L'Iglesias ko a Villasimius e dà l'addio ai playoff, l'Ossese può ancora centrarli
Il Budoni fa 13 in casa e annulla le vittorie di Monastir e Tempio, nel recupero pari in rimonta per Barisardo e San Teodoro
Vincono le prime quattro della classe e arrivano pareggi nei due scontri diretti per evitare i playout. La 26ª giornata dell'Eccellenza lascia congelati i distacchi tra la capolista Budoni, che batte 3-1 in rimonta il Taloro, e la vicecapolista Monastir, che si impone all'inglese sul Li Punti, e coi sei punti di margine a quattro giornate dalla fine i galluresi si avvicinano sempre più alla serie D; e resta il vantaggio di dieci punti tra Tempio, impostosi di misura sulla Ferrini, e Ossese, col pokerissimo calato al Ghilarza, che al momento annullerebbe anche l'altra semifinale playoff. L'Iglesias resta quinto pur perdendo a Villasimius ma vede svanire la possibilità dei playoff limitata al fatto di agguantare la quarta piazza, allontanatasi di sei punti, e di ridurre il gap dalla terza entro i nove punti. I sarrabesi affiancano al sesto posto il Calangianus, fermato sul pari a reti inviolate a Nuoro, ed entrambe sono a -3 dai minerari mentre i barbaricini agguantano il Taloro a 33 punti per una quota forse non raggiungibile da tutte le cinque squadre, racchiuse in due punti, che si giocano i tre posti salvezza alla luce dei due pareggi negli scontri diretti e che hanno visto il Barisardo e il San Teodoro acciuffare al 93' l'Alghero e al 92' il Carbonia. Si avvicina infine l'aritmetica sentenza di retrocessione per Li Punti e Ghilarza che occupano gli ultimi due posti e sono state ancora sconfitte.
Il Budoni fa 13 nelle sfide casalinghe al Pasquale Pinna e l'ultimo a cadere ai piedi della capolista è il Taloro che, per un tempo, ha dato speranze alle inseguitrici dei galluresi di poter rientrare in corsa per il primo posto. Sono infatti i gavoesi a trovare il vantaggio alla mezzora di gioco grazie a Mereu, su assist di Pusceddu, che costringe la squadra di Cerbone ad una affannosa rincorsa alla vittoria per tutta la ripresa. Il match cambia con il rigore del pari di Teliz per fallo di Castro su Tapparello ed espulsione del difensore argentino, poi nel tiro al bersaglio i padroni di casa centrano tre legni e devoo aspettare all’83′ per la rete del sorpasso firmata dal bolide da fuori area di Scioni e all’88′ per quella della sicurezza con l'assolo dell'imprendibile Piassi. Il successo numero 13, nelle 13 sfide casalinghe, avvicina Farris e compagni all'immediato ritorno in serie D.
Il Monastir vince la sua sesta gara delle ultime sette in cui non subisce gol e, nel piegare in casa il Li Punti, bastano i gol in apertura di Masia e in chiusura di Nurchi per archiviare il successo numero 18 di un campionato ad altissimi livelli reso più "normale" da quello pazzesco messo in piedi dal Budoni che, nel girone di ritorno, ha vinto nove delle undici gare disputate nel 2025. La squadra di Angheleddu non si fida del penultimo posto dei sassaresi, mai vincenti dopo il giro di boa, e parte col piglio giusto avendo subito la prima occasione con il colpo di testa di Zurbriggen sugli sviluppi di un calcio d'angolo, per poi segnare il vantaggio già al 3' grazie allo spunto di Masia che taglia il campo palla al piede dalla destra, si accentra e, da dentro l'area, fa secco Pittalis col sinistro. Poco dopo Sanna sfiora il raddoppio in acrobazia mentre i sassaresi rispondono con il tiro senza mira di Dieni e quello di Dettori parato da Daga. I campidanesi mantengono il pallino del gioco e ci provano con la doppia chance di Naguel, su punizione e con un tiro in corsa, e coi tentativi di Masia, Sanna e Frau. Il punteggio non cambia anche col neoentrato Sarritzu che impegna due volte Pittalis con due conclusioni mancine fino il numero dieci confeziona la giocata del raddoppio per il capocannoniere Nurchi che, di testa sul secondo palo, insacca la rete numero 14.
Cercava il riscatto dopo l'amaro ko di Iglesias e voleva il nono successo di fila al Manconi. Missione compiuta per il Tempio ma quanta fatica per piegare una mai doma Ferrini che ha lottato per portare a casa un punto pesantissimo in chiave salvezza. Prima frazione complicata per i galletti che trovano pochi spazi e, quando affonda Roccuzzo sulla sinistra, il cross dell'argentino è chiuso da Mancusi. Poi è Carboni a togliere la palla a Bulla pronto a calciare davanti a De Luca su assist dal fondo di Malesa. Anche per Lemiechevsky è dura e quando colpisce di testa, su traversone di Malesa, non trova lo specchio di porta. E se Bulla calcia sull'esterno della rete da posizione favorevole, per i cagliaritani la chance colossale è per Piroddi che tenta il pallonetto davanti ad Amoroso ma il portiere napoletano, all'esordio in maglia azzurra per sostituire lo squalificato Russo, salva tutto. Il duello si ripete nel finale con Piroddi partito in contropiede dalla trequarti difensiva per arrivare ai sedici metri e scaricare un destro respinto da Amoroso, bravo a chiudere lo specchio. Nella ripresa la squadra di Giorico serra le fila, Schinnea è sfortunato quando coglie il palo con un diagonale sull'assist di Carboni. Poi Arca sfiora il palo con una sassata mancina dalla lunga distanza. Al 14' la porta della Ferrini sembra stregata quando Lemiechevsky centra la traversa con un colpo di testa ravvicinato ma a rimorchio è pronto Malesa per ribadire in rete la palla dell'1-0. Nella mezzora restante i cagliaritani spingono a caccia del pari ma la difesa di casa fa buona guardia e difende bene il successo in vista della supersfida di Budoni.
L'Ossese ha ripreso il feeling con la vittoria e a Ghilarza gli ex di turno, dal tecnico Demartis ai vari Mascia, Pinna e Vinci (tutti a segno), non hanno pietà nell'infliggere la larga sconfitta all'ultima della classe fresca di cambio in panchina con il duo Pani-Mura all'esordio dopo le dimissioni di Floris. Match senza storia e punteggio già sbloccato al 7’ da Mascia che insacca sottoporta l'assist di Porcheddu. Risposta guilcerina con il siluro di Orro disinnescato da Carboni, un lampo all'interno del dominio bianconero che prosegue con un colpo di testa di Virdis che sfiora la traversa e la conclusione di Pinna fuori misura fino al raddoppio al 39’ di Virdis su sponda aerea di Nurra. Prima del riposo il portiere Atzeni dice al tiro angolato di Russu. Ad inizio ripresa Mascia sfiora il tris con un diagonale di sinistro, preludo allo 0-3 di Pinna che centra l’incrocio dei pali sfruttando la finta di Porcheddu su palla invitante di Mascia. Al 57' entra Franchi e dieci minuti dopo va a segno ribattendo in rete la respinta di Atzeni sul bolide di Gueli. L'argentino manca la doppietta personale e all’84’ Vinci, anche lui partito dalla panchina, si procura un calcio di rigore che trasforma per il pokerissimo. E se il punteggio non diventa tennistico è perché al 90' Vinci calcia addosso ad Atzeni e sulla respinta Pinna centra il palo. I bianconeri restano però a -10 dal Tempio e al momento non giocherebbero per un punto la semifinale playoff.
Un obiettivo tramontato per l'Iglesias, messo ko dal Villasimius capace di dominare quasi tutto l'incontro prima di un finale da quasi rimonta per i minerari. Match combattuto e sbloccato al 25' da Argiolas che insacca al volo di destro un assist da destra di Zedda. Poco dopo Igene manca il raddoppio calciando fuori un rigore in movimento su palla all'indietro di Melis. I minerari pericolosi con il tracciante in area di Illario ben servito da Alvarenga. Ad inizio ripresa entra Oli Oro e, al 4', fa l'assist del raddoppio a Beugre che, con un colpo di suola, finta il tiro davanti a Idrissi, evita la chiusura disperata dei difensori rossoblù e insacca a porta vuota. Il tris lo cala alla mezzora Oli Oro lanciato in verticale dal neoentrato Miranda. Cinque minuti dopo cartellino rosso per Giorgetti dopo un fallo su Valentini, la squadra di Murru in dieci non tracolla ma nel finale (84') Capellino batte Arrus su una palla filtrante di Illario e, 4' dopo, l'argentino insacca di testa sul secondo palo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel recupero Idrissi nega a Melis il gol del 4-2. La squadra di Manunza eguaglia il numero di vittorie in casa con quello dei pareggi (6 a 6 e un solo ko) e aggancia il Calangianus a quota 38 dopo il pari a reti inviolate in casa della Nuorese. Al Frogheri le squadre di Cirinà e Marini hanno provato a prendersi la vittoria all'interno di un match con poche occasioni da rete. Dopo 10' Cadau si libera al tiro ma viene murato da Ciganha, i giallorossi i provano con le punizioni degli ex Saiu e Demurtas, superata la mezzora l'altro ex Congiunti dice no al colpo di testa di Braga. A metà ripresa la miglior occasione dei verdazzurri con Dessolis, di testa, con palla di poco alta sulla traversa. Nel finale c'è il ritorno in campo di Piredda dopo un anno di stop per l'infortunio al ginocchio e il cartellino rosso a Cadau per un fallo di reazione.
Gara dai due volti allo Zoboli con il Carbonia dominante nel primo tempo, capace di andare al riposo sul doppio vantaggio per poi subire la rimonta del San Teodoro che coglie il 2-2 al 92'. Ottima partenza della squadra di Mingioni che, dopo aver rischiato sul diagonale di Ruzzittu sventato da Galasso, va in vantaggio al 13' con Moreno, abile nell'inserirsi su una indecisione difensiva dei viola, anticipa l'uscita del portiere Melis e col destro in diagonale insacca a porta vuota. Alla mezzora Pavone non inquadra per poco lo specchio di porta ma, al 43', sfreccia su Muzzu e, dal lato corto di destra, serve Ricci sul palo opposto per il facile tap-in che vale la doppia cifra in campionato. Prima del riposo ancora lo scatenato Pavone ha la palla del 3-0 ma il suo diagonale da distanza ravvicinata è neutralizzato da Melis. Nel secondo tempo i galluresi tornano in campo con Mulas al centro dell'attacco e il cambio modulo. Il bomber ex Budoni, dopo un sinistro incrociato di Mauro, sfiora il gol alla mezzora ma, all'82' centra la traversa con un destro deviato e, sulla respinta, Di Nardo insacca la rete della speranza. I ragazzi di Malu ci credono e, in pieno recupero, completano la rimonta: punizione dal limite di Ruzzittu con palla deviata dalla barriera, sul prosieguo Santoro si destreggia sul vertice sinistro e con un destro a giro infila la palla sotto l'incrocio dei pali con Galasso che tocca ma non evita il gol del 2-2.
Biancoblù e viola a quota 28 mantengono i due punti di distacco dal terzetto di terzultime a quota 26 perché la Ferrini viene affiancata da Barisardo e Alghero dopo il rocambolesco 1-1 del Lixius. Nel primo tempo i catalani di Fadda ci provano dopo 10' con il tiro Pinna respinto da Mejri ma Scognamillo non riesce a ribadire in rete. Risposta ogliastrina con il tiro di Passalenti a lato. Prima del riposo ancora Pinna al tiro con palla sopra la traversa. Ad inizio ripresa Mejri su conclusione di Spanu ma, all’11’, capitola sul cross di Pinna che Scognamillo insacca sulla pressione del diretto marcatore. La squadra di Ruggeri insegue il pari, rischia sul gol annullato a Carboni e sul tiro di Mereu di poco alto sulla traversa ma, in pieno recupero, evita la sconfitta con il neoentrato Murgia, classe 2006, che risolve una mischia in area davanti a Gobbi.