Carboni vuole rivedere la squadra capace di vincere 5 gare in 6 giornate prima della sosta forzata. «Mi aspetto il riscatto da parte dei ragazzi contro un avversario che, fra quelli incontrati all'andata, mi aveva ben impressionato perché provava a giocare a calcio e lo faceva anche bene; magari faticava a buttarla dentro e spero che ancora sia così. Per noi è una gara estremamente importante, vincendola daremo l'ennesimo segnale di compattezza, forza e consapevolezza nei nostri mezzi».

 

Caratteristiche che vi appartengono ma che si sono viste meno col Taloro

«Proprio così. Domenica scorsa, per certi versi, l'avevamo anche interpretata bene la gara, col primo tempo chiuso 0-0 senza tiri in porta da ambo le parti. Nell'intervallo avevo raccomandato i ragazzi di non subire punizioni laterali invece, dopo 5', abbiamo fatto fallo e preso il gol. Lì è finita la nostra gara, complice anche il fatto che affrontare il Taloro al Maristiai è molto difficile per tutti. Non eravamo preparati a dovere, abbiamo fatto un passo indietro a livello di personalità, perciò col San Teodoro c'è l'obbligo riscattarci sotto l'aspetto dell'impegno e della personalità».

Contro i viola di Perra scenderà in campo una squadra con alcune assenze

«Non saremo al completo ma sembra impossibile esserlo in questa stagione (Roberto Carboni ko da subito, ndr), faremo come sempre di necessità virtù, i ragazzi che hanno sostituito i presunti titolari hanno fatto sempre bene. Ci mancherà per squalifica Nino Pinna che, anche se non ha fatto tanti gol, è sempre prezioso, fa al guerra, dà profondità e apre gli spazi, una perdita non indifferente. Ma conto su Luca Di Angelo, che sta attraversando una stagione difficile dopo l'infortunio all'andata col Guspini e una lesione muscolare non cicatrizzatasi in modo perfetto. Ha un potenziale non indifferente ma non riusciamo a metterlo nelle condizioni di dare il massimo, non ha ancora segnato ma ci tiene a far bene e spero si sblocchi presto»

E Tore Carboni come sta?

«Non sono al 100% ma dovrei far parte della contesa. Mi sono infortunato al gomito un mese e mezzo fa nella gara col Ghilarza, non riesco a stenderlo bene ma bisogna stringere i denti. Peccato perché stavo bene (autore finora di 8 gol, ndr) ed è sempre dura ripartire ma spesso in carriera mi è capitato di dover recuperare la forma»

A febbraio altri scontri diretti e la sfida affascinante a Nuoro

«Sarà per noi un mese importantissimo, direi cruciale. Già nelle prossime tre partite due sono in casa, gli scontri diretti con San Teodoro e Tonara non si possono sbagliare in modo da avvicinarci alla salvezza senza aspettare all'ultima giornata. Ma anche quella con la Nuorese sarà bellissima da giocare e ci teniamo tantissimo. Bisogna fare più punti possibili per non arrivare con l'acqua alla gola nel finale di stagione anche se siamo partiti sapendo che ce la saremmo dovuta giocare fino all'ultimo. Ora, vista l'attuale classifica e avendo già fatto il turno di riposo, ai ragazzi ripeto sempre di giocare spensierati e divertirsi perché ci tengo a precisare che la maggioranza di loro non percepisce rimborsi spese»

Una classifica molto rassicurante, anche se da puntellare, e frutto di 5 vittorie in 6 gare prima della sosta dovute a cosa?

«La base di tutto è il gruppo, eccezionale e fantastico. Spero un domani, continuando ad allenare, di avere a che fare sempre con un gruppo così. È bello fare gli allenamenti col sorriso, non ti pesa il lavoro sul campo e c'è totale dedizione di tutti i ragazzi. La gara vinta col Guspini è stata lo specchio di cosa siamo, avevamo fuori diversi giocatori ma abbiamo dato il segnale che da noi tutti sono importanti ma nessuno indispensabile. Gli attaccanti sono stati i nostri primi difensori, bravi tutti sotto il profilo tattico. Abbiamo battuto una grandissima squadra, composta da giocatori importanti ma la fame è la prima cosa che fa la differenza, anche se ci deve essere tutto il resto: saper stare in campo, soffrire e colpire la momento giusto» 

Cosa è cambiato rispetto a due anni fa quando non giocavate male ma i risultati non arrivavano?

«Ci sono stati nel frattempo innesti di ragazzi nuovi, bosani come Di Angelo, Ruggiu, Tullio Ledda e quest'anno Isidoro Nino Pinna, sono arrivati alcuni fuoriquota di valore come Sechi, Depalmas Bachis e Fresu. A dicembre abbiamo preso dal Latte Dolce Simone Ravot, un signor giocatore; mi ha fatto piacere l'umiltà e la voglia che ci mette, se gli dai un consiglio non storce il naso. Ci tiene tantissimo al Bosa e l'ha manifestato in diverse occasioni, gesti spontanei che hanno fatto piacere ai nostri tifosi, un gran colpo del presidente Naitana. Per il resto ci siamo un po' calati nella parte, sapevamo che il campionato di Eccellenza era ostico ma credevamo di poter far bene perché il lavoro è sempre lo stesso e i ragazzi sono sempre più affiatati giocando da diversi anni insieme. Se è vero che è impossibile fare paragoni tra diverse annate, devo anche dire che il campionato di due anni fa mi sembrava più difficile dell'attuale»

In una squadra la cui forza è il gruppo spicca il talento del non ancora maggiorenne Isidoro Nino Pinna

«Le parole che sto dicendo ora avrei voluto spenderle a fine anno per non mettere patate in testa ad un ragazzo del 2001, che però ha già segnato 9 gol, ne ha fatto fare molti altri e ha procurato diversi rigori, avendo anche le palle di calciarli. Ha fatto vedere la fame e la voglia che ha, negli allenamenti ci mette una dedizione pazzesca e questi sono segnali non trascurabili, Nelle prime gare di Coppa Italia ho pensato al solito ragazzino tutto fumo e niente arrosto, invece sta facendo la differenza. Il suo limite è l'altezza, poi è chiaro che deve crescere ancora in altri aspetti ma ascolta e vuole migliorarsi sempre. Gli auguro il meglio per la carriera, credo possa fare bene in altre categorie ma ora sono estremamente contento di averlo in squadra, è un punto fermo e spero che ci faccia divertire ancora»

In questo articolo
Squadre:
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2018/2019
Tags:
22ª giornata